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Promazina

Talofen


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Promazina?

La promazina è indicata nel trattamento dell’agitazione psicomotoria e del comportamento aggressivo. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Promazina?

Riportiamo di seguito la posologia della promazina nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Promazina?

La promazina è controindicata in casi di ipersensibilità alle fenotiazine. (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Promazina?

La somministrazione di promazina per via endovenosa a concentrazioni superiori a 25 mg/ml ha determinato comparsa di tromboflebite o cellulite localizzata. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Promazina?

In associazione a fenotiazine aumenta il rischio di depressione del sistema nervoso centrale. L’assunzione di alcool in pazienti in terapia com promazina non è raccomandata. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Promazina?

La promazina è stata associate a ipotensione ortostatica, prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma, alterazioni del ritmo cardiaco, shock ipovolemico, spasmi vascolari, tromboflebite. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Promazina?

In letteratura sono riportati diversi casi di intossicazione acuta da fenotiazine, inclusa promazina, alcuni dei quali con esito fatale. (leggi)

Farmacologia - Come agisce Promazina?

La promazina è un farmaco antipsicotico (neurolettico) appartenente alla classe delle fenotiazine. (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Promazina?

Dopo somministrazione orale la promazina, assorbita nel tratto gastrointestinale manifesta la sua azione farmacologica in circa 30-60 minuti. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Promazina?

La formula bruta di promazina è C17H20N2S. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Promazina?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a promazina sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Promazina?

Promazina è prescrivibile nelle specialità commerciali Promazina, Talofen. (leggi)

 

La promazina è un farmaco neurolettico fenotiazinico indicato nel trattamento a breve termine dell’agitazione psicomotoria e nel trattamento della schizofrenia e altre forme di psicosi. In caso di agitazione psicomotoria o comportamento aggressivo, il farmaco viene somministrato per via intramuscolare profonda e la dose raccomadata negli adulti è di 50 mg che può essere ripetuta dopo circa mezz’ora fino ad una dose massima giornaliera di 300 mg. Nei ragazzi (età > 12 anni) la dose è definita in base al peso corporeo: 0,25-0,50 mg/kg. La promazina può essere somministrata anche per endovena, per fleboclisi, dopo opportuna diluizione (concentrazione massima: 25 mg/ml). In caso di somministrazione parenterale, il paziente deve essere mantenuto in posizione supina; la promazina infatti può indurre ipotensione ortostatica con il rischio di caduta accidentale del paziente. Nel trattamento dei disturbi psicotici, la promazina è somministrata per via orale alla dose iniziale di 20-30 mg negli adulti e di 10-30 mg/die nei ragazzi con più di 12 anni (soluzione contenente 4 g/100 ml). La dose può essere aumentata fino ad individualizzare la minima dose efficace. La dose massima negli adulti e nei ragazzi è rispettivamente di 400 mg/die e 120 mg/die. Nelle persone anziane (età > 65 anni), la dose massima di promazina è di 200 mg/die.

La promazina non deve essere somministrata in caso di ipersensibilità alle fenotiazine, negli stati comatosi, in caso di depressione del midollo osseo (il farmaco può causare agranulocitosi anche fatale e leucopenia), in caso di depressione del sistema nervoso centrale e di feocromocitoma, tumore della ghiandola surrenale caratterizzato da una iperproduzione di catecolamine, adrenalina e noradrenalina. La promazina non deve essere somministrata per via intra-arteriosa per il rischio di trombosi arteriosa associata a gangrena.

La terapia con promazina deve essere sospesa in maniera graduale per evitare la comparsa di sintomi da sospensione: nausea, vomito, vertigini, tremori e irrequietezza. Poiché il farmaco agisce come antagonista dopaminergico, possono comparire come effetti collaterali disturbi del movimento (sintomi extrapiramidali) fino a discinesia tardiva e raramente sindrome neurolettica maligna. Altri effetti collaterali imputabili alla promazina comprendono, sedazione/sonnolenza, ipotensione ortostatica, agranulocitosi e leucopenia, fotosensibilità, tromboflebite, ipertermia, tossicità epatica e prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma.

Le informazioni relative all’uso della promazina in gravidanza e durante l’allattamento sono limitate, pertanto il farmaco non è raccomandato a meno che non risulti assolutamente necessario.

La promazina presenta numerose interazioni farmacologiche la maggior parte delle quali di natura farmaco dinamica, che richiedono cautela in caso di politerapia.

In letteratura sono riportati diversi casi di sovradosaggio sia accidentali sia volontari: non esiste un antidoto alla promazina, pertanto in caso di intossicazione acuta è necessario istituire un trattamento sintomatico volto a mantenere i parametri vitali. L’emodialisi non è efficace nell’eliminare il farmaco dall’organismo.

Ma come agisce la promazina? La promazina possiede attività antipsicotica per antagonismo della dopamina (recettori D2) e della serotonina (recettori 5-HT2A, 2C); possiede attività sedativa marcata per antagonismo dell’istamina (recettori H1); possiede attività antiadrenergica (recettori alfa 1) responsabile degli effetti di ipotensione e tachicardia.

La rapidità d’azione della dopamina dipende dalla via di somministrazione: dopo somministrazione orale gli effetti farmacologici compaiono in circa 30-60 minuti, dopo somministrazione endovenosa sono quasi immediati, mentre in caso di iniezione intramuscolare si manifestano dopo circa 20 minuti.

Il farmaco si distribuisce diffusamente in tutti i distretti corporei, attraversa la barriera ematoencefalica e la placenta. Il legame con le proteine del sangue è pari al 94%.

La promazina è metabolizzata nel fegato tramite reazioni di 5-sulfossidazione (enzimi citocromiali CYP1A2 e 3A4) e N-desmetilazione (CYP1A2, 2C9 e 2C19), e in minor misura per idrossilazione (CYP2D6) e N-ossidazione. Il farmaco e i suoi metaboliti sono escreti nelle urine. L’emivita è di circa 6 ore.

Nei pazienti con insufficienza epatica, sono stati osservati un aumento dell’emivita del farmaco e della sua esposizione sistemica (aumento dell’area sotto la curva concentrazione-tempo). In questa classe di pazienti potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose di promazina.