Come prevenire l’ Acufene?
Se per molte persone l’acufene è un disturbo che si manifesta all’improvviso e senza cause apparenti, esistono tuttavia alcune strategie preventive che possono ridurre il rischio di svilupparlo o limitarne l’aggravamento. Poiché il sintomo è spesso legato a fattori ambientali, stili di vita e condizioni cliniche generali, la prevenzione si basa principalmente sulla protezione dell’udito e sulla cura della salute generale.
Protezione dall’esposizione al rumore
Il rumore eccessivo è uno dei principali fattori di rischio per l’acufene e per la perdita uditiva neurosensoriale. Concerti, discoteche, cuffie ad alto volume, ambienti di lavoro rumorosi (cantieri, fabbriche, aeroporti) sono tra i contesti più pericolosi (World Health Organization - WHO, 2021).
Controllo dei fattori di rischio vascolari e metabolici
Le malattie sistemiche possono favorire l’insorgenza o l’aggravamento dell’acufene. In particolare:
Una corretta gestione di queste condizioni riduce il rischio di danno vascolare cocleare (Langguth et al., 2013).
Farmaci e sostanze ototossiche
Molti farmaci, se assunti in dosi elevate o per periodi prolungati, possono essere ototossici e indurre acufene. È il caso di aminoglicosidi, cisplatino, salicilati, alcuni diuretici (Henry et al., 2014).
Anche sostanze come nicotina, alcol e caffeina possono peggiorare la percezione dell’acufene in alcuni individui.
Gestione dello stress e del sonno
Lo stress psico-fisico e la mancanza di sonno possono amplificare la percezione dell’acufene. Tecniche di rilassamento, yoga, meditazione e una buona igiene del sonno (orari regolari, riduzione degli schermi prima di coricarsi, ambiente silenzioso e confortevole) rappresentano strategie utili sia per la prevenzione che per il controllo del sintomo (Cima et al., 2012).
Avvertenze cliniche
Non tutti gli acufeni hanno la stessa rilevanza. Alcuni sono campanelli d’allarme che richiedono valutazione specialistica tempestiva (Kleinjung et al., 2024):
In questi casi è fondamentale rivolgersi subito a un otorinolaringoiatra ed eventualmente eseguire esami di imaging (RM, angio-TC) per escludere patologie vascolari o neurologiche.