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Alopecia areata

Cause

Quali sono le cause del Alopecia areata?

Le cause dell’alopecia areata possono essere:

L’esatto meccanismo patologico alla base dell’alopecia areata non è noto. La ricerca scientifica ha accumulato una serie di dati sperimentali che rimandano ad un processo causale molto complesso che riconosce fattori di natura immunologica, neurologica e genetica.

Cause immunologiche
Il coinvolgimento del sistema immunitario all’origine dell’alopecia areata è supportato da diversi studi clinici. Sulla base di tali studi l’alopecia areata è attualmente considerata una malattia autoimmune del follicolo pilifero dipendente dai linfociti T CD8+. I linfociti sono cellule del sistema immunitario che intervengono nella risposta immunitaria cellulo-mediata. I linfociti T CD8+ sono linfociti citotossici.
Nella fase attiva della malattia, la regione bulbare del pelo evidenzia un addensamento di linfociti T. In particolare, risulterebbero coinvolti particolari tipi di linfociti (linfociti T CD8+ citotossici con recettori NKG2D e cellule natural killer (NK) che esprimono molecole di superficie CD56+) che in studi sperimentali sugli animali, hanno indotto una condizione simile all’alopecia areata (Gilhar et al., 2012). Il processo autoimmunitario che determina le manifestazioni cliniche dell’alopecia areata determinerebbe la perdita del privilegio immunologico del follicolo pilifero nella fase di crescita del pelo (anagen) (per privilegio immunologico si intende una sorta di “silenziamento” del sistema immunitario che consente, in alcune zone del nostro corpo, il trapianto e la sopravvivenza di tessuti estranei) (Gilhar et al., 2013). La perdita del privilegio immunologico esporrebbe il bulbo pilifero all’autoaggressione da parte del sistema immunitario.

Cause neurologiche
Anomalie nell’innervazione del follicolo pilifero sembrerebbero essere coinvolte come possibile causa di alopecia areata. La sostanza P è una piccola molecola di natura proteica che svolge la funzione di neurotrasmettitore (neuropeptide). In modelli animali è stato osservato un aumento del numero di fibre nervose della pelle sensibili alla sostanza P nelle fasi iniziali dello sviluppo dell’alopecia areata e una riduzione delle stesse e dei livelli di sostanza P, invece, nelle fasi avanzate della malattia, contestualmente ad un aumento della concentrazione dell’enzima deputato alla degradazione della sostanza P. Inoltre, sempre in modelli animali di alopecia areata, è stato osservato come i linfociti T citotossici CD8+ e i macrofagi, altre cellule del sistema immunitario, presenti attorno al follicolo pilifero, esprimino il recettore endogeno per la sostanza P (NK-1R). E’ stato ipotizzato quindi che la sostanza P, l’enzima che la degrada e i recettori NK-1R svolgano un ruolo di regolazione nella risposta infiammatoria nei tessuti cutanei colpiti da alopecia areata (Siebenhaar et al., 2007).

Cause genetiche
L’eterogeneità delle manifestazioni cliniche di alopecia areata riproducono la complessità genetica della malattia. Nei gemelli identici (monozigoti) infatti il tasso di concordanza (probabilità di un gemello di ammalarsi se il suo gemello è già ammalato) è pari a circa il 55%, valore che rimanda ad una componente ereditaria non “dominante” (Hordinsky, 2013).
Atraverso i dati raccolti da tre diversi registri per alopecia areata, sono state identificate diverse regioni geniche che contribuiscono allo sviluppo della malattia e che riguardano differenziazione/funzionalità di cellule o molecole del sistema immunitario. In particolari sono stati individuati alcuni geni che controllano proliferazione e differenziazione dei linfociti T con funzione regolatoria e 8 loci genici tra cui quello dell’antigene 4 associato ai linfociti T citotossici (CTLA4), dell’interleucina-2 e 21, del recettore per l’interleuchina-2 e degli antigeni di istocompatibilità (HLA, Human Leukocyte antigen) (Petukhova et al., 2010). I geni che codificano per gli antigeni di istocompatibilità di classe II, geni HLA-D, sono stati messi in relazione con comparsa, gravità e resistenza alla terapia dell’alopecia areata. In particolare, alleli specifici di questi geni sono risultati sovraespressi in pazienti con alopecia areata (allele DR11) o con alopecia areata totale e/o universale (allele DR4), oppure significativamente espressi solo in particolari forme di alopecia areata (allele DQ7 per alopecia totale e universale) (Campo, 2011). Le stesse regioni del genoma, che sono risultate coinvolte nello sviluppo dell’alopecia areata, sono risultate associate anche ad altre malattie che coinvolgono la risposta immunitaria quali l’artrite reumatoide o la celiachia.