Sintomi
Quali sono i sintomi dell’ Anemia?
I sintomi dell’anemia comprendono:
- astenia/affaticamento marcato, senso continuo di stanchezza, ridotta energia per le attività quotidiane
- dispnea da sforzo, difficoltà respiratoria quando si compiono sforzi anche moderati
- palpitazioni/tachicardia, aumento della frequenza cardiaca, spesso percepito come battito rapido o irregolare
- capogiri/vertigini/lipotimia, specialmente al rialzarsi brusco
- pallore cutaneo e mucoso, le mucose (congiuntive, lingua, mucosa palpebrale) possono apparire più “biancastre”
- cefalea/difficoltà di concentrazione/“brain fog”, calo della capacità cognitiva e attenzione
- debolezza muscolare/ridotta tolleranza allo sforzo
Altri sintomi, meno frequenti ma distintivi in certi contesti:
- pica, desiderio per sostanze non alimentari (ghiaccio, terra, amido)
- sindrome delle gambe senza riposo (restless legs syndrome, RLS)
- crampi muscolari, formicolii o parestesie (in carenze di vitamina B12)
- sintomi gastrointestinali (in caso di anemia da perdita sanguigna cronica: melena, ematemesi, sangue occulto nelle feci)
- ittero, urine scure nei casi di anemia emolitica
Il sintomo caratteristico dell’anemia è la ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Tuttavia, il quadro clinico può risultare molto variabile, a seconda di:
- grado di riduzione dell’emoglobina (leggera, moderata, grave);
- rapidità con cui l’anemia si instaura (acuta o cronica);
- stato complessivo del paziente (età, comorbilità, riserva cardiopolmonare).
In molti casi, i sintomi sono aspecifici e possono essere confusi con quelli di altre patologie.
Meccanismi alla base dei sintomi
Per comprendere i sintomi è utile ricordare i principali adattamenti fisiologici all’anemia:
- l’organismo reagisce all’ipossia (carenza di ossigeno) aumentando la frequenza cardiaca e la gittata cardiaca (cioè il volume di sangue pompato dal cuore per battito);
- si attiva il sistema nervoso simpatico, con vasocostrizione periferica per mantenere la perfusione degli organi vitali;
- nei casi cronici, si verifica una redistribuzione dell’ossigeno agli organi fondamentali (cuore, cervello) a scapito di tessuti “meno nobili”;
- alcuni pazienti sviluppano aumento dell’estrazione di ossigeno a livello tissutale, per “tirare fuori” più ossigeno dal sangue residuo.
Questi adattamenti permettono la sopravvivenza anche con livelli moderati di anemia, ma generano sintomi spesso generici.
Frequenza e variabilità dei sintomi
Gli studi osservazionali suggeriscono che una parte delle persone con anemia presenta sintomi sfumati o non specifici.
In uno studio della coorte SHIP (Study of Health in Pomerania), tra circa 5.979 soggetti, il 30% riferiva affaticamento, 29% dispnea e/o debolezza e 16% difficoltà di concentrazione; tuttavia, molte di queste manifestazioni non risultavano significativamente associate all’anemia dopo aggiustamento per altri fattori (depressione, farmaci, comorbilità) (Weckmann et al., 2023).
Nelle forme di anemia da infiammazione, i sintomi tipici di grado da lieve a moderato sono: affaticamento, intolleranza all’esercizio e dispnea da sforzo, ma questi possono essere difficili da distinguere da quelli della malattia sottostante (Ganz, 2019).
Nelle anemie da carenza di ferro si possono manifestare anche irritabilità, depressione, difficoltà di concentrazione, pica (o picacismo, allotriofagia: ingestione di sostanze che non sono alimeti, ad esempio carta,sabbia, cotone, etc.). In una revisione sulla carenza assoluta di ferro, tra i pazienti con anemia da carenza di ferro, il 32-40% può presentava sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e fino al 40-50% pica (Auerbach et al., 2025).
In alcune forme acute o gravi, i sintomi possono essere drammatici: scompenso cardiaco, angina, insufficienza d’organo (renale, cerebrale) nei soggetti fragili.
Differenze a seconda del tipo e della rapidità di insorgenza
I sintomi dell’anemia possono variare in funzione di diversi parametri:
- rapidità di insorgenza: un’anemia che si sviluppa in poche ore/giorni (es. emorragia acuta) può causare shock ipovolemico, pallore intenso, ipotensione, tachicardia severa, oliguria (riduzione della diuresi);
- gravità (emoglobina residua): se l’emoglobina è molto bassa (es. <7–8 g/dL) le manifestazioni possono essere più evidenti;
- età e comorbilità: un soggetto con malattie cardiache o polmonari può manifestare sintomi più gravi con anemia di grado moderato;
- tipo di anemia: nelle anemie macrocitiche dovute a carenza di B12 possono aggiungersi disturbi neurologici, come parestesie, atassia, alterazioni cognitive.
Quando i sintomi NON sono specifici
È importante considerare che molti sintomi dell’anemia (affaticamento, dispnea, debolezza) sono non specifici e comuni in altre condizioni (insufficienza cardiaca, malattie respiratorie, depressione, obesità, ipotiroidismo). Lo studio SHIP menziona che, anche in persone con anemia, molte manifestazioni possono essere più strettamente associate a altre condizioni cliniche (depressione, insonnia, malattie polmonari) (Weckmann et al., 2023). Pertanto, la presenza di sintomi compatibili con anemia richiede una valutazione clinica attenta e un’indagine di laboratorio per stabilire se vi sia effettivamente anemia e quale sia la causa.
Implicazioni pratiche
- Nei pazienti con anemia lieve e insorgenza lenta, i sintomi possono essere minimi o assenti; l’anemia può essere scoperta fortuitamente con un esame del sangue di routine.
- Nei casi con sintomi suggestivi (affaticamento marcato, dispnea da sforzo non spiegata, pica, sintomi neurologici), si dovrebbe sospettare l’anemia e procedere a indagini ematologiche.
- In soggetti con malattie croniche, la sovrapposizione di sintomi può rendere difficile distinguere cosa sia imputabile all’anemia e cosa alla malattia di base.
L’entità dei sintomi può guidare le decisioni terapeutiche e la priorità dell’intervento: pazienti sintomatici richiedono interventi più urgenti rispetto a casi asintomatici.