Cosa chiedere al medico e al farmacista sull’ Artrosi?
Se ritieni di avere i sintomi dell’artrosi, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata l’artrosi, parlane con il tuo medico di fiducia.
Ecco alcune domande che potresti porre.
Come faccio a capire se è davvero artrosi o qualcos’altro?
L’artrosi (osteoartrosi) è una malattia degenerativa dell’intera articolazione (cartilagine, osso subcondrale, membrana sinoviale, legamenti). Tipicamente dà dolore “meccanico” (peggiora con carico e movimento, migliora col riposo), rigidità mattutina breve (<30 minuti), limitazione funzionale progressiva.
Avvertenza importante: alcuni segnali non sono tipici dell’artrosi e richiedono valutazione rapida perché possono indicare altre condizioni (artrite infiammatoria, infezione, frattura, gotta). Campanelli d’allarme:
In presenza di questi segni, bisogna escludere artrite settica, che può distruggere la cartilagine in 24–48 ore se non trattata (Earwood et al., 2021).
Quali sono i fattori di rischio che devo controllare per non peggiorare?
I fattori non modificabili includono età, sesso femminile, familiarità, precedenti traumi o interventi articolari. Quelli modificabili sono decisivi per la prevenzione e per rallentare la progressione:
Avvertenza: anche un calo ponderale moderato (5–10% del peso) può ridurre dolore e migliorare funzione nel ginocchio e nell’anca, soprattutto se associato a esercizio. La prevenzione dell’aumento di peso è già una misura terapeutica (Huffman et al., 2024; Lim et al., 2022).
Devo smettere di fare attività fisica per non consumare l’articolazione?
No, è l’opposto. Le linee guida indicano l’esercizio come trattamento di base per tutte le forme di artrosi (Moseng et al., 2024; Kolasinski et al., 2020).
Cosa è raccomandato:
Avvertenze pratiche:
Quali movimenti o sport dovrei evitare?
Non esistono divieti assoluti uguali per tutti. Il concetto chiave è evitare sovraccarichi non controllati e gestire l’intensità.
In generale è prudente limitare:
Invece sono protettivi il rinforzo muscolare e le attività a basso impatto, perché riducono il carico articolare migliorando biomeccanica e stabilità (Huffman et al., 2024; Moseng et al., 2024).
Che farmaci posso usare e quali rischi devo conoscere?
Per il dolore artrosico, i farmaci sono utili soprattutto a breve termine, ma vanno scelti in base al profilo di rischio individuale.
FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei)
Paracetamolo
Ha efficacia limitata e non è più raccomandato come terapia di routine in molte linee guida; può essere usato episodicamente, rispettando i dosaggi massimi e la funzione epatica.
Oppioidi
Sono fortemente sconsigliati nella gestione cronica dell’artrosi per scarso rapporto beneficio/rischio (dipendenza, cadute, confusione).
Avvertenza: se hai comorbidità (ipertensione, cardiopatia, ulcera, nefropatia, terapia anticoagulante), comunica sempre al medico prima di usare FANS.
Le infiltrazioni fanno male? Quando sono utili e quando no?
Le infiltrazioni intra-articolari possono ridurre dolore in modo temporaneo.
Avvertenze:
Gli integratori (glucosamina, condroitina, collagene) servono?
Le evidenze sono contrastanti. Le linee guida ACR/OARSI non raccomandano di routine glucosamina/condroitina perché il beneficio medio è piccolo o assente e i risultati degli studi sono eterogenei.
Avvertenza: “naturale” non significa “innocuo”. Alcuni integratori possono interferire con anticoagulanti o altre terapie. Se decidi di provarli, fallo per un periodo limitato e rivaluta con il medico.
Quando devo fare esami o radiografie? E quando non servono?
La diagnosi è spesso clinica. Radiografie o ecografie sono utili se:
Avvertenza: la gravità radiologica non sempre coincide con il dolore. Non bisogna inseguire l’immagine se i sintomi sono controllati e la funzione è buona (Kolasinski et al., 2020).
Mi conviene usare tutori, plantari o bastone?
Sì, se scelti correttamente possono ridurre carico e dolore:
Avvertenza: un ausilio sbagliato può peggiorare la biomeccanica. È meglio prescrizione/valutazione fisiatrica o fisioterapica (Moseng et al., 2024).
Quando è il momento di pensare alla chirurgia o di fare una visita specialistica urgente?
Visita specialistica (reumatologo/ortopedico) è indicata se:
Chirurgia protesica (anca/ginocchio) si considera quando il dolore è severo e la disabilità rilevante, dopo fallimento delle terapie conservative. Non “si aspetta la radiografia perfetta”, ma si valuta l’impatto sulla persona.
Avvertenza di urgenza: se compare un’articolazione calda, molto gonfia, improvvisamente dolorosa, con febbre o malessere, va esclusa artrite settica (urgenza medica).
Nota:
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