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Artrosi

Farmaci e terapie

Quali farmaci per l’ Artrosi?

Nella gestione dell’artrosi gli interventi farmacologici e non farmacologici mirano a:

Trattamento farmacologico: principi generali

Il trattamento farmacologico deve essere personalizzato, tenendo conto della gravità dei sintomi, delle articolazioni coinvolte, delle comorbidità del paziente (ad es. patologie cardiovascolari, renali, epatiche, gastrointestinali), e del profilo di rischio/beneficio di ciascun farmaco.

Le azioni farmacologiche si articolano principalmente in:

È importante sottolineare che, come evidenziato da una metanalisi sistematica di lungo termine pubblicata su JAMA, anche nella migliore delle ipotesi l’efficacia dei farmaci per l’artrosi risulta modesta e vi è grande incertezza sui risultati a medio-lungo termine (Gregori et al., 2018).

Analgesici e FANS

Iniezioni intra-articolari

Le iniezioni intra-articolari rappresentano un’opzione per la gestione del dolore e della infiammazione articolare localizzata.

Nel complesso, queste opzioni vengono riservate ai pazienti con artrosi da moderata a grave, quando la terapia sistemica non è sufficiente, e sempre all’interno di un contesto condiviso con il paziente circa benefici attesi, durata dell’effetto e costi.

SYSADOA: glucosamina, condroitina e analoghi

I farmaci cosiddetti SYSADOA includono la glucosamina solfato e la condroitina solfato, concepiti per avere effetto sintomatico e potenzialmente modificatore della cartilagine. Nella metanalisi a lungo termine, pubblicata su JAMA e precedentemente citata, la glucosamina solfato ha mostrato un’associazione con miglioramento del dolore (SMD –0,29) e della funzione, e persino una variazione favorevole sulla riduzione dello spazio articolare (narrowing) (SMD –0,42) rispetto a placebo. Tuttavia, gli autori sottolineano l’elevata incertezza dei dati (Gregori et al., 2018).
Nonostante ciò, le raccomandazioni delle linee guida sono variegate: alcune società la suggeriscono come opzione aggiuntiva nei pazienti con artrosi del ginocchio o dell’anca, se ben tollerata, con l’avvertenza di sospenderla se non si osserva beneficio entro 6 mesi (Richard et al., 2023; American College of Rheumatology - ACR, 2019).
È importante ricordare che non tutti i prodotti in commercio sono equivalenti: la formulazione “prescrizione-grado” di glucosamina solfato è quella studiata e raccomandata, mentre preparazioni generiche o integratori alimentari non sempre hanno gli stessi dati di efficacia.

Altre opzioni farmacologiche e adjuvanti

Terapie emergenti e modificatrici di malattia (DMOAD)

Un’area di grande interesse è rappresentata dallo sviluppo di farmaci modificatori di malattia (Disease-Modifying Osteoarthritis Drugs – DMOAD) che possano rallentare o arrestare la progressione strutturale dell’artrosi. Negli ultimi anni sono stati esplorati diversi target biologici (fattore di crescita FGF-18, modulazione della via Wnt, anticorpi contro il fattore di crescita nervosa NGF, inibitori di metalloproteinasi, terapie geniche) ma finora nessuna molecola è entrata stabilmente nella pratica clinica con raccomandazione di prima linea (Siddiq et al., 2024; Gezer, Ostor, 2023).

Strategie d’uso clinico e integrazione nel percorso di cura

L’applicazione clinica delle terapie farmacologiche nell’artrosi richiede attenzione su più fronti:

Evidenze cliniche recenti: limiti e prospettive

La metanalisi di lungo termine pubblicata su JAMA e più volte citata, che ha incluso 33 studi clinici randomizati con oltre 22 000 pazienti con artrosi del ginocchio, ha messo in luce che l’efficacia dei farmaci convenzionali è limitata e l’incertezza elevata (Gregori et al., 2018). Allo stesso modo, revisioni più recenti segnalano che le prove per molte terapie “nuove” sono ancora frammentarie e che servono studi ben disegnati su ampi campioni e con durata adeguata per chiarire l’efficacia e la sicurezza (Richard et al., 2023; Gezer, Oster, 2023)).
Dal punto di vista clinico ciò significa che, sebbene la farmacoterapia abbia un ruolo chiaro, non va sopravvalutata e deve essere orientata verso un utilizzo ragionato, sicuro e integrato nel percorso complessivo del paziente. Le linee guida più recenti (es. del American College of Rheumatology e della Osteoarthritis Research Society International) raccomandano in modo condizionato l’uso di molti interventi farmacologici, a fronte di evidenze di qualità variabile (Gibbs et al., 2023; American College of Rheumatology - ACR, 2019).

Considerazioni specifiche per articolazioni diverse e gravità della malattia

La maggior parte delle evidenze è concentrata sull’artrosi del ginocchio e dell’anca, le sedi più studiate. Nella pratica clinica:

Situazioni di cautela e controindicazioni

Alcuni aspetti fondamentali da considerare:

Prospettive future

Il campo della ricerca sull’artrosi è in evoluzione: nuovi target biologici, terapie geniche, modulatori della via Wnt, anticorpi ant-NGF stanno emergendo. Tuttavia, come osservato, «non ci sono al momento terapie stabilmente raccomandate che modificano la malattia». Le sfide includono l’eterogeneità dei pazienti, la variabilità nella progressione della malattia, la difficoltà di identificare biomarcatori affidabili e la necessità di studi clinici lunghi con outcome adeguati. Nel frattempo, la medicina personalizzata, l’identificazione dei sottotipi di artrosi (meccanico, metabolico, post-traumatico) e un’attenta selezione del paziente potrebbero migliorare l’efficacia terapeutica.