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Bulimia

Avvertenze

Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Bulimia?

Se ritieni di avere i sintomi della bulimia nervosa, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la bulimia, parlane con il tuo medico di fiducia.

Ecco alcune domande che potresti porre.

• Qualora abbia la bulimia ci sono esami a cui dovrei sottopormi?
• Cosa devo sapere sulla bulimia?
• Per quanto tempo durerà la malattia?
• Quali conseguenze può lasciare la bulimia?
• A quali complicanze posso andare incontro?
• Cosa devo fare per evitare il ripetersi di altri episodi di bulimia?
• Devo fare una visita specialistica?

Il dubbio sulla presenza di un caso di bulimia in ambito familiare porta necessariamente a far attenzione ad alcuni campanelli d’allarme comportamentali.
La bulimia, a differenza dell’anoressia nervosa, può essere mascherata più facilmente perchè non necessariamente si assiste ad un dimagrimento eccessiivo e, pertanto sospetto. Non è quindi il peso il sintomo più evidente che qualcosa “non va”. Altri elementi sono quelli che devono essere tenuti in considerazione: abuso di farmaci lassativi, tendenza ad andare in bagno dopo ogni pasto (per vomitare), eccessiva attività fisica, presenza di calli o tagli sulle nocche delle mani (causati dal vomito indotto con le dita), arrossamento degli occhi e presenza di capillari, problemi ai denti come carie e gengiviti (causati dal contatto con il succo gastrico acido), gonfiore alle guance e/o alla mandibola (ingrossamento delle ghiandole salivari). Frequentemente la bulimia è accompagnata da problematiche psicologiche, come depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, abuso di sostanze.

Il trattamento della bulimia nervosa è di tipo multidisciplinare, volto a comprendere e risolvere le motivazioni psicologiche che hanno condotto al disturbo alimentare. La famiglia svolge un ruolo fondamentale soprattutto se il paziente è un adolescente. Poichè in chi soffre di bulimia è molto forte il senso di colpa, è importante che in famiglia siano evitati atteggiamenti di colpevolezza o di coercizione. La malattia non deve rappresentare argomento continuo di conversazione, ma il bulimico deve essere consapevole di come il suo comportamento coinvolga tutto il nucleo familiare e possa essere fonte di preoccupazione per gli altri. Il bulimico deve sentirsi motivato ad intraprendere il cammino terapeutico.

L’intervento terapeutico precoce è fondamentale per evitare il cronicizzarsi della bulimia e per consentire una più alta percentuale di guarigione.


Nota:
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In particolare I&B autorizza e predispone la pubblicazione dei contenuti di questa sezione "Avvertenze", con licenza GFDL e CC-BY_SA, sulla pagina dell'enciclopedia libera alla Voce "Bulimia".