Quali sono i sintomi della Bulimia?
I sintomi della bulimia comprendono:
• pensiero fisso sul cibo
• iperattività fisica
• vomito auto-indotto
• gonfiore alle guance o alla mandibola (causa dal vomito continuo)
• segni caratteristici sulle nocche (se si usano le dita per indurre il vomito)
• carie ai denti
• erosione dello smalto dei denti
• gengivite
• sensibilità caldo/freddo dei denti
• occhi rossi e presenza di capillari rossi
• anemia
• pressione bassa
• disidratazione (pelle secca)
• ulcere alla gola e/o all’esofago
• presenza di sangue nel vomito
• defecazione irregolare
• costipazione
• gonfiore intestinale
• diarrea
• crampi addominali
• alterazioni/assenza del ciclo mestruale
La bulimia nervosa è accompagnata da sintomi clinici che sono riconducibili alle complicanze della malattia causate dalle condotte di compensazione che il paziente mette in atto per controbilanciare le abbuffate di cibo, prima fra tutte il vomito.
A livello del cavo oro-faringeo è frequente il riscontro di un rigonfiamento delle ghiandole salivari, in particolare delle paratiroidi, con conseguente aumento della secrezione salivare. L’ingrossamento di queste ghiandole dà al viso un aspetto “paffuto”.
Il vomito ripetuto aumenta il contatto fra la cavità orale e il contenuto acido dello stomaco. L’aumento dell’acidità nella bocca determina un progressivo indebolimento dello smalto dei denti, che favorisce la formazione delle carie dentali, e lo sviluppo di processi infiammatori delle gengive (gengivite). I denti che più risentono del contatto con i succhi gastrici sono gli incisivi e i canini (parte frontale dell’arcata dentale), soprattutto sul lato interno del dente.
A livello del tratto gastrointestinale, sono frequenti infiammazioni all’esofago e allo stomaco che possono provocare difficoltà nella digestione i cui sintomi clinici comprendono bruciore, dolore e rigurgito. L’ingestione di quantità eccessive di cibo può, in rari casi, provocare paralisi dello stomaco, condizione che richiede il ricovero ospedaliero. Un’altra complicanza rara, ma pericolosa per la vita, è rappresentata dalla lacerazione della parte dello stomaco o dell’esofago dovuta al continuo contatto con il succo gastrico acido. La presenza di sangue nel vomito è indice di danno tissutale ed è un segno che non deve essere trascurato.
Il vomito, in particolar modo se gli episodi sono ravvicinati nel tempo, e/o l’uso di lassativi comportano perdita di liquidi e sali con effetti negativi sull’equilibrio idro-salino. La disidratazione determina secchezza della pelle e delle mucose. L’alterazione della concentrazione degli elettroliti (sodio, calcio, magnesio, potassio, etc.) può avere effetti sul cuore (aritmie cardiache) e sul muscolo (crampi muscolari). Alcuni sintomi possono essere segnali d’allarme: sete intensa, crampi muscolari, ritenzione idrica con edema agli arti inferiori, apatia, abbassamento della pressione arteriosa, vertigini.
Spesso chi è affetto da bulimia nervosa presenta sintomi psichici: depressione, mancanza di speranza, senso di colpa, irritabilità, mancanza di concentrazione, problemi legati al sonno.
La bulimia è stata associata anche a malattie metaboliche. In particolare è stato osservato come l’incidenza di bulimia, ma non di anoressia, sia maggiore nelle ragazze con diabete di tipo 1, insulino-dipendente, rispetto alle ragazze non diabetiche (Mannucci et al., 2005). Nelle pazienti con diabete di tipo 1, fattori predisponenti lo sviluppo della bulimia risultano essere uno scarso controllo della glicemia e ad una alimentazione disordinata (Pollock-BarZiv, Davis, 2005).