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Covid-19

Avvertenze

Cosa chiedere al medico e al farmacista sul Covid-19?

Se ritieni di avere i sintomi da COVID-19, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata l’infezione da SARS-CoV-2, parlane con il tuo medico di fiducia.

Ecco alcune domande che potresti porre.

Quale infezione causa SARS-CoV-2?
SARS-Cov2 è il coronavirus che causa la malattia COVID-19. Nella maggior parte delle persone l’infezione decorre senza sintomi o con pochi sintomi simili a quelli dell’influenza. In circa il 5% dei pazienti SARS-CoV-2 può causare una grave forma di polmonite che può richiedere il ricovero in terapia intensiva e che può essere mortale. Le persone con patologie croniche e/o con età elevate sono più esposte a contrarre forme gravi di malattia. I sintomi iniziali di COVID-19 sono aspecifici (febbre, tosse secca, mal di testa, dolore muscolare, raffreddore); frequentemente compare perdita dell’olfatto o del gusto. La trasmissione dell’infezione avviene per contatto con le gocce (droplets) di saliva o muco emesse con la tosse e/o gli starnuti, in minor misura per via aerea (areosol) (il rischio di contagio aumenta in ambienti chiusi, affolati e/o con poco ricambio d’aria in cui le persone stanziano per tempi sufficientemente lunghi), molto raramente per contato fecale. Alimenti e animali domestici non trasmettono l'infezione. Il contagio dell’infezione da SARS-CoV-2 avviene principalmente con persone sintomatiche anche se manifestano pochi sintomi; secondo alcune evidenze, anche gli asintomatici, in particor modo nelle prime fasi di malattia, possono trasmettere il virus. Le persone più a rischio di contrarre la malattia COVID-19 sono gli operatori sanitari, le persone anziane e le persone con comorbilità (presenza di più patologie). I sintomi compaiono nella maggior parte dei pazienti entro due settimane dal contagio. Una persona  positiva al COVID-19 si definisce guarita quando l'esito di due test diagnostici (tampone rinofaringeo) consecutivi, a distanza di 24, è negativo (Ministero della Salute, 2020b).

Per quanto tempo durerà la malattia?
La durata della malattia COVID-19 è variabile, dipende dalla gravità con cui si manifesta. Le forme lievi hanno una durata media di circa 10-15 giorni; la polmonite da COVID-19 può durare da 3 a 6 settimane. In alcuni pazienti l'infezione COVID-19 si è protratta anche fino a due mesi con tampone rinofaringeo prima negativo e successivamente tornato positivo (casi sporadici). Alcuni pazienti possono andare incontro a “long COVID”, alla persistenza cioè di sintomi anche per diversi mesi. I bambini sono meno soggetti a questo tipo di manifestazione clinica.

Devo seguire una dieta particolare?
COVID-19 è una malattia respiratoria, non richiede particolari regimi alimentari.

Devo fare una visita specialistica?
Nei pazienti con sintomi riconducibili a COVID-19, la diagnosi dell'infezione avviene tramite tampone molecolare rinofaringeo.

Se ho il COVID-19 ci sono precauzioni che dovrei osservare nel contatto con i miei familiari?
Chi contrae l’infezione da SARS-CoV-2 deve immediatamente mettersi in quarantena, ovvero in isolamento domiciliare (quarantena). La quarantena deve essere estesa anche ai conviventi. Per la gestione di un familiare con infezione da SARS-CoV-2 rimandiamo alle raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (vedi Prevenzione – Misure igienico-sanitarie: Gestione di un familiare con infezione sospetta o accertata).

A quali complicanze posso andare incontro?
Covid-19 è una malattia respiratoria che nella maggior parte dei pazienti si risolve nel giro di un paio di settimane. Le complicanze più frequenti dell’infezione sono rappresentate dal insufficienza respiratoria, danno renale acuto, sviluppo di altre infezioni, danno miocardico acuto, complicanze trombotiche, sintomi neurologici.

Quali conseguenze può lasciare COVID-19?
Superata la fase acuta dell’infezione, alcuni sintomi possono persistere anche dopo la guarigione, nel qual caso si parla si sindrome post COVID. La sindrome post-COVID è indipendente dalla gravità della malattia e può interessare fino al 40% dei pazienti (Yelin et al., 2021). I sintomi a lungo termine che sono stati riportati con maggior frequenza sono: stanchezza persistente, fiato corto, dolori muscolari e/o osteoarticolari, sindrome ansiosa e fibrosi polmonare.

Cosa devo fare per evitare il ripetersi di altri episodi di infezione da coronavirus?
La vaccinazione è lo strumento migliore per prevenire l’infezione da COVID-19. Sebbene la vaccinazione non offra una protezione del 100%, i dati disponibili indicano una riduzione drastica del rischio di infettarsi (-77%), di ricovero ospedaliero (-93,4%), di ricovero in unità di terapia intensiva (-95,7%) e di morte (-96,3%) (Istituto Superiore di Sanità, 2021a).


Nota:
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In particolare I&B autorizza e predispone la pubblicazione dei contenuti di questa sezione "Avvertenze", con licenza GFDL e CC-BY_SA, sulla pagina dell'enciclopedia libera alla Voce "Covid-19".