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Epatite A

Prevenzione

Come prevenire l'Epatite A?

La prevenzione dell'epatite si attua con il rispetto di norme igieniche elementari, come lavarsi le mani spesso o bollire l'acqua e gli alimenti, evitare la balneazione in acque infette (contaminazione da scarichi fognari).

Il virus non sopravvive per esposizione a temperature superiori a 85°C per almeno un minuto (inattivazione termica) e per esposizione ad una temperatura di 121°C per 20 minuti in autoclave. E' inattivato anche dal trattamento con formalina, con composti a base di cloro e con radiazioni ultraviolette (Abad et al., 1994; Hollinger, Ticehurst, 1996).

La convivenza familiare con persone infette da epatite A non presenta particolari problemi, a patto di rispettare le elementari precauzioni:
• non condividere il cibo dallo stesso piatto o dallo stesso bicchiere,
• non condividere le posate o lo spazzolino
• non condividere asciugamani
• lavarsi spesso le mani.

La profilassi con gammaglobuline può essere indicata per famigliari o persone che vivono a stretto contatto con il malato affetto da epatite A, mentre non è indicata in caso di contatto occasionale, scolastico o lavorativo. L'immunizzazione con gammaglobulina ha una durata di 3-6 mesi.

Secondo le linee guida dei CDC americani, definite nel 2007, le immunoglobuline, somministrate entro 14 giorni dall'esposizione all'infezione virale, sono indicate come profilassi post-esposizione nei bambini con meno di un anno, negli adulti con più di 40 anni, nelle persone con malattie croniche del fegato o con deficit del sistema immunitario. Nella fascia di età compresa fra 1-40 anni, si raccomada preferenzialmente il vaccino per l'epatite A (PNGL, 2000; CDC, 2010).

L'uso del vaccino per l'epatite A come profilassi pre-esposizione è indicata in caso di (PNLG, 2000; CDC, 2010):
• persone a rischio di contrarre l'infezione per lavoro (es. addetti smaltimento rifiuti)
• militari
• detenuti
• persone con rischio elevato di complicanze dovute all'infezione virale (es. tossicodipendenti)
• persone con patologie croniche del fegato (aumentato rischio di epatite fulminante)
• emofiliaci, istituzionalizzati con handicap mentali
• bambini piccoli che hanno compiuto un anno di età
• persone che devono spostarsi in aree ad alto rischio di epatite A (America Centrale e America del Sud, Africa, Asia con l'esclusione del Giappone, Groerlandia).

Il vaccino per l'epatite A conferisce un'immunizzazione maggiore (la concentrazione di anticorpi è 50-100 volte più alta) e stabile (circa 10 anni vs qualche mese) rispetto alla somministrazione di immunoglobuline. I dati di lettertura più recenti hanno suggerito una durata dell'immunizzazione verso l'epatite A, dopo vaccinazione, di circa 25 anni negli adulti e 14-15 anni nei bambini (CDC, 2010)

Lo schema vaccinale prevede la somministrazione di 2 dosi, a distanza di 6-18 mesi. Con la prima dose risultano immunizzati il 95% dei vaccinati che presentano IgM specifiche, con la seconda dose l'immunizzazione arriva al 100%.

La protezione dall'infezione compare 14-21 giorni dopo la prima dose di vaccino.

Con la prima dose, si assicura la protezione per almeno 12 mesi, con lo schema vaccinale completo (2 dosi), l'immunizzazione ha una durata di circa 10 anni.

L'immunizzazione ottenuta con il vaccino provoca la formazione di anticorpi qualitativamente differenti rispetto a quelli rintracciabili nella saliva e nel secreto delle ghiandole paratiroidi in soggetti con immunità naturale (IgA, IgG), ma questo non influisce sull'efficacia del vaccino (Tilzey et al., 1992).

Non sussiste controindicazione ad usare vaccini mono-antigene prodotti da due differenti laboratori per la prima e la seconda dose (schema vaccinale che prevede due dosi).

Poichè il vaccino per l'epatite A è un vaccino inattivato non esiste una controindicazione assoluta all'impiego in gravidanza (il rischio potenziale di esporre il feto all'infezione è minimo), ma si raccomanda di valutare comunque attentamente il rapporto rischio/beneficio (rischio intrinseco connesso con la vaccinazione e protezione della madre e del bambino verso l'infezione virale).

Il vaccino per l'epatite A, in quanto vaccino inattivato, può essere somministrato a persone con un sistema immunitario compromesso (immunodepresse).

Potrebbe essere utile effettuare il controllo del titolo degli anticorpi anti HVA, prima di somministrare il vaccino per l'epatite A nei seguenti casi:
• persone che vivono in aree geografiche con una prevalenza medio-alta per l'epatite A
• persone che appartengono a gruppi etnici o categorie particolari (es. tossicodipendenti) con prevalenza alta per l'epatite A.

Se la vaccinazione per l'epatite A deve essere effettuata come profilassi prima di un viaggio in un area geografica ad elevato rischio di infezione, la prima dose del vaccino deve essere somministrata almeno 2-4 settimane precedenti la data della partenza. Se la partenza è ravvicinata (entro le 2 settimane), utilizzare per la profilassi le immunoglobuline.

Sulla base delle linee guida fornite dalla Commissione che si occupa delle pratiche e procedure di immunizzazione (ACIP, Advisory Committee on Immunization Practices) all'interno dei CDC (Centers for Disease Control and Protection), la protezione ottenuta con il vaccino o con le immunoglobuline in caso di post-esposizione risulterebbe sovrapponibile nei bambini e negli adulti di età uguale o minore di 40 anni. Pertanto l'ACIP raccomanderebbe di somministrare una singola dose di vaccino mono-antigene anche in caso di partenza ravvicinata e di unire al vaccino il trattamento con immunoglobuline (0,02 ml/kg per via intramuscolare, sede di inoculo diversa dal vaccino) nel caso l'individuo sia anziano, immunodepresso, con patologie croniche (in particolare a carico del fegato).

Se in caso di viaggio non è possibile somministrare il vaccino per l'epatite A, adottare il seguente schema di profilassi con immunoglobuline:
• permanenza pari a 2 mesi: una dose di 0,02 ml/kg im.
• permanenza fino a 5 mesi: una dose di 0,06 ml/kg im.
• permanenza oltre i 5 mesi: ricorrere ad una seconda dose di immunoglobuline.

La vaccinazione per l'epatite A può essere somministrata contemporaneamente alle seguenti vaccinazioni, utilizzando sedi differenti per l'iniezione (CDC, 2010):
• epatite B
• difterite
• poliomielite (vaccino orale e inattivato)
• tetano
• tifo (vaccino orale)
• colera
• encefalite giapponese
• febbre gialla.

I vaccini disponibili per l'epatite A sono:
• Avaxim, Sanofi Pasteur MSD
• Epaxal, Berna Biotech Italia
• Havrix, GSK
• Vaqta, Sanofi Pasteur MSD