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Epatite A

Sintomi

Quali sono i sintomi dell'Epatite A?

I sintomi dell'epatite A possono essere:
• stanchezza e malessere
• anoressia
• astenia
• nausea e vomito
• prurito e eruzioni tipo orticarioide o maculopauloso
• dolore modesto in sede epatica
• ittero.

La malattia dell'epatite si fa conclamata con la comparsa dell'ittero.

L'ittero si manifesta con una colorazione giallognola della cute, delle mucose e della sclera (parte bianca) degli occhi per accumulo nel sangue di bilirubina.

La bilirubina è una sostanza prodotta a partire dall'emoglobina, proteina che lega l'ossigeno nei globuli rossi. Quando i globuli rossi muoiono (vita media: 120 giorni) l'emoglobina viene degradata a bilirubina. La bilirubina, legata all'albumina, principale proteina del sangue, viene trasportata al fegato.

La bilirubina nel fegato è unita ad una o più molecole di acido glicuronico (bilirubina coniugata); in forma coniugata, la bilirubina viene escreta nella bile, rilasciata nell'intestino ed eliminata con le feci. Se la via biliare è ostruita, la bilirubina coniugata può essere rilasciata nel sangue ed escreta nelle urine a cui conferisce una colorazione giallo-marrone caratteristica.

L'accumulo nel sangue di bilirubina può essere causato da una eccessiva produzione (distruzione massiccia di globuli rossi, es. anemia emolitica) o da un rallentamento della sua degradazione epatica che si verifica quando il fegato è in uno stato di sofferenza, come nel caso dell'epatite.

Nell'età adulta l'epatite A è quasi sempre sintomatica. L'ittero compare in circa il 70% dei pazienti. Nel rimanente 30% l'ittero non compare e la forma della malattia può passare inosservata.

Nella popolazione infantile l'epatite A si manifesta spesso in forma asintomatica (nei bambini con meno di 6 anni solo il 10% manifesta ittero, nei ragazzi di età compresa fra 6 e 14, l'ittero si manifesta nel 40-50%).

La prognosi è favorevole, il decorso è autolimitante e benigno e la comparsa, in seguito alla malattia, di anticorpi anti-virus A conferisce protezione per tutta la vita (immunità permanente).

In genere, la malattia si risolve in circa due mesi, in un numero limitato di casi può protrarsi fino a 6 mesi.

Il passaggio dell'infezione dalla madre al bambino durante il parto è un evento raro.

L'epatite virale A molto raramente evolve in forme recidivanti, colestatiche o forme fulminanti.

La mortalità per epatite A è pari allo 0,1-0,3%, aumenta nei pazienti con più di 50 anni (mortalità pari all'1,8%) (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, 2010).

Non esistono forme croniche di epatite A e quindi non esiste lo stato di portatore cronico del virus A nè nel sangue nè nelle feci.