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Malaria

Sintomi

Quali sono i sintomi della Malaria?

I sintomi della malaria comprendono:

(malaria severa e complicata)

I sintomi della malaria compaiono in genere dopo 7-20 giorni dal morso della zanzara infetta. Il tempo di incubazione è più breve nel caso del Plasmodium falciparum, che provoca la forma più grave di malattia, maggiore, fino a 18 mesi, per il P. vivax e P. ovale (Rugarli, 2015).

La malaria si manifesta con sintomi aspcifici, simili a quelli di un’influenza: febbre, spesso alta, mal di testa, brividi, vomito e diarrea. Successivamente compare anemia, causata dalla distruzione (lisi) dei globuli rossi da parte del parassita ad ogni ciclo di riproduzione. Nelle forme gravi di infezione possono comparire insufficienza multi-organo (adulti) e anemia severa, problemi respiratori causati da acidosi metabolica, malaria cerebrale (bambini) (World Health Organization – WHO, 2019).

I sintomi della malaria presentano un andamento ciclico (accesso malarico) corrispondente alla lisi dei globuli rossi in seguito alla replicazione del plasmodio, che avviene ogni 48 ore per le specie P. falciparum, P. ovale, P. vivax e P. Knowlesi, e oni 72 ore per la specie P. malariae. L’accesso malarico è caratterizzato dalla comparsa di freddo intenso e brividi, che dura circa 3-4 ore, a cui segue febbre alta per 3-4 ore, con successiva sudorazione abbondante (iperidrosi) per altre 3-4 ore. Questi sintomi possono essere accompagnati da mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, nausea e vomito, diarrea, sub-ittero o ittero, ingrossamento del fegato e/o della milza (Rugarli, 2015).

L’infezione da P. falciparum può causare dei quadri clinici particolari che comprendono la malaria severa e complicata, la malaria coleriforme, la malaria algida o con iperpiressia fatale e la febbre emoglobinurica. La malaria severa e complicata è la forma più grave di malattia ed è potenzialmente fatale. Osservata raramente anche con P. knowlesi, è definita tale se è presente almeno una delle seguenti manifestazioni cliniche: coma/sopore, convulsioni (>2 al giorno), oliguria (formazione di urina < 400 ml/24 ore), emoglobinuria macroscopica, ipotensione (pressione arteriosa < 90/60 mmHg), sanguinamento spontaneo delle gengive o congiuntivale, sindrome da distress respiratorio nell’adulto e/o edema polmonare. Una delle forme più frequenti con cui si presenta la malaria severa e complicata è la malaria cerebrale, caratterizzata da uno stato comatoso associato a convulsioni, che può evolvere in modo irreversibile. La malaria coleriforme è caratterizzata da una predominanza di sintomi a carico del tratto gastrointestinale, mentre la malaria algida da ipotermia grave. La febbre emoglobinurica (o black water fever) è una complicanza dovuta all’autosomministrazione di dosi eccessive di chinino, ormai piuttosto rara, anche se più recentemente sono stati osservati casi associati all’uso di un altro farmaco antimalarico, la meflochina. La febbre emoglobinurica si manifesta con ittero, anemia emolitica, ipotensione e insufficienza renale acuta. Il nome “blach water fever” è dato dal colore molto scuro delle urine (Rugarli, 2015).

L’infezione da P. malariae può manifestarsi con danno renale causato dalla deposizione di immunocomplessi a livello del glomerulo (parte vascolare dell’unità funzionale del rene). Nei bambini il danno renale porta all’accumulo di liquidi localizzato che può evolvere verso uno stato edematoso diffuso sottocutaneo (anasarca) (Rugarli, 2015).

L’infezione da P. vivax e P. ovale può dare luogo a recidive a distanza di 3-4 anni in seguito alla riattivazione del plasmodio annidato negli epatociti. Sono state osservate recidive anche nel caso di P. malariae che si sono verificate a distanza di 20-30 anni dall’infezione originaria, il cui meccanismo non è stato ancora chiarito (assenza di forme latenti di plasmodio nelle cellule del fegato).

Nelle regioni dove la malaria è endemica, l’esposizione continua alla malattia porta a sviluppare, nel tempo, una sorta di immunità acquisita (immunità adattativa) e negli adulti l’infezione può decorrere con sintomi più lievi o essere asintomatica. I sintomi più invalidanti pertanto si riscontrano nei bambini più piccoli, che data l’età, non hanno ancora sviluppato l’immunità acquisita. L’incidenza maggiore di morti per malaria, infatti, si registra nei bambini con meno di 5 anni.