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Malattia di Lyme

Monografia scientifica

La Definizione di Malattia di Lyme - Che cos'è la Malattia di Lyme?

La malattia di Lyme o borreliosi di Lyme è una zoonosi, ovvero una malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo, multisistemica che coinvolge pelle, articolazioni, sistema nervoso e meno frequentemente altri organi tra cui cuore e occhi. (leggi)

Le Cause della Malattia di Lyme - Quali sono le cause della Malattia di Lyme?

La malattia di Lyme è causata da batteri appartenenti al genere Borrelia, phylum Spirochaetes. (leggi)

I Sintomi della Malattia di Lyme - Quali sono i sintomi della Malattia di Lyme?

Le manifestazioni cliniche della malattia di Lyme possono essere classificate in: malattia localizzata precoce, malattia disseminata precoce, malattia tardiva. (leggi)

La Diagnosi della Malattia di Lyme - Come si diagnostica la Malattia di Lyme?

La visita medica è finalizzata ad individuare segni e sintomi riconducibili alla malattia di Lyme. (leggi)

Farmaci e Terapie per la Malattia di Lyme - Quali farmaci per la Malattia di Lyme?

La malattia di Lyme è un’infezione batterica trasmessa dal morso di alcune specie di zecche. (leggi)

La Prevenzione della Malattia di Lyme - Come prevenire la Malattia di Lyme?

La malattia di Lyme è causata da un batterio (genere Borrelia) che viene veicolato attraverso il morso di alcune specie di zecche. Non esiste vaccino. (leggi)

Le Avvertenze per la Malattia di Lyme - Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Malattia di Lyme?

Se ritieni di avere i sintomi della malattia di Lyme, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la malattia di Lyme, parlane con il tuo medico di fiducia. (leggi)

L'Omeopatia e la Fitoterapia per la Malattia di Lyme - Quali farmaci e rimedi omeopatici e fitoterapici per la Malattia di Lyme?

Le medicine non convenzionali tendono ad avere un approccio olistico nei confronti della malattia, tendono cioè a considerare “il malato“ nella sua complessità di individuo, al di là del singolo organo malato. (leggi)

La Bibliografia per la Malattia di Lyme - Quali fonti bibliografiche considerare per la Malattia di Lyme?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata alla malattia di Lyme sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Che cos'è la Malattia di Lyme?

La malattia di Lyme o borreliosi di Lyme è una zoonosi, ovvero una malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo, multisistemica che coinvolge pelle, articolazioni, sistema nervoso e meno frequentemente altri organi tra cui cuore e occhi. Il nome, malattia o borreliosi di Lyme, deriva dalla cittadina americana, Lyme, in cui fu descritto il primo caso nel 1975.

L’eritema migrante è la manifestazione classica della malattia, che può avere comunque un quadro clinico piuttosto complesso e atipico. L’eritema compare pochi giorni dopo la puntura della zecca, inizialmente circoscritto, tende ad allargarsi, schiarendo a volte nella parte centrale, fino a raggiungere anche i 50 cm di diametro. La lesione scompare entro qualche settimana. Se l’infezione non viene trattata, diffonde per via ematica determinando manifestazioni cliniche più tardive a carico di articolazioni e muscoli (artrite, artralgie, mialgie), cuore (blocco della trasmissione atrio-ventricolare, miopericardite), sistema nervoso centrale (meningite, radicolopatia, paralisi del nervo cranico) che possono durare giorni, settimane o mesi. A distanza di circa un anno, dopo la prima infezione, può svilupparsi un’infezione tardiva che interessa il sistema nervoso (encefalopatia, neuropatia periferica, encefalomielite, la pelle (acrodermatite cronica atrofica) e le articolazioni (artrite, sinovite)

La malattia di Lyme è causata da batteri a forma di spirale e dotati di filamenti simili a flagelli appartenenti al gruppo (phylum) delle spirochete, genere Borrelia. Negli USA la malattia è causata esclusivamente dalla specie Borrelia burgdorferi, dal nome del suo scopritore Willy Burgdorfer (1882), responsabile di complicanze soprattutto alle articolazioni. In Italia gli agenti patogeni sono, oltre a B. burgdorferi, B. afzelii (responsabile di complicanze cutanee) e B garinii (responsabile di complicanze neurologiche) e altre specie meno diffuse (Shapiro, 2014; European Centre for Desease Prevention and Control – ECDC, 2015). Alcuni autori indicano con il termine “B. burgdorferi sensu lato” l’insieme di specie di Borrelia che causano la malattia di Lyme e con “B. burgdorferi sensu stricto” la sola specie B. burgdorferi.

L’infezione non porta a sviluppare immunità, pertanto può essere contratta più volte.

La malattia di Lyme è trasmessa all’uomo tramite il morso di zecche del genere Ixodes. La zecca funge da vettore: si infetta mordendo un vertebrato, a sua volta infetto, e trasmette la malattia ad un altro vertebrato, tra cui l’uomo. In Italia e in Europa la specie di zecca che veicola l’infezione è I. ricinus (zecca dei boschi); in Europa orientale e in Asia, I. persulcatus e I. ovatus; in Asia, I. kashmiricus e I. kazakstani; in Corea I. nipponensis; negli USA I. scapularis, I. pacificus e I. dentatus; in Argentina I. pararicinus; in Uruguay I. aragaoi. Le zecche sono diffuse nelle zone caldo-umide, caratterizzate da vegerazione sottoboschiva, tra i 600 e i 1500 metri di altitudine (Trevisan et al., 2017).

La zecca appartiene alla classe degli aracnidi (stessa classe di ragni e scorpioni). Si distinguono due tipi di zecche, quelle dure, fornite di un esoscheletro rigido (famiglia Ixodidae) e quelle molli, senza scudo esterno rigido (famiglia Argasidae). Le zecche dure comprendono 5 generi: Ixodes, Hyalomma, Rhipicephalus, Dermacentor, Haemaphysalis.

Il ciclo vitale della zecca Ixodes dura circa due anni ed è caratterizzato da tre stadi di sviluppo: larva, ninfa, adulto. Il passaggio da uno stadio al successivo richiede sempre un pasto di sangue. Il pasto di sangue può durare giorni o settimane per le zecche dure e richiede che l’insetto rimanga costantemente attaccato al suo ospite. L’attività vitale della zecca dipende dalla temperatura e dall’umidità: in primavera e in estate la vitalità è massima, mentre in inverno l’insetto tende a cercare riparo sotto la vegetazione, nel terreno o nelle fessure dei muri.

La femmina di Ixodes depone sul terreno da 500 a 3000 uova poi muore. La schiusura delle uova avviene in estate, le larve rimangono sul terreno o sulla vegetazione. Quando entra in contatto con un animale, in genere di piccola taglia (uccelli, topi) la larva ne succhia il sangue per 2-5 giorni. La larva si trasforma in ninfa la primavera successiva. Quest’ultima durante la primavera e l’estate si nutre ancora di sangue, questa volta da animali di grossa taglia, tra cui l’uomo. All’inizio dell’autunno, la ninfa passa allo stadio di adulto. La ninfa e l’individuo adulto possono arrampicarsi sui fili d’erba o sui rami dei cespugli da cui si staccano per semplice sfioramento per attaccarsi sulla pelle dell’animale di passaggio. Gli individui adulti si accoppiano (riproduzione sessuale), le femmine depongono le uova in estate e il ciclo vitale ricomincia (Shapiro, 2014).

La zecca Ixodes si attacca alla pelle dell’animale ospite lacerando la cute e inserendo parte del suo apparato buccale (rostro). La puntura non viene avverita perché l’insetto secerne una sostanza leggermente anestetica e anticoagulante. La zecca, ancorata alla pelle, alterna fasi di suzione del sangue a fasi di rigurgito. Una volta che la zecca ha succhiato la quantità necessaria di sangue si stacca da sola e si lascia cadere sul terreno. Le larve e, raramente le ninfe, si nutrono del sangue di piccoli animali; le ninfe e le femmine adulte del sangue di grossi vertebrati, incluso l’uomo; i maschi adulti non si alimentano (Trevisan et al., 2017).

La zecca si infetta quando succhia il sangue da un animale portatore di Borrelia. La zecca può essere infettata in qualsiasi stadio del suo sviluppo e l’infezione viene trasferita da uno stadio a quello successivo (trasmissione orizzontale), per cui l’insetto rimane contagioso per tutta la restante parte del suo ciclo vitale. L’infezione può passare anche dalla zecca femmina alle uova (trasmissione verticale), ma questa via può essere considerata trascurabile nella diffusione dell’infezione (Trevisan et al., 2017). L’agente patogeno della malattia di Lyme si concentra nell’apparato digerente della zecca e nelle sue ghiandole salivari e viene veicolato nell’animale ospite quando la zecca, durante il pasto, rigurgita parte del contenuto del suo intestino. Si ritiene che per la trasmissione dell’infezione da Borrelia sia necessario che la zecca rimanga attacca all’ospite almeno 24 ore. Secondo alcuni studi la zecca deve alimentarsi per almeno 72 ore per riuscire ad infettare l’ospite e questo spiegherebbe perché il rischio di malattia di Lyme è basso (1-3%) nelle zone endemiche (la zecca in genere viene rimossa prima che siano trascorsi tre giorni dal morso) (Shapiro, 2014). Lo stadio del ciclo vitale della zecca in cui è più facile la trasmissione dell’infezione è quello di ninfa per le piccole dimensioni dell’insetto, che rendono difficile individuarlo sulla pelle, e per l’intensa attività alimentare che caratterizza questo stadio.

Gli animali che svolgono la funzione di “serbatoio” per la B. burgdorferi sensu lato comprendono topi silvestri, volpi, lepri, cervi, daini, caprioli e alcune specie di uccelli. L’uomo è un ospite occasionale.

In Italia, il primo caso di malattia di Lyme è stato segnalato nel 1985 in Liguria. Dal 1992 al 2008, i casi di malattia di Lyme notificati (esiste l’obbligo di notifica) sono stati circa un migliaio. Le regioni più a rischio sono: Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige (provincia di Trento) e Friuli Venezia Giulia. Nelle altre regioni italiane sono stati riportati casi sporadici (Epicentro, 2018). In Europa i casi stimati di malattia di Lyme sono circa 65mila all’anno (paesi più colpiti: Francia, Gran Bretagna, Svezia, Russia e paesi limitrofi); negli USA i casi stimati sono circa 25mila ogni anno (Rugarli, 2015).