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Meningite

Prevenzione

Come prevenire la Meningite?

Attualmente, l’unica forma di meningite che può essere prevenuta è quella batterica causata da meningococco, pneumococco ed emofilo tipo b per la disponibilità di vaccini specifici. La somminstrazione preventiva di antibiotici consente inoltre la profilassi dei contatti stretti in caso di infezione da meningococco o emofilo.

Meningite da meningococco
In Italia esistono tre tipi di vaccini per il meningococco (Neisseria meningitidis):

Secondo il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 la vaccinazione per il meningococco C (singola somministrazione) è raccomandata nei bambini di 13-15 mesi d’età (dopo il compimento del primo anno di vita). La vaccinazione verso i quattro sierotipi A, C, W, Y del meningococco è raccomandata ai ragazzi di età compresa fra 12 e 18 anni, indipendentemente che siano stati vaccinati oppure no contro il meningococco C da piccoli. La vaccinazione contro il meningococco B è raccomandata nei bambini piccoli entro il primo anno di vita (3 dosi, rispettivamente verso il 3°-5° mese, 6° mese, 13° mese). Nei bambini piccoli (anno di età) è preferibile non somministrare la vaccinazione anti meningococco B in contemporanea ad altri vaccini per il rischio di una maggiore incidenza di febbre di grado moderato-elevato. La vaccinazione contro meningococco B e meningococco A, C, W, Y dovrebbe essere offerta anche a tutte le persone con un rischio aumentato di contrarre l’infezione (Piano Nazionale Prevenzione Vaccini PNPV 2017-2019).

In caso di infezione da meningococco, le persone a stretto contatto devono essere trattate con terapia antibiotica (profilassi dei contatti). Per contatti stretti si intendono familiari, compagni di scuola o di lavoro, persone che sono strate a stretto contatto con il bambino o l’adulto infetto nei giorni precedenti la comparsa dei sintomi. Gli antibiotici utilizzati sono la rifampicina (adulti: 600 mg per via orale ogni 12 ore per due giorni; bambini (età =/< 1 mese): 5 mg/kg/12 ore; bambini (età > 1 mese): 10 mg/kg/12 ore) e la ciprofloxacina in dose singola (500 mg per via orale). La rifampicina è in grado di eradicare il batterio (stato di portatore asintomatico) nell’80-90% dei casi. Come alternativa alla ciprofloxacina, può essere somministrato il ceftriaxone in un’unica somministrazione per via intramuscolare (adulti: 250 mg; bambini: 125 mg).

Meningite da Pneumococco
Per la prevenzione della meningite da pnuomococco è disponibile in Italia un vaccino polisaccaridico attivo contro 23 sierotipi (23-valente) e due vaccini coniugati, uno attivo contro 10 sierotipi (10-valente) e l’altro attivo contro 13 sierotipi. Di questi il vaccino coniugato 10-valente è indicato nei neonati e nei bambini fino ai 5 anni d’età. Gli altri due vaccini, il 23-valente e il 13-valente, sono indicati sia nei bambini (23-valente a partire dai 2 anni di età; 13-valente a partire dalle 6 settimane di età) sia nei ragazzi e negli adulti.

Il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 raccomanda la vaccinazione antipneumococco nei bambini durante il primo anno di vita (tre dosi, rispettivamente al 3° mese, 5° mese e 11° mese) e nelle persone anziane (età > 64 anni). Queste due fasce di età sono quelle più colpite da malattia invasiva (meningite, sepsi) da pneumococco. Nei bambini piccoli il vaccino antipneumococco può essere somministrato contemporaneamente al vaccino esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo b, antiepatite B), ma utilizzando due sedi diverse per le due iniezioni. Nelle persone anziane lo schema vaccinale antipneumococco prevede una prima dose con vaccino coniugato e una seconda dose, ad almeno due mesi di distanza, con vaccino polisaccaridico (il 23-valente). L’ordine di successione coniugato-polisaccaridico garantisce una maggiore risposta da parte del sistema immunitario. La vaccinazione antipneumococco è offerta anche agli adulti con meno di 64 anni a rischio aumentato di infezione. Secondo i dati di letteratura attualmente disponibili, la vaccinazione antipneumococco va effettuata una sola volta nella vita (Nuovo Piano Nazionale Vaccini PNPV 2017-2019, 2017).

In caso di infezione da pneumococco, non è raccomandata la profilassi antibiotica dei contatti stretti (non c’è rischio di epidemia).

Haemophilus influenzae di tipo b
In Italia è disponibile un vaccino per la profilassi da malattia invasiva da Haemophilus influenzae di tipo b. Il vaccino è raccomandato nei bambini entro il primo anno di età (tre dosi, rispettivamente al 3°, 5° e 11° mese di età). Il rischio di meningite da Haemophilus è infatti elevato nei bambini in età prescolare. L’introduzione del vaccino ha ridotto drasticamente i casi di meningite da Haemophilus influenzae di tipo b.

In caso di infezione da Haemoplhilus influenzae è raccomadata la profilassi antibiotica dei contatti stretti. Il rischio di infezione nei bambini con meno di 4 anni non immunizzati è del 2-6%. In genere il contagio si verifica entro la prima settimana dal contatto, anche se si considera un mese come periodo di rischio. La profilassi dei contatti si effettua con rifampicina (20 mg/kg/die), una somministrazione al giorno per 4 giorni (Angelini, Battistin, 2015).

Farmaci e vaccini usati nella profilassi della meningite batterica
Riportiamo di seguito i farmaci e i vaccini utilizzati nella profilassi della meningite batterica da meningococco, pneumococco ed emofilo b (in corsivo le specialità medicinale autorizzate in Italia):