Morbillo

Farmaci e terapie

Quali farmaci per il Morbillo?

Per le forme non complicate del morbillo non esiste una terapia specifica che si limita, di fatto, al trattamento dei sintomi, come ad esempio la somministrazione di sciroppi per calmare la tosse, di gocce oculari, in caso di congiuntivite, e di farmaci per abbassare la febbre (farmaci antipiretici) come il paracetamolo o l’ibuprofene. Nei bambini con meno di 12 anni la somministrazione di acido acetilsalicilico come antipiretico è controindicata per il rischio di sindrome di Reye. La sindrome di Reye è una forma di encefalopatia epatica dell’infanzia, caratterizzata da edema cerebrale. La sua frequenza è piuttosto rara ma potenzialmente letale.

In caso di polmonite batterica possono essere somministrati antibiotici. Nei casi di polmonite virale è stata somministrata ribavirina per endovena (Ortac Ersoy et al., 2015).

Nei paesi in via di sviluppo, dove la malnutrizione infantile è una piaga sociosanitaria, viene somministrata vitamina A per ridurre le complicanze del morbillo e limitare le morti causate dall’infezione.
In Italia la vitamina A può essere un utile supplemento per i bambini di età compresa tra 2 e 6 anni ricoverati in ospedale o con complicanze, nei pazienti con con deficit di vitamina A, nei pazienti immunocompromessi o malnutrizione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o secondo l’acronimo inglese WHO, World Health Organization) ha ritenuto assodati i benefici dati dalla somministrazione di 2 dosi di vitamina A durante il trattamento del morbillo e raccomanda la somministrazione di vitamina A indipendentemente dalla gravità del morbillo.
La vitamina A deve essere somministrata subito alla diagnosi della malattia e il giorno successivo. Le dosi consigliate variano a seconda dell’età: 50 000 UI per lattanti di età inferiore ai 6 mesi; 100000 UI per lattanti tra 6 e 11 mesi; 200000 UI per i bambini di età =/>12 mesi. Nei bambini con carenza di vitamina A è raccomandata una terza dose di vitamina A dopo 4-6 settimane (World Health Organization - WHO, 2009).