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Scabbia

Prevenzione

Come prevenire la Scabbia?

La misura preventiva fondamentale per la scabbia è l’adozione di buone abitudini igieniche attraverso la pulizia personale ed il lavaggio dei vestiti e delle lenzuola e asciugamani, dato l’elevato rischio di contagio attraverso questi oggetti. Il parassita è stato individuato anche in campioni di polvere da pavimenti o mobili soprattutto in presenza di persone affetta da scabbia norvegese.

È necessario individuare prontamente la o le persone infette e, se queste frequentano comunità (es asili, scuole, etc.), estendere la terapia antiscabbia anche agli altri membri del gruppo. Per evitare il rischio di re-infezione tra familiari, tutti i membri della famiglia devono essere trattati. Durante il trattamento antiscabbia, devono essere evitati i rapporti sessuali con chi non è sottoposto alla terapia. Non è necessario trattare gli animali domestici perché il rischio di contagio incrociato è limitato (il parassita che infesta l’uomo è diverso da quello che infesta l’animale) (Hay et al., 2012).

I principali ostacoli allo sviluppo di un programma di controllo adeguato per la scabbia sono rappresentati dalla diagnosi, dal costo del trattamento, dallo sviluppo di resistenza farmacologica, dalla mancanza di un vaccino efficace (Walton et al., 2004).

Sarebbe indicato adottare un programma efficace di prevenzione globale della scabbia ma per raggiungere questo obiettivo è necessario ampliare le conoscenze sull’entità del fenomeno e sul suo impatto a livello globale, con studi clinici ed epidemiologici. La difficoltà di ottenere sufficienti quantità di campione ha limitato le ricerche sulla scabbia (Engelman et al., 2013). Nuovi approcci di biologia molecolare comunque sembrano promettenti nel chiarire alcuni aspetti della scabbia e nel fornire importanti indicazioni per la sintesi di nuovi farmaci e vaccini (Mounsey et al., 2013; Walton et al., 2004). E’ stato sviluppato un modello in vivo (modello di scabbia porcino) per lo studio della malattia e sono state individuate alcune famiglie di proteine che potrebbero costituire potenziali target farmacologici. Sono state infatti identificate diverse proteine cruciali per l’interazione dell’acaro della scabbia con l’ospite e per la sopravvivenza dell’acaro nell’ambiente cutaneo dell’ospite (Fischer et al., 2012; Holt, Fischer, 2013). L’identificazione della famiglia di proteine che contrasta le difese immunitarie dell’ospite potrebbe rappresentare un potenziale approccio per lo sviluppo di nuovi vaccini (Holt et al., 2003).

L’adozione di valide strategie di controllo sulla scabbia richiede una collaborazione adeguata tra paesi e risorse economiche da mettere a disposizione. È necessario far luce su alcuni aspetti che coinvolgono il paziente (incidenza di mortalità relativa a complicanze) e la comunità (sviluppo di un metodo convalidato di diagnosi, implicazioni economiche e sociali). Nei paesi dove la scabbia è diffusa o endemica (in particolare nelle regioni con clima tropicale), il trattamento dei casi clinici di scabbia e delle persone a stretto contatto con il malato non sembra influire sull’andamento della malattia a lungo termine. L’adozione del trattamento farmacologico di massa (MDA, mass drug administration), invece, in alcune zone ha ridotto l’incidenza di scabbia e delle sue complicanze (Engelman et al., 2013). Per trattamento farmacologico di massa si intende la somministrazione di un farmaco all’intera popolazione di una determinata area geografica. Nella regione di Panama e Australia del Nord l’applicazione topica di permetrina al 5% ha ridotto la prevalenza di scabbia e impetigine (Andrews et al., 2009; Wong et al., 2001) e la somministrazione di ivermectina per via orale nelle isole Salomone ha diminuito in modo significativo l’incidenza di scabbia (dal 25% a 1%), oltre che delle sue complicanze come impetigine ed ematuria (Lawrence et al., 2005). Anche in Papua Nuova Guinea è stato riscontrato questo effetto con l’ivermectina (Hay et al., 2012).

Una scarsa sensibilizzazione della popolazione rappresenta uno dei problemi che ostacolano l’adozione di valide misure di prevenzione verso la scabbia soprattutto nei paesi più poveri. È necessario quindi aumentare la consapevolezza verso la malattia e le sue complicanze, attuare un monitoraggio continuo locale, ripetere periodicamente programmi di screening e consentire un pronto intervento per i nuovi casi che si registrano (Hay et al., 2012).

A livello internazionale è stato istituito un gruppo di lavoro comprendente rappresentanti dei cinque continenti (International Alliance for the Control of Scabies) con l’obiettivo di promuovere il controllo globale della scabbia attraverso l’analisi degli aspetti epidemiologici, l’implementazione di misure di controllo e lo sviluppo di piani strategici per monitorare la malattia (Engelman et al., 2013).