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Tumore del colon-retto

Monografia scientifica

La Definizione di Tumore del colon-retto - Che cos'è il Tumore del colon-retto?

Il termine tumore del colon-retto (anche carcinoma del colon-retto o carcinoma colorettale (CCR)), indica comunemente una particolare tipologia di tumore intestinale, l’adenocarcinoma del colon-retto, che rappresenta più del 90% di tutte le neoplasie che insorgono in tale sede. L’adenocarcinoma del colon-retto è la seconda neoplasia per incidenza nella popolazione italiana complessiva, e ha frequenza lievemente superiore negli uomini che nelle donne. (leggi)

Le Cause del Tumore del colon-retto - Quali sono le cause del Tumore del colon-retto?

L’80% dei casi di tumore del colon-retto è di natura sporadica: i fattori di rischio riconosciuti per il suo sviluppo sono riconducibili a stile di vita (alimentazione, obesità, sedentarietà, fumo e alcool) e suscettibilità individuale (malattie infiammatorie croniche intestinali, polipi intestinali). I fattori di rischio legati allo stile di vita sono i soli modificabili.
Nel restante 20% dei casi, lo sviluppo di tumore del colon-retto è legato a suscettibilità genetica, e di questi, il 2-5% dipende dalla presenza di una sindrome ereditaria conosciuta. (leggi)

I Sintomi del Tumore del colon-retto - Quali sono i sintomi del Tumore del colon-retto?

Non sempre si evidenzia una sintomatologia in caso di tumore del colon-retto, e anche quando presenti, i sintomi tendono ad essere lievi e aspecifici.
Il sintomo più comune di tumore del colon-retto è l’anemizzazione altrimenti inspiegata, dovuta al sanguinamento della neoplasia, che può essere, o meno, associata a sanguinamento durante la defecazione.
Altri sintomi comprendono disturbi legati alla sede del tumore e disturbi sistemici legati alla generica presenza di una neoplasia. Nelle fasi più avanzate di malattia possono comparire sintomi legati alla presenza di metastasi al fegato. (leggi)

La Diagnosi del Tumore del colon-retto - Come si diagnostica il Tumore del colon-retto?

Data la scarsa specificità dei sintomi del tumore del colon-retto, esso viene spesso diagnosticato grazie all’esecuzione di un test di screening, in seguito alla positività del quale il paziente è indirizzato ad eseguire una colonscopia. Attualmente infatti, la colonscopia è considerata l’esame gold standard per la diagnosi di tumore del colon-retto, e permette sia la visualizzazione diretta di polipi adenomatosi e lesioni cancerose, sia il contestuale prelievo bioptico o resezione completa (per lesioni < 2 cm). (leggi)

Farmaci e Terapie per il Tumore del colon-retto - Quali farmaci per il Tumore del colon-retto?

La terapia del tumore del colon-retto può essere solo chirurgica, farmacologica e chirurgica oppure solo farmacologica. Solo nei casi di tumore in sede rettale è utilizzata anche la radioterapia, in associazione alla terapia farmacologica. La scelta del protocollo terapeutico dipende in primo luogo dallo stadio del tumore al momento della diagnosi. La stadiazione è il parametro più importante nella valutazione della prognosi di malattia, che è tanto peggiore quanto più lo stadio è avanzato. La stadiazione completa del tumore si ottiene valutando il livello di infiltrazione neoplastica della parete intestinale, la presenza o meno di metastasi ai linfonodi locali e la presenza o meno di metastasi in altri organi. (leggi)

La Prevenzione del Tumore del colon-retto - Come prevenire il Tumore del colon-retto?

La prevenzione del tumore del colon-retto consiste innanzitutto nella riduzione attiva del rischio di sviluppare la neoplasia, tramite il controllo dei fattori di rischio modificabili, che riguardano essenzialmente lo stile di vita (prevenzione primaria). In secondo luogo, la prevenzione delle diagnosi tardive di malattia si ottiene attraverso la partecipazione ai programmi di screening e sorveglianza ad hoc delle situazioni di rischio aumentato, come ad esempio le malattie infiammatorie croniche intestinali e quelle ereditarie (prevenzione secondaria). (leggi)

Le Avvertenze per il Tumore del colon-retto - Cosa chiedere al medico e al farmacista sul Tumore del colon-retto?

Se ritieni di avere i sintomi del tumore del colon-retto, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stato diagnosticato il tumore del colon-retto, parlane con il tuo medico di fiducia. (leggi)

L'Omeopatia e la Fitoterapia per il Tumore del colon-retto - Quali farmaci e rimedi omeopatici e fitoterapici per il Tumore del colon-retto?

Le medicine non convenzionali tendono ad avere un approccio olistico nei confronti della malattia, tendono cioè a considerare “il malato“ nella sua complessità di individuo, al di là del singolo organo malato. (leggi)

La Bibliografia per il Tumore del colon-retto - Quali fonti bibliografiche considerare per il Tumore del colon-retto?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata al tumore del colon-retto sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Che cos'è il Tumore del colon-retto?

Il termine tumore del colon-retto (anche carcinoma del colon-retto o carcinoma colorettale o CCR), indica comunemente una particolare tipologia di tumore intestinale, l’adenocarcinoma del colon-retto, che rappresenta più del 90% di tutte le neoplasie che insorgono in tale sede. L’adenocarcinoma del colon-retto è la seconda neoplasia per incidenza nella popolazione italiana complessiva, e ha frequenza lievemente superiore negli uomini rispetto alle donne.

Cenni di anatomia di colon e retto
Il colon è il tratto terminale dell'intestino, origina in corrispondenza della valvola ileocecale, che connette l’ultima parte dell’intestino tenue (ileo) con la prima parte del colon (cieco).
Possono essere distinte tre zone del colon:

Il retto è il tratto terminale dell’apparato gastrointestinale, ed è compreso tra la porzione finale del colon (sigma) e l’ano.
Possono essere distinte tre zone del retto:

La lunghezza complessiva del tratto colorettale è di circa 1,5 m, il diametro è variabile tra i 6 cm e i 2,5 cm in base alla zona considerata.

Le localizzazioni più frequenti di tumore al colon-retto sono (Mazzoleni, 2016):

Nel complesso, la localizzazione nei tratti più prossimali del colon è meno consueta, ma la sua frequenza tende ad aumentare con l’avanzare dell’età.

La parete del colon è composta da 4 strati, o tonache, che dall’interno verso l’esterno sono:

Le caratteristiche della parete del distretto colorettale si mantengono invariate per tutta la lunghezza del colon e per la prima porzione del retto (ampolla rettale e retto perineale), mentre la parete del canale anale ha struttura differente. Per tale ragione, i tumori che si sviluppano nel colon e nel retto hanno caratteristiche analoghe e possono quindi essere considerati un solo tipo di tumore (adenocarcinoma del colon-retto); mentre i tumori dell’ano hanno caratteristiche proprie.

Caratteristiche del tumore del colon-retto
Il tumore del colon-retto (adenocarcinoma del colon-retto) è una neoplasia di origine epiteliale con differenziazione ghiandolare, ovvero origina dalle cellule epiteliali della mucosa di colon o retto, ed il suo aspetto al microscopio mostra una struttura ghiandolare, tanto più simile a quella della mucosa normale quanto minore è l’aggressività della neoplasia.

Sulla base dell’aspetto microscopico delle cellule neoplastiche, si distinguono diversi sottotipi di adenocarcinoma del colon-retto.

Il 90% dei carcinomi del colon-retto sono classificati come adenocarcinomi NAS (non altrimenti specificato), termine che si riferisce ai tumori che non possono essere inquadrati in nessuno specifico sottotipo, perché non ne presentano le caratteristiche o perché mostrano caratteristiche miste.
I sottotipi specifici più conosciuti di adenocarcinoma del colon-retto sono:

L’identificazione diagnostica di uno specifico sottotipo può dare informazioni aggiuntive sulla neoplasia. L’adenocarcinoma midollare, ad esempio, ha prognosi generalmente migliore rispetto agli altri sottotipi. Queste informazioni possono risultare utili al momento della pianificazione della terapia.

Storia naturale del tumore del colon-retto
I principali fattori di rischio per lo sviluppo di tumore del colon-retto sono legati allo stile di vita (alimentazione, obesità, sedentarietà, fumo e alcool) e alla suscettibilità personale (malattie infiammatorie croniche intestinali o polipi intestinali) (Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, 2019).

L’esposizione a tali fattori di rischio comporta l’insorgenza graduale di mutazioni a carico delle cellule epiteliali di colon e retto, determinandone un’aumentata capacità proliferativa, che porta alla formazione di adenomi, lesioni benigne preneoplastiche, che nel tempo possono evolvere a tumore maligno. Nella maggior parte dei casi, l’adenoma ha l’aspetto di un polipo (polipo adenomatoso), mentre in altri è una lesione piatta (adenoma serrato sessile).

L’accumulo progressivo di mutazioni comporta la trasformazione delle cellule dell’adenoma con comparsa di una lesione maligna intraepiteliale, che non supera la membrana basale su cui l’epitelio poggia. Questa lesione maligna localizzata prende il nome di carcinoma in situ, non dà metastasi e non necessita di ulteriori terapie oltre la rimozione endoscopica, che è considerata curativa.

Quando il carcinoma in situ supera la membrana basale, l’adenoma è definito “cancerizzato”: la componente neoplastica non è più localizzata all’epitelio, ma inizia ad infiltrare gli strati sottostanti della mucosa. Il superamento della membrana basale conferisce al tumore un potenziale metastatico, tanto più elevato quanto più l’infiltrazione della parete intestinale è profonda, specialmente rispetto alla sottomucosa, in cui si trovano i vasi venosi e linfatici attraverso cui il tumore può metastatizzare (Robbins e Cotran, 2015). Per questo motivo, la profondità dell’invasione neoplastica della parete di colon o retto, è uno dei parametri considerati nella stadiazione del tumore, che serve come guida nella scelta della terapia appropriata.

La neoplasia localizzata, infiltrante ma non metastatica, richiede una terapia chirurgica, che può essere o meno associata a una chemioterapia, in base alle caratteristiche del caso specifico (stadio, aggressività della neoplasia, chirurgia subottimale).

Il tumore del colon-retto dà inizialmente metastasi ai linfonodi locoregionali attraverso i vasi linfatici, e ad altri organi attraverso i vasi venosi. Il primo organo coinvolto dal processo metastatico è il fegato, che attraverso la vena porta riceve il sangue proveniente dal distretto gastrointestinale. Il secondo organo coinvolto è il polmone: ai polmoni arriva il sangue venoso proveniente da tutti i distretti dell’organismo. In genere, gli altri organi sono coinvolti più tardivamente nelle neoplasie in sede colica, mentre quelle a localizzazione rettale possono metastatizzare precocemente anche ad organi diversi da fegato e polmoni, perché il sistema venoso rettale differisce da quello del restante tratto gastrointestinale.

Si definisce localmente avanzata la neoplasia che ha dato metastasi solo ai linfonodi locali. Richiede terapia chirurgica e chemioterapia.

Si definisce avanzata la neoplasia che ha dato metastasi a distanza, a livello epatico, polmonare o di altri organi. Richiede in genere solo una terapia medica (chemioterapia e target therapy), ma, in casi selezionati, può essere trattata anche chirurgicamente.

Dal momento che la sintomatologia del tumore del colon-retto è spesso lieve e aspecifica e può essere facilmente sottovalutata, la maggior parte delle diagnosi avviene grazie alla partecipazione ai programmi di screening attivati su territorio nazionale. Grazie all’aderenza a tali programmi, la diagnosi di tumore del colon-retto è spesso precoce, mentre la diagnosi in stadio avanzato riguarda una minoranza dei casi.

Epidemiologia del tumore del colon-retto
Il tumore del colon-retto è la seconda neoplasia per incidenza nella popolazione italiana complessiva (dati 2020). Nella popolazione maschile il tumore del colon-retto è il terzo per frequenza, preceduto dal tumore della prostata e dal tumore del polmone; nella popolazione femminile è invece il secondo, preceduto dal solo tumore della mammella (Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, 2019; Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM 2019a).

Il tumore del colon-retto è raro negli individui d’età inferiore ai 40 anni, con l’eccezione dei casi in cui vi sia una suscettibilità genetica legata alla presenza di una sindrome ereditaria. L’incidenza del tumore del colon-retto aumenta dai 50 anni di età (10% dei tumori nella fascia 50-69 anni) e cresce progressivamente con l’aumentare dell’età (15% dei tumori nella fascia over 70) (Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, 2019).

Il tumore del colon-retto ha una buona sopravvivenza, omogenea tra uomini e donne. A 5 anni dalla diagnosi, la sopravvivenza è pari al 66% dei casi per le neoplasie in sede colica e pari al 62% dei casi per quelle in sede rettale. Anche a 10 anni dalla diagnosi, la sopravvivenza si attesta su valori solo lievemente inferiori per entrambe le sedi.

Da lungo tempo si evidenzia una lieve e stabile tendenza al decremento della mortalita? per tumore del colon-retto. Le neoplasie in sede rettale sono gravate da una mortalità lievemente superiore (Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, 2019).

Il tumore del colon-retto è secondo anche per prevalenza nella popolazione italiana, sia negli uomini che nelle donne, preceduto, rispettivamente, solo dal carcinoma della prostata e dal carcinoma della mammella (Associazione Italiana di Oncologia Medica - AIOM, 2019).

A livello mondiale, l’incidenza del tumore del colon-retto è maggiore nei paesi più ricchi, nei quali si mantiene stabile o presenta lievi e graduali incrementi o decrementi. Nei paesi in via di sviluppo l’incidenza del tumore del colon-retto è complessivamente inferiore, ma gravata da incrementi più rapidi in relazione all’acquisizione di risorse e al conseguente cambiamento di abitudini e stile di vita della popolazione (Robbins e Cotran, 2015).