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Acido Zoledronico

Aclasta e altri


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Acido Zoledronico?

L’acido zoledronico è indicato a uso endovenoso per il trattamento dell’osteoporosi e dell’osteoporosi associata a terapia sistemica cronica con glucocorticoidi nelle donne in post-menopausa e negli uomini adulti in presenza di un aumento del rischio di fratture. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Acido Zoledronico?

L’acido zoledronico è somministrato per infusione endovenosa. Prima di poter essere utilizzato deve essere diluito in 100 ml di solvente. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Acido Zoledronico?

L’acido zoledronico è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo e ad altri farmaci della famiglia dei bifosfonati (rischio di ipersensibilità crociata). (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Acido Zoledronico?

Durante il trattamento con acido zoledronico è importante valutare nel sangue la concentrazione di calcio, fosfato, magnesio e se necessario procedere ad un’eventuale integrazione. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Acido Zoledronico?

Gli aminoglicosidi,quando associati ad acido zoledronico, sono in grado di ridurre la concentrazione di calcio nel sangue per lungo tempo e possono provocare effetti dannosi. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Acido Zoledronico?

In seguito alla somministrazione di acido zoledronico, in particolare nei primi tre giorni dopo il trattamento, può verificarsi una sindrome simile all’influenza con febbre, dolori muscolari, dolori articolari, affaticamento e mal di testa. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Acido Zoledronico?

Non sono stati effettuati studi di sovradosaggio da acido zoledronico sull’uomo. In letteratura è riportata una segnalazione di somministrazione accidentale di 48 mg di acido zoledronico in singola dose che ha determinato ipertermia risoltasi in pochi giorni con un adeguato trattamento (leggi)

Farmacologia - Come agisce Acido Zoledronico?

L’acido zoledronico (INN: zoledronic acid) è un farmaco utilizzato nel trattamento delle malattie dell’osso appartenente alla famiglia dei bifosfonati. (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Acido Zoledronico?

L’acido zoledronico viene somministrato per infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti e pertanto raggiunge la massima concentrazione al termine della somministrazione. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Acido Zoledronico?

La formula bruta dell’acido zoledronico è C5H10N2O7P2. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Acido Zoledronico?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata all’acido zoledronico sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Acido Zoledronico?

Acido Zoledronico è prescrivibile nelle specialità commerciali Acido Zoledronico, Aclasta. (leggi)

 

L’acido zoledronico è un farmaco utilizzato per il trattamento delle malattie che coinvolgono il tessuto osseo come l’osteoporosi, le fratture dell’anca, l’ipercalcemia maligna, le metastasi ossee e l’osteopatia di Paget. Appartiene alla famiglia dei bifosfonati.

L’acido zoledronico viene somministrato per infusione endovenosa dopo opportuna diluizione. Nell’osteoporosi e nel morbo di Paget la dose utilizzata è di 5 mg. Nell’ipercalcemia neoplastica e in caso di metastasi ossee si utilizza invece una dose di 4 mg di acido zoledronico. In alcuni condizioni di malattia la singola somministrazione annuale rende l’acido zoledronico più pratico (maggiore compliance) rispetto ad altri bifosfonati che invece prevedono una somministrazione più frequente. Prima dell’inizio del trattamento con acido zoledronico bisogna verificare la concentrazione di calcio (calcemia), magnesio (magnesiemia) e creatinina (creatininemia) nel sangue e procedere eventualmente all’assunzione di calcio e vitamina D.

È controindicata l’assunzione di acido zoledronico in presenza di alcune condizioni come gravidanza, allattamento, ipocalcemia, allergia ai bifosfonati, assunzione concomitante di altri farmaci appartenenti alla stessa famiglia e grave insufficienza renale.

È importante mantenere un corretto stato di idratazione durante la terapia con acido zoledronico, procedere alla correzione, se possibile, di eventuali alterazioni dei parametri plasmatici/renali, prestare notevole attenzione ai pazienti che assumono altri farmaci nefrotossici e/o diuretici (rischio di disidratazione) e che presentano compromissione della funzionalità renale (l’acido zoledronico può indurre peggioramento della funzionalità renale).

L’acido zoledronico può indurre osteonecrosi della mascella. Per ridurre il rischio di questo grave effetto collaterale, i pazienti che presentano fattori di rischio aggiuntivi (fumo, protesi dentarie, scarsa igiene orale, parodontite) dovrebbero sottoporsi ad una visita dentistica prima di iniziare il trattamento con il farmaco ed evitare interventi odontoiatrici invasivi durante la terapia.

In alcuni pazienti in trattamento per lunghi periodi con acido zoledronico si possono verificare fratture atipiche del femore e dolore muscolo-scheletrico invalidante.

L’acido zoledronico interagisce con i farmaci che riducono la concentrazione di calcio plasmatica come gli aminoglicosidi, la calcitonina e i diuretici dell’ansa. In associazione a farmaci nefrotossici si può avere un effetto additivo di tossicità renale e in associazione agli inibitori dell’angiogenesi può aumentare il rischio di osteonecrosi della mascella.

L’incidenza di effetti indesiderati risulta essere più elevata con la prima somministrazione di acido zoledronico. Frequentemente, nei primi tre giorni di terapia, compare una sindrome simil influenzale.

In caso di sovradosaggio di acido zoledronico è necessario mantenere la funzionalità renale e riequilibrare opportunamente gli elettroliti quali calcio, magnesio e fosforo.

Dagli studi effettuati, l’acido zoledronico non presenta né effetti mutageni né effetti cancerogeni. Gli studi di tossicità riproduttiva con zoledronato sugli animali indicano la presenza dell’effetto teratogeno solo su alcune specie. Sull’uomo non sono stati compiuti studi, ma dai dati di farmacovigilanza emerge che la somministrazione di acido zoledronico può compromettere la salute del feto.

Ma qual è il meccanismo d’azione dell’acido zoledronico? L’acido zoledronico presenta una notevole affinità per l’osso mineralizzato e agisce, a livello degli osteoclasti, bloccando l’enzima farnesil pirofosfato sintetasi e determinando quindi l’inibizione del processo di riassorbimento osseo e il rilascio di calcio dal tessuto scheletrico. L’acido zoledronico presenta attività antitumorale attraverso le sue proprietà antiangiogeniche (inibizione della formazione di nuovi vasi sanguigni), antiproliferative e citostatiche (inibizione della proliferazione cellulare) e proapoptotiche (induzione della morte cellulare programmata definita apoptosi).

L’acido zoledronico viene somministrato per infusione endovenosa di durata non inferiore a 15 minuti e raggiunge la massima concentrazione plasmatica al termine della somministrazione. Dopo 24 ore la concentrazione nel plasma di acido zoledronico si riduce a meno dell’1% della concentrazione massima raggiunta e si verifica una fase prolungata in cui la concentrazione di acido zoledronico nel sangue non supera lo 0,1% del picco massimo. Lo zoledronato non subisce trasformazioni metaboliche e viene eliminato con le urine pertanto la clearance dell’acido zoledronico è influenzata dalla funzionalità renale. Una parte di zoledronato rimane sequestrato del tessuto osseo da cui viene rilasciato lentamente nel torrente circolatorio.

L’assenza di metabolismo epatico e il basso legame con le proteine plasmatiche rendono minimo il rischio di interazioni farmacologiche basate su meccanismi di induzione/inibizione degli enzimi del citocromo P450 e di competizione/spiazzamento con i siti di legame con le proteine del sangue.

L’acido zoledronico presenta variabilità interindividuale (fra persone diverse) e intraindividuale (per uno stesso individuo) dei parametri farmacocinetici.