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Ipilimumab

Yervoy


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Ipilimumab?

L’ipilimumab è indicato nella terapia del melanoma avanzato nei pazienti adulti. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Ipilimumab?

Riportiamo di seguito la posologia di ipilimumab. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Ipilimumab?

Ipilimumab è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Ipilimumab?

L’uso terapeutico di ipilimumab si associa a manifestazioni cliniche non desiderate che derivano da una eccessiva stimolazione del sistema immunitario (reazioni avverse immuno-correlate). (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Ipilimumab?

Carboplatino, dacarbazina, paclitaxel sono antitumorali impiegati nel trattamento del melanoma. La co-somministrazione con ipilimumab non è stata associata a interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Ipilimumab?

L’ipilimumab è un anticorpo monoclonale umano che esplica la sua attività farmacologica modulando la capacità di risposta del sistema immunitario. Questo comporta la comparsa di una sequela di effetti collaterali, dipendenti dal meccanismo d’azione del farmaco, comunemente chiamati effetti collaterali immuno-correlati e a carico soprattutto di pelle, tratto gastrointestinale, fegato, sistema nervoso centrale ed endocrino. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Ipilimumab?

Non sono disponibili dati di letteratura sul potenziale mutagenico e carcinogenico di ipilimumab. (leggi)

Farmacologia - Come agisce Ipilimumab?

L’ipilimumab è un anticorpo monoclonale IgG1 (IgG kappa) interamente umano, prodotto con la tecnologia del DNA ricombinante (da cellule ovariche di criceto cinese). (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Ipilimumab?

Le conoscenze acquisite circa la farmacocinetica di ipilimumab derivano da uno studio clinico di fase I. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Ipilimumab?

La formula bruta di ipilimumab è C6472H9972N1732O2004S40. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Ipilimumab?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a ipilimumab sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Ipilimumab?

Ipilimumab è prescrivibile nella specialità commercial Yervoy. (leggi)

 

Ipilimumab è un anticorpo monoclonale umano indicato per il trattamento del melanoma metastatico o non operabile nei pazienti adulti. Lo schema posologico prevede la somministrazione di 4 dosi da 3 mg/kg di peso corporeo da somministrare per infusione endovenosa della durata di 90 minuti ogni tre settimane. Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità.

Ipilimumab è un anticorpo monoclonale che si lega ad un particolare recettore, CTLA-4, presente sulla superficie dei linfociti T attivati. Il legame con questo recettore interviene nei meccanismi di attivazione/inibizione dei linfociti T con un effetto di potenziamento dei linfociti T citotossici verso le cellule tumorali.

La stimolazione del sistema immunitario indotta da ipilimumab si osserva anche su altri tipi di tessuti determinando una serie di effetti collaterali associati all’uso terapeutico del farmaco. Tali effetti immuno-correlati, che si manifestano in particolare a carico del tratto gastrointestinale (colite, diarrea, sangue nelle feci, emorragia gastrointestinale, perforazione gastrointestinale), della pelle (rash, prurito), del fegato (severo innalzamento delle transaminasi e della bilirubina), del sistema endocrino (ipotiroidismo, insufficienza surrenalica), del sistema nervoso (neuropatia motoria e sensitiva) e di altri organi o apparati (polmonite, nefrite, pancreatite, miocardite non infettiva, etc.), possono manifestarsi con intensità differente e in alcuni pazienti possono essere talmente importanti da mettere a rischio anche la vita.

La somministrazione di ipilimumab richiede pertanto un attento monitoraggio dello stato di salute del paziente. La comparsa di effetti avvversi importanti comporta la sospensione del trattamento antitumorale, il ricorso ad una terapia sintomatica che in genere prevede la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica e in alcuni pazienti anche l’interruzione definitiva dell’anticorpo monoclonale.

I corticosteroidi, utilizzabili in corso di trattamento con ipilimumab, non sono raccomandati prima di iniziare la terapia con l’anticorpo monoclonale, perchè potrebbero modificarne l’efficacia terapeutica essendo immunosoppressori.

Ipilimumab può essere somministrato in gravidanza solo se I benefici terapeutici sono superiori ai potenziali rischi per il feto (negli animali il farmaco è stato associato a tossicità riproduttiva). Nelle donne che allattano, in via precauzionale, il farmaco non è raccomandato.

Ma come agisce nello specifico ipilimumab? Ipilimumab è un anticorpo monoclonale interamente umano ottenuto con la tecnologia del DNA ricombinante. Blocca selettivamente uno specifico recettore (CTLA-4, Cytotoxic T-Lymphocyte Antigen-4, noto anche come CD152) presente sulla membrana dei linfociti T attivati. Quando questo recettore si lega ai suoi ligandi naturali, B7-1 e B7-2, invia al linfocita un segnale di inibizione. Il legame fra ipilimumab e CTLA-4 favorisce l’interazione dei ligandi naturali B7-1 e 2 con un altro recettore presente sulla superficie dei linfociti T, CD28, il quale invece ha un effetto di attivazione del linfocita. La somministrazione di ipilimumab determina, quindi, un aumento della risposta citotossica dei linfociti T verso le cellule tumorali. Negli studi clinici, l’anticorpo è risultato prolungare la sopravvivenza globale nei pazienti con melanoma metastatico o non operabile. Autorizzato nel 2011 come trattamento di seconda linea, in pazienti già trattati con altri farmaci antitumorali, ha ottenuto poi l’autorizzazione anche come terapia di prima linea, in pazienti cioè mai trattati con farmaci antitumorali.