Lo zolmitriptan è indicato nel trattamento dell’attacco di emicrania, con e senza aura (sintomi di alterazione sensoriale, soprattutto della vista). (leggi)
Si consiglia di assumere lo zolmitriptan nel più breve tempo possibile dall’inizio della cefalea emicranica, anche se il principio attivo è risultato efficace anche quando assunto più tardivamente. (leggi)
Lo zolmitriptan è controindicato in caso d’ipersensibilità. (leggi)
Zolmitriptan può essere prescritto solo in caso di diagnosi di emicrania o di cefalea a grappolo e, petanto, solo dopo che sono state escluse altre patologie neurologiche potenzialmente gravi. (leggi)
Deve essere evitata la somministrazione concomitante di altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D (recettori della serotonina) nelle 24 ore successive al trattamento con zolmitriptan, per il rischio di addizione di effetti collaterali. (leggi)
In uno studio condotto a lungo termine condotto su pazienti in trattamento per attacchi multipli di emicrania, l’8% (167 su 2,058 pazienti) ha abbandonato lo studio entro 1 anno a causa delle reazioni avverse. (leggi)
È stato osservato che l’assunzione da parte di soggetti volontari sani di 50 mg di zolmitriptan in un’unica dose ha causato un effetto sedativo. (leggi)
Lo zolmitriptan appartiene alla famiglia dei triptani, che rappresentano il primo approccio sperimentale per il trattamento dell’emicrania. (leggi)
Dopo somministrazione orale lo zolmitriptan è ben assorbito, con una biodisponibilità che può variare dal 38 al 65%, con il picco di concentrazione plasmatica che viene raggiunto entro 2,5 ore in volontari sani. (leggi)
La formula bruta di Zolmitriptan è C16H21N3O2. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a Zolmitriptan sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Zolmitriptan è prescrivibile nelle specialità commerciali Headzol, Zolmitriptan, Zomig, Zomig Rapimelt. (leggi)