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Alprostadil

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Tossicità - Qual è la tossicità di Alprostadil?

Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio con alprostadil usato nel trattamento della disfunzione erettile, si potrebbe verificare ipotensione, sincope, capogiri, dolore del pene e possibile priapismo (erezione rigida che dura per più di 6 ore). Il priapismo può causare peggioramento permanente della funzione erettile pertanto nei pazienti con sospetto di sovradosaggio che manifestano questi sintomi è necessaria una stretta sorveglianza medica fino a che i sintomi locali o sistemici non siano risolti.
In caso di sovradosaggio da alprostadil usato nel trattamento delle tromboangioite obliterante (morbo di Burger) e delle arteriopatie obliteranti si può verificare una caduta pressoria accompagnata da tachicardia. Ulteriori sintomi associati al sovradosaggio sono cefalea, sincope vasovagale accompagnata da pallore, sudorazione, nausea e vomito. I sintomi locali possono essere dolore, edema e arrossamento lungo la vena di infusione.
Se si osservano sintomi di sovradosaggio, è necessario sospendere la terapia con alprostadil e nel caso, istituire una terapia sintomatica.
Un sovradosaggio dovuto alla somministrazione di alprostadil nei neonati con anomalie cardiache congenite si può manifestare con la comparsa di apnea, bradicardia (per le quali si richiede l’interruzione della somministrazione e appropriati trattamenti), piressia, ipotensione (per i quali è necessario ridurre l’infusione fino alla scomparsa dei sintomi) e vampate di calore (correlate generalmente a un non corretto posizionamento intrarterioso del catetere).

Mutagenesi: gli studi di mutagenesi non hanno evidenziato attività mutagena di alprostadil.

Cancerogenesi: non sono stati eseguiti particolari studi di cancerogenesi, a causa principalmente dei risultati negativi degli studi di tossicità cronica e di mutagenesi in considerazione dell'uso terapeutico.

Tossicità riproduttiva: gli studi sulla riproduzione effettuati nel ratto e nel coniglio non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno di alprostadil. Nel ratto e nel coniglio trattati con 5 mg al giorno di alprostadil/kg di peso corporeo sono stati osservati la morte dell’embrione ed effetti di ritardo nello sviluppo. Nel ratto trattato con dosi giornaliere di 0,2 mg di alprostadil/kg di peso corporeo sono stati osservati disturbi nell’annidamento. Non sono stati osservati effetti sulla fertilità o sullo sviluppo postnatale della prole (Marks et al., 1987).

DL50: dopo somministrazione per via endovenosa o via endoarteriosa: 20 mg/kg di peso (topo/ratto). Dopo somministrazione orale: 200 mg/Kg (topo/ratto)