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Atenololo

Tenormin, Atenol, Tenoretic e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Atenololo?

I principali effetti collaterali associati alla terapia beta-bloccante comprendono ipotensione arteriosa, astenia, broncospasmo, freddo alle estremità (meno frequente per i beta-bloccanti con attività simpaticomimetica intrinseca), disturbi del sonno e incubi (meno frequenti per i beta-bloccanti idrosolubili come l’atenololo) e disturbi della sfera sessuale. Gli effetti collaterali hanno causato, nei trial clinici, sospensione del trattamento nell’1,6-13% dei pazienti.

La tollerabilità dell’atenololo (dosi di 50 e 100 mg) è risultata paragonabile a quella di captopril, enalapril (in caso di ipertensione); bisoprololo, bopindololo, pindololo, bevantololo, nicardipina, nifedipina (in caso di angina pectoris).

Cardiovascolari: bradicardia (3% dei pazienti), deterioramento della funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, ipotensione posturale che può essere associata a sincope, freddo alle estremità, blocco cardiaco in pazienti predisposti, claudicazione intermittente, sindrome di Raynaud, fibrillazione atriale (somministrazione e.v. di 2,5 mg) (Rassmussen et al., 1982), ischemia cerebrale; (raro) peritonite sclerosante (Nielson, Pederson, 1985), fibrosi retroperitoneale (Johnson, McFarland, 1980).

Centrali: capogiri (4-13% dei pazienti), cefalea (1,6% dei pazienti), affaticamento (3-6% dei pazienti), debolezza (0,9%), cambiamenti di umore, incubi notturni, psicosi e allucinazioni; disturbi del sonno; peggioramento di sindromi nervose quali depressione (0,6-12% dei pazienti), catatonia, confusione, turbe della memoria, parestesia, acatisia.
In un’indagine condotta su 10.506 segnalazioni di cefalea, emicrania, peggioramento di emicrani e ipertensione endocranica associate a farmaci, l’atenololo compare al quarto posto fra i farmaci responsabili di cefalea (215 segnalazioni su 9733), dopo indometacina (457 segnalazioni), nifedipina (434 segnalazioni) e cimetidina (238 segnalazioni) e tra quelli responsabili di emicrania (10 segnalazioni su 611) dopo cimetidina (29 segnalazioni), etinilestradiolo/norgestrel (29 segnalazioni) e etinilestradiolo/noretisterone acetato (23 segnalazioni) (Askmark et al., 1989).

Dermatologici (2% dei pazienti): alopecia, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della psoriasi, rash cutanei, eruzioni eritematose, prurito, iperpigmentazione della cute, dermatite esfoliativa.

Ematici: porpora, trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia, anemia, anemia aplastica.

Endocrini: impotenza (meno del 2% dei pazienti); lieve riduzione del testosterone sierico con terapia cronica in pazienti con disfunzione sessuale; iperprolattinemia associata a galattorrea (regredita con la sospensione del farmaco) (Lee et al., 1992).
L’impotenza è probabilmente un’effetto dose-dipendente: aumentando la dose di atenololo, diminuisce la selettività beta 1 e aumenta il rischio di disfunzione sessuale.

Epatici: epatite colestatica e disfunzioni a livello epatico, ittero.

Gastrointestinali: nausea/vomito, diarrea (2-4% dei pazienti), xerostomia (4-12% dei pazienti), dolori addominali, pancreatite.

Metabolici: ipo/iperglicemia, riduzione del glucagone, ipertrigliceridemia e riduzione delle HDL plasmatiche; aumento della concentrazione plasmatica dell’ormone della crescita.

Muscoloscheletrici: paraplegia, crampi muscolari.

Oftalmici: disturbi della visione non associati a cefalea in pazienti che avevano manifestato una reazione simile con nadololo; riduzione della lacrimazione fino a secchezza oculare.

Renali: insufficienza renale, nefrite interstiziale (associazione atenololo/clortalidone), nefrolitiasi.

Respiratori: in pazienti con asma bronchiale o anamnesi positiva per broncospasmo aumenta il rischio di broncospasmo; altri effetti collaterali comprendono dispnea e respiro affannoso (l’incidenza aumenta per dosi maggiori di 100 mg/die).

Sistemici: febbre, incremento di anticorpi antinucleo (rilevanza clinica non chiara), pseudolinfoma, reazioni di ipersensibilità, sindrome da ipersensibilità ai farmaci (denominata anche Reazione farmacologica con eosinofilia e Sintomi Sistemici).
La sindrome da ipersensibilità ai farmaci è una reazione idiosincrasica multisistemica, che può comparire entro 1-8 settimane dall’assunzione del farmaco, con un tasso di mortalità dell’8%. Si presenta con la triade: febbre, rash e interessamento degli organi interni; l’entità del rash non è associata al grado di coinvolgimento degli organi interni.