Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Atorvastatina

Torvast e altri

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Atorvastatina?

Dopo somministrazione orale, l'atorvastatina viene assorbita nel tratto gastrointestinale.
La presenza di cibo riduce la velocità e il grado di assorbimento: il picco plasmatico e l'AUC diminuiscono, rispettivamente, del 48 e del 13%. Queste variazioni non assumono rilevanza clinica, pertanto il farmaco può essere somministrato indipendentemente dal cibo (Cilla et al., 1996a).

Biodisponibilità assoluta: 12%.

L'atorvastatina subisce effetto di primo passaggio epatico. L'estrazione epatica delle statine è molto elevata e questo spiega la loro bassa disponibilità, che non supera il 20%. Considerando però la disponibilità sistemica dell'attività inibente la HMG-CoA reduttasi, la disponibilità aumenta al 30%. L'atorvastatina attraversa la membrana dell'epatocita per diffusione passiva (statina lipofila), senza coinvolgere il carrier OATP 2 (organic anion transporting polipeptide 2), a differenza delle due statine idrofile, pravastatina e rosuvastatina.

Picco plasmatico (steady state): 1,95-252 mg/L.

Tempo di picco plasmatico: 1-2 ore.

AUC: 25,2-1293 mg/L/ore.

Legame sieroproteico: maggiore del 98%.

Il farmaco permea la placenta e viene escreto nel latte materno (test in vivo).

L'atorvastatina viene metabolizzata nel fegato ad opera del CYP3A4 e convertita in orto e para-idrossiderivati e in diversi prodotti di beta-ossidazione. I due derivati idrossilati possiedono attività farmacologica: in vitro l'inibizione della HMG-CoA reduttasi è risultata equivalente a quella indotta da atorvastatina (Lea, McTavish, 1997). Circa il 70% dell'attività farmacologica della atorvastatina è stata attribuita ai due derivati idrossilati (Lea, McTavish, 1997). L'effetto inibitorio sulla HMG-CoA reduttasi si mantiene per un tempo più lungo (20-30 ore) rispetto all'emivita del farmaco, proprio per la presenza dei due derivati farmacologicamente attivi. L'inibizione dell'enzima citocromiale CYP3A4 determina spesso aumenti moderati dei livelli plasmatici di atorvastatina, inferiori rispetto a quelli osservati con simvastatina.

Emivita plasmatica: 14-20 ore (per le altre statine sia naturali che sintetiche, l'emivita si attesta sulle 2-3 ore).

L'atorvastatina è escreta principalmente con la bile dopo metabolismo epatico o extraepatico, ma non sembra subire ricircolo enteroepatico.
I parametri farmacocinetici subiscono delle variazioni in caso di pazienti anziani (75 anni) rispetto a giovani adulti (28 anni) per quanto riguarda picco plasmatico (incremento del 43%), AUC (incremento del 27%), emivita (incremento del 36%); in caso di pazienti di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile (picco plasmatico: incremento del 18%; AUC: riduzione dell'11%; emivita: riduzione del 20%). Nonostante queste variazioni, la riduzione del colesterolo-LDL osservata in pazienti anziani o di sesso femminile non si discosta significativamente da quella ottenuta in giovani adulti a dosaggi equivalenti (Gibson et al., 1996).

L'incremento del picco plasmatico e del valore di AUC aumenta anche in caso di insufficienza epatica, mentre non subisce variazioni in caso di insufficienza renale.