Il cefixime è un antibiotico generalmente ben tollerato; gli effetti avversi più frequenti (13%) consistono in disturbi gastrointestinali.
Dagli studi di sorveglianza post-marketing, effettuati a 10 anni dalla commercializzazione, non sono emersi nuovi effetti collaterali legati all’uso del farmaco rispetto a quelli riscontrati negli studi clinici (Drugs of Today, 2000).
Centrali: confusione, vertigini, nervosismo, iperattività, cefalea, distubi del sonno, ipertono.
Dermatologici: rash, prurito, necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson (disturbi cutanei indotti dai farmaci e caratterizzati da distacco dell’epidermide, lesioni bollose, eritema).
Ematologici: diminuzioni nel numero dei trombociti, leucociti, eosinofili, granulociti, neutrofili, anemia emolitica ed aplastica.
Epatici: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, amilasi fosfatasi) e della bilirubinemia, epatite transitoria e ittero colestatico.
Gastrointestinali: dolori addominali, nausea, vomito, diarrea (migliora assumendo la dose giornaliera in due somministrazioni), feci molli, anoressia, dispepsia (digestione difficoltosa), flatulenza, glossite (infiammazione della lingua), pirosi gastrica (bruciore allo stomaco); colite pseudomembranosa (Brodgen et al., 1989).
Genitourinari: vaginite da candida.
Renali: aumento della creatininemia, aumento transitorio dell’azoto ureico, nefrite interstiziale reversibile.
Sistemici: reazioni di ipersensibilità comprendenti orticaria, rash cutanei, prurito, artralgia, febbre, malattia da siero, reazioni anafilattiche.