Il ginseng è una pianta, di cui viene utilizzata la radice, che trova impiego come rimedio naturale per il trattamento dell'affaticamento e dell'astenia. (leggi)
Il ginseng è una pianta di cui si utilizza, in fitoterapia, la radice; si prediligono radici di almeno 5-7 anni, dal momento che presentano un migliore rapporto tra le sostanze farmacologicamente attive (ginsenosidi, in particolare tra Rg1 e Rb1). (leggi)
Il ginseng è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)
L’indicazione generale è di non protrarre l’uso di ginseng oltre tre mesi; alcuni ricercatori sostengono un uso del ginseng non superiore a 12 mesi. (leggi)
Il ginseng può interagire con i citocromi P450 mediante i suoi costituenti e i metaboliti che si formano a livello intestinale. (leggi)
Gli effetti collaterali del ginseng compaiono soprattutto quando si somministra la droga a dosi superiori a quelle raccomandate. (leggi)
In caso di overdose (Panax ginseng) sono stati osservati dolore al cuore, ridotta potenza sessuale, vomito, emorragia, cefalea, ed epistassi. (leggi)
Il ginseng è una droga vegetale ottenuta da piante del genere Panax, appartenenti alla famiglia delle Araliaceae. (leggi)
La farmacocinetica del ginseng, che comprende i processi di assorbimento, distribuzione metabolismo ed escrezione, è complessa a causa delle eterogenee strutture chimiche dei ginsenosidi. (leggi)
I principi attivi del ginseng, i ginsenosidi, comprendono fino a 200 diverse molecole, classificabili in 2 gruppi principali, i derivati del protopanaxadiolo (formula bruta: C30H52O3; peso molecolare: 460,73) e del protopanaxatriolo (formula bruta: C30H52O4; peso molecolare: 476,73). (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata al ginseng sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Non ci sono specialità medicinali autorizzate in Italia. (leggi)
Il ginseng è una pianta originaria dell’Asia (Mongolia, Siberia orientale, Cina occidentale, Corea), dell’America del nord e del Canada. Appartiene alla famiglia delle Araliaceae, genere Panax. Le due specie principali di ginseng sono il Panax ginseng, originario dell’Asia e comunemente chiamato ginseng asiatico o coreano, e il Panax quinquefolia, originario del continente americano e indicato come ginseng americano. Esistono poi specie meno diffuse e, conseguentemente, meno studiate: il ginseng cinese (Panax notoginseng), il ginseng himalaiano (Panax pseudoginseng), il ginseng giapponese (Panax japonicus), il ginseng vietnamita (Panax vietnamensis) e il ginseng nano (Panax trifolius). Il ginseng siberiano appartiene ad un altro genere della famiglia delle Araliaceae, l’Eleutherococcus.
La parte della pianta utilizzata in fitoterapia è la radice che possiede una forma che ricorda vagamente quella dell’uomo e da cui deriva il nome ginseng. La radice è presente in commercio come ginseng bianco o rosso. Le due denominazioni si riferiscono a due diverse lavorazioni della radice di ginseng. Nel primo caso, ginseng bianco, la radice è lavata, privata della radici secondarie o barbe, eventualmente sbucciata, quindi essicata. Nel secondo caso, ginseng rosso, prima della fase di essicazione si procede con un preriscaldamento a vapore. Il ginsegn bianco è l’unico tipo di ginseng riconosciuto come rimedio officinale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla farmacopee nazionali dei paesi occidentali.
I componenti principali del ginseng sono delle saponine triterpeniche chiamate ginsenosidi. I ginsenosidi identificati fino ad ora sono circa 200, classificabili in due gruppi, i derivati del protopanaxadiolo e i derivati del protopanaxatriolo. Il protopanaxadiolo e il protopanaxatriolo condividono una struttura a quattro anelli, simile a quella degli steroidi, che si differenzia per la parte di carboidrati che lega all’atomo di carbonio C3, C6 e C20.
Altri principi attivi comprendono polifenoli, steroli, acidi grassi (acido oleico, palmitico e stearico), fitosteroli, vitamine del gruppo B (B1, B2 e B12), vitamina C, acido folico, acido nicotinico, biotina, acido pantotenico, olio essenziale e minerali.
La radice di ginseng deve essere raccolta da piante di almeno 4-5 anni di età per poter avere un contenuto di ginsenosidi sufficientemente significativo.
Il ginseng è un fitoterapico utilizzato nella medicina tradizionale, soprattutto quella cinese, da più di 4000 anni. La pianta era considerata quasi “divina” e la raccolta intensiva delle specie selvatiche ha determinato quasi la scomparsa della pianta negli abitat naturali. Attualmente, è inserita tra le specie in via di estinzione. Il ginseng reperibile in commercio deriva da specie coltivate.
Nell’ambito della medicina tradizionale, il ginseng è considerato avere molteplici proprietà curative. E’ definita una droga adattogena, capace cioè di aumentare la resistenza fisica dell’organismo agli stress ambientali. E’ utilizzato contro la fatica, come cardiotonico e cardioprotettivo, per stimolare il sistema immunitario, per combattere infezioni batteriche e virali, come ipoglicemizznte, per stimolare l’attività sessuale, per combattere i tumori e aumentare le performance cognitive.