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Infliximab

Remicade, Inflectra e Remsina

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Infliximab?

L’infliximab è somministrato per via endovenosa, mediante infusione singola di 5 mg/kg.

Picco plasmatico: 118 mcg/kg.

Il picco plasmatico e il valore di AUC risultano dose-dipendenti per dosi comprese fra 1 e 20 mg/kg. La somministrazione di più dosi di farmaco non modifica il profilo farmacocinetico della molecola (concentrazione plasmatica allo steady state dopo somministrazione di 10 mg/kg: 7,9-9,9 mg/L) e non determina accumulo nei tessuti dell’organismo.

Il metotrexato non modifica il picco plasmatico di infliximab, ma ne rallenta la clearance plasmatica (concentrazione plasmatica: 2 e <0,1 mg/L, rispettivamente in pazienti in trattamento con e senza metotrexato, dopo 8 settimane dall’ultima dose di infliximab di 3 mg/kg) (Maini et al., 1998).

Vd: 3-5 L.

Il volume di distribuzione di infliximab allo steady state è indipendente dalla dose somministrata, ad indicare una distribuzione prevalentemente legata al compartimento vascolare. L’uso di corticosteroidi incrementa il volume di distribuzione del farmaco di circa il 17% per ritenzione idrica e variazioni del bilancio elettrolitico.

L’infliximab attraversa la placenta e concentrazione di farmaco sono rilevabili nel neonato per diverso tempo dopo il parto. In un bambino nato da una donna con malattia di crohn, trattata con 5 infusioni di infliximab (10 mg/kg) l’ultima delle quali due settimane prima del parto, la concentrazione di infliximab è risultata pari a 39,5 mcg/ml 6 settimane dopo la nascita. L’infliximab è risultato rilevabile nel sangue del bambino, in concentrazione via via minore, fino a 6 mesi dopo la nascita. Nessuna traccia di farmaco è invece stata riscontrata nel latte materno (Vasiliauskas et al., 2006).

Dopo infusione di infliximab, la concentrazione del farmaco nel latte materno raggiunge concentrazioni (101 ng/ml entro 24-36 ore) pari a 1/200 volte la concentrazione plasmatica materna. La quantità di farmaco che passa al bambino durante l’allattamento al seno può essere quindi considerata trascurabile per indurre effetti a livello del sistema immunitario neonatale. Nello stesso tempo, sulla base dei dati di letteratura disponibili, un eventuale rischio di sensibilizzazione verso il farmaco a livello di mucosa intestinale neonatale non può essere escluso (Ben-Horin et al., 2011).

L’infliximab non è metabolizzato dal citocromo P450.

Clearance totale: 0,01 L/h.

Emivita: 8-9,5 giorni (dose di 3 mg/kg); 8,9-12,3 giorni (dose: 5-20 mg/kg).

Nella maggior parte dei pazienti, la concentrazione di infliximab è ancora rilevabile dopo 8 settimane dopo somministrazione di una dose singola di 5 mg/kg (malattia di crohn) e di 3 mg/kg (dose di mantenimento per l’artrite reumatoide).

La farmacocinetica di infliximab in pazienti anziani (età >/= 65 anni), con insufficienza renale o epatica non è stata studiata. In una paziente (60 anni) con artrite reumatoide e malattia renale allo stadio terminale, la somministrazione di infliximab per due anni non è stata associata ad effetti collaterali a carico del rene (Singh et al., 2002).