Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Macrogol

Laxido, Movicol, Moviprep e altri

Farmacologia - Come agisce Macrogol?

Macrogol (glicole polietilenico o PEG, polyethylene glycol) è un polimero ad alto peso molecolare (3350 o 4000 g/mole) che mediante la formazione di legami a idrogeno è capace di assorbire elevate quantità d’acqua. Macrogol agisce come lassativo perché, somministrato per bocca in soluzione acquosa, aumenta notevolmente il volume dei liquidi intestinali favorendone la progressione. L’aumento di volume determina infatti distensione della parete intesinale che a sua volta innesca la contrazione della muscolatura liscia intestinale (peristalsi) stimolando l’evacuazione delle feci. Il macrogol o polietilenglicol (PEG) non provoca uno spostmento d’acqua dall’organismo nel lume intestinale, ma interagisce essenzialmente con l’acqua ingerita per via orale. Il macrogol inoltre non possiede cariche elettriche - è un polimero neutro e quindi influenza i movimenti di altri elettroliti -, è biologicamente inerte e non è metabolizzato da batteri (assenza di fenomeni di fermentazione intestinale) (Alper, Pashankar, 2013; Klaschik et al., 2003; Schiller, 2001).

Macrogol (peso molecolare 4000) è utilizzato anche come eccipiente nelle formulazioni farmaceutiche.

Macrogol è indicato per il trattamento della stitichezza o stipsi nei pazienti adulti e nei bambini. La stipsi è un sintomo gastrointestinale piuttosto comune, interessa tra il 15% e il 17% della popolazione, fino a punte dell’81% in pazienti ospedalizzati e del 95% in pazienti in terapia con oppioidi (Peppas et al., 2008; Benyamin et al., 2008).
Con il termine stitichezza o stipsi si definisce una ridotta frequenza delle evacuazioni intestinali o difficoltà nell’espulsione delle feci. In genere se si ha meno di tre defecazioni settimanali pre tre o più settimane si parla di stitichezza o stipsi cronica.

Macrogol rientra fra i lassativi osmotici, categoria che comprende anche i carboidrati non solubili (lattulosio, lattitolo, sorbitolo, mannitolo), i sali di sodio e magnesio e il glicerolo.

Macrogol può essere utilizzato da solo o in associazione a sali (elettroliti) per il trattamento della stipsi funzionale, occasionale o cronica, e per indurre lo svuotamento completo dell’intestino crasso prima di interventi chirurgici o esami diagnostici quali colonscopia, clisma del tenue, clisma opaco, etc. (Toledo, Dipalma, 2001).

Nel trattamento della stitichezza funzionale, quando cioè la causa non dipende da malformazioni o malattie (stipsi organica), in pazienti adulti, macrogol ha evidenziato efficacia simile al lattulosio (Belsey et al., 2010).

Soluzioni di macrogol in aggiunta ad elettroliti sono state utilizzate inizialmente per lo svuotamento dell’intestino crasso (colon) in vista di interventi chirurgici o esami diagnostici, come ad esempio la colonscopia. In questi casi, poiché si utilizzano volumi elevati (4 litri) di soluzione contenente macrogol, per ridurre al minimo il rischio di eventuali movimenti di elettroliti, il polietilenglicole viene associato a sali quali sodio solfato anidro, sodio bicarbonato, sodio cloruro e potassio cloruro. Sebbene le soluzioni di macrogol più elettroliti siano indicate anche nel trattamento della stitichezza, l’apporto di elettroliti in questo caso non è risultato conferire benefici clinici in più rispetto all’uso di soluzioni di solo macrogol (Katelaris et al., 2016).

Macrogol, o PEG, è risultato efficace e sicuro nel trattamento della stitichezza funzionale in pazienti pediatrici. Il confronto fra l’uso di un dosaggio più alto (0,7 g/kg di macrogol 4000) o più basso (0,3 g/kg di macrogol 4000) non ha evidenziato differenze in termini di tollerabilità di efficacia terapeutica. Il gruppo di pazienti trattato con il dosaggio più basso ha comunque mostrato una maggior necessità di aggiustare il dosaggio, una maggior incidenza di defecazione dolorosa, una frequenza di defecazione inferiore e una minor “soddisfazione” della terapia (Dziechciarz et al., 2015).