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Metoclopramide

Plasil, Geffer e altri

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Metoclopramide?

Acido acetilsalicilico, cimetidina, ciclosporina, diazepam, digossina, levodopa, mexiletina, morfina, pivampicillina, tetraciclina, acido tolfenamico: la metoclopramide può ridurne l’emivita plasmatica (Clin. Pharmacokinet., 1990).

Alcool: può potenziare gli effetti sedativi della metoclopramide. L’associazione deve essere evitata.

Anticolinergici, analgesici narcotici: antagonizzano gli effetti della metoclopramide sulla motilità gastrointestinale.

Antipsicotici, amantadina, tetrabenazina: la somministrazione contemporanea di metoclopramide e questi farmaci aumenta il rischio di effetti collaterali di tipo extrapiramidale.

Apomorfina: la metoclopramide riduce gli effetti centrali dell’apomorfina.

Atovaquone: la somministrazione contemporanea di metoclopramide riduce le concentrazioni plasmatiche di atovaquone del 40-50%.

Bromocriptina, cabergolina: la metoclopramide antagonizza il loro effetto ipoprolattinemico.

Carbamazepina: può incrementare la neurotossicità indotta da metoclopramide.

Ciclosporina, chinidina: la metoclopramide aumenta la biodisponibilità della ciclosporina (Wadhwa et al., 1987) e della chinidina. La rilevanza clinica dell’associazione ciclosporina-metoclopramide non è nota.

Cisplatino: con metoclopramide si può avere un aumento della tossicità renale del cisplatino.

Desametasone, lorazepam: l’effetto antiemetico della metoclopramide può essere incrementato da desametasone (Hawthorn, Cunningham, 1990) e lorazepam.

Diazepam: in associazione con metoclopramide può provocare un aumento dell’emesi.

Digossina: la metoclopramide può diminuirne l’assorbimento (Kirch et al., 1986). In caso di associazione i livelli plasmatici di digossina devono essere monitorati con attenzione.

Farmaci potenti inibitori del CYP2D6 (ad esempio fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, chinidina, cimetidina, terbinafina): possono aumentare l’esposizione sistemica alla metoclopramide per inibizione farmacometabolica. In caso di associazione monitorare la comparsa di eventuali sintomi di tossicità.

Idroxizina: possibile incremento della neurotossicità indotta da metoclopramide (per probabile sommazione dell’effetto dei due farmaci) (Fouilladieu et al., 1985).

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): in associazione a metoclopramide può verificarsi un aumento del rischio di sindrome serotoninergica. In letteratura è riportato il caso di 2 pazienti in terapia con sertralina o venlafaxina, in cui la concomitante somministrazione di metoclopramide, agonista dei recettori serotoninergici 5HT4, ha determinato l’insorgenza di sindrome serotoninergica associata a reazioni extrapiramidali (Fisher, Davis, 2002).

Ipnotici, narcotici, ansiolitici, sedativi antistaminici, sedativi antidepressivi, barbiturici, clonidina: in associazione a metoclopramide si può avere un effetto sedativo potenziato.

Labetalolo: la somministrazione dei due farmaci in pazienti con ipertensione è stata associata ad un aumento degli effetti ipotensivi rispetto a quelli osservati con il solo labetalolo (Blanco et al., 1998).

Levodopa, farmaci agonisti dopaminergici (es. rotigotina, ropinirolo, pergolide): la metoclopramide ne inibisce l’attività farmacologica per mutuo antagonismo. L’associazione è controindicata.

MAO-inibitori, neurolettici (fenotiazine, butirrofenoni): se somministrati in associazione a metoclopramide possono aumentare il rischio di effetti extrapiramidali (incapacità a stare fermi, tremore, movimenti lenti, movimenti involontari a carico di bocca, lingua e labbra) e di reazioni distoniche (disturbi del movimento caratterizzati da contrazioni muscolari involontarie).

Mevacurio, suxametonio: la metoclopramide somministrata per via parenterale può prolungare il blocco muscolare indotto da mevacurio e suxametonio (per inibizione della colinesterasi plasmatica) (Kao et al., 1990).

Paracetamolo: la metoclopramide, accelerando lo svuotamento gastrico, promuove il suo assorbimento (Forrest et al., 1982).

Ranitidina, fluoxetina: aumentano l’emivita e l’AUC della metoclopramide (Leucuta et al., 2004; Vlase et al., 2006).

Tacrolimus: la metoclopramide ne può aumentare la biodisponibilità con il rischio di effetti tossici (Prescott et al., 2004).

Teofillina: la metoclopramide influenza l’assorbimento della teofillina somministrata in formulazione a rilascio controllato (Bryson et al., 1989).