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Metoclopramide

Plasil, Geffer e altri

Tossicità - Qual è la tossicità di Metoclopramide?

Sovradosaggio: i sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza, disorientamento e reazioni extrapiramidali, specialmente a livelli plasmatici > 100 ng/ml, stato confusionale, allucinazioni: in alcuni casi può verificarsi arresto cardiorespiratorio. I sintomi extrapiramidali possono essere controllati con la somministrazione di farmaci anticolinergici o antiparkinsoniani o antistaminici. La sintomatologia dovrebbe scomparire entro le 24 ore. Nei bambini i sintomi extrapiramidali possono essere trattati con benzodiazepine.

Tossicità cronica:
in vivo (ratti in crescita) la somministrazione orale di metoclopramide a dosaggi elevati (300 mg/Kg) per 6 mesi non ha determinato effetti tossici.

Tossicità riproduttiva: la metoclopramide si trova in classe B di rischio teratogeno (in questa classe vengono collocati i farmaci che negli studi sulla riproduzione animale non hanno dimostrato di rappresentare un rischio per il feto, ma per i quali non sono disponibili studi controllati nelle donne in gravidanza; oppure i farmaci che negli studi in vivo hanno provocato un effetto avverso che non è stato successivamente confermato in studi controllati in donne durante il primo trimestre di gravidanza e non vi è evidenza di rischio nei trimestri successivi).
Dagli studi disponibili, la somministrazione di metoclopramide a donne in gravidanza (anche nel primo trimestre) non sembra essere associata ad un aumentato rischio di eventi avversi (malformazioni, basso peso alla nascita, parto pretermine, morte perinatale) per il feto (Sørensen et al., 2000; Matok et al., 2009).

DL50: per os nel ratto: 1655 mg/Kg; per ev. nel ratto 60 mg/Kg; per ev. nel coniglio 30 mg/Kg.