Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Oseltamivir

Tamiflu

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Oseltamivir?

Dopo somministrazione gastrointestinale, l'assorbimento di oseltamivir fosfato (profarmaco) è rapido; nel fegato le esterasi epatiche convertono il profarmaco nel metabolita attivo, oseltamivir carbossilato.

La presenza di cibo non altera l'assorbimento del farmaco e l'esposizione allo stesso dell'organismo, prolunga invece di circa un'ora il tempo di picco plasmatico (He et al., 1999).

Biodisponibilità: 75-80%.

Tempo di picco plasmatico: 3-4 ore, ma dopo 30 minuti è già possibile misurare la concentrazione del farmaco nel sangue.

L'AUC è proporzionale alla dose somministrata.

Lo steady state è raggiunto dopo 3 giorni di terapia.

Legame sieroproteico: 42% (oseltamivir), 3% (oseltamivir carbossilato).

Oseltamivir è caratterizzato da un basso legame sieroproteico e non subisce metabolizzazione da parte del citocromo P450, quindi le interazioni che si basano su meccanismi di competizione per il legame alle proteine plasmatiche oppure di induzione/inibizione farmacometabolica sono poco probabili.

Vd: 25,6 L (volume equivalente al liquido corporeo extracellulare).

Oseltamivir carbossilato si distribuisce rapidamente nei tessuti che rappresentano il punto di partenza da cui si sviluppa l'infezione virale, vale a dire orecchio medio, seni paranasali e mucosa nasale.

Oseltamivir è convertito nel metabolita attivo per opera delle esterasi epatiche; né il composto iniziale né il metabolita attivo interagiscono con il complesso citocromiale P450. In vivo, non sono stati identificati coniugati di fase II né per oseltamivir né per il derivato.

In vivo, oseltamivir e il suo principale metabolita sono escreti nel latte materno.

Oseltamivir è escreto principalmente come carbossilato per via renale (63% di una dose di 100 mg), sia per filtrazione sia per secrezione tubulare anionica (valore della CL renale maggiore della velocità di filtrazione glomerulare: 18,8 vs 7,5 L/h). Meno del 20% della dose assorbita è escreta con le feci sia come profarmaco sia come metabolita attivo (He et al., 1999a).

Clearance renale: 21,7 L/h (somministrazione singola di una dose orale compresa fra 20 e 1000 mg) (Massarella et al., 2000).

Emivita: 6-10 ore.

Pazienti nefropatici
Nei pazienti con clearance della creatinina compresa fra 10 e 30 ml/min, è necessario ridurre la dose di oseltamivir; l'AUC in questa classe di pazienti aumenta di circa 10 volte (He et al., 1999b). In condizioni di insufficienza renale più grave (clearance della creatinina < 10 ml/min), il farmaco non è raccomandato.

Pazienti anziani (oltre 65 anni)
I pazienti anziani vanno incontro ad una maggior esposizione al farmaco, rispetto ai giovani adulti (+25-35%); considerando questo dato e il profilo di tollerabilità dell'oseltamivir, non è richiesto comunque un aggiustamento del dosaggio, in assenza di altri fattori di rischio (quale insufficienza renale).

Pazienti pediatrici
I pazienti pediatrici tendono ad eliminare oseltamivir più rapidamente degli adulti, riducendo in questo modo l'esposizione al farmaco. L'AUC di oseltamivir in bambini di età inferiore o uguale a 12 anni, è risultato minore del 46% rispetto agli adulti. Dosi di 2 mg/kg conferiscono ai bambini un'esposizione al farmaco sovrapponibile a quella ottenuta con dosi di 75 mg (circa 1 mg/kg) negli adulti.