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Pantoprazolo

Pantorc, Peptazol, Maalox Reflusso e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Pantoprazolo?

In uno studio di coorte relativo all'impiego di omeprazolo, lansoprazolo e pantoprazolo da parte di medici di medicina generale inglesi, è emerso come la diarrea sia l'effetto collaterali più frequente, con un'incidenza che varia, in ordine decrescente, da lansoprazolo, a pantoprazolo, fino a omeprazolo. Il pantoprazolo, inoltre, ha evidenziato un rischio maggiore rispetto a omeprazolo, di causare cefalea e mialgia (Martin et al., 2000). Queste osservazioni concordano con quanto già riscontrato sia nei trial che nella pratica ambulatoriale, dove gli eventi avversi più comuni sono stati quelli gastrointestinali (diarrea, dolore addominale, nausea e vomito) e centrali (cefalea).

Cardiovascolari: cardiopatia ischemica, attacchi cardiaci, morte cardiaca.

Centrali: cefalea (1,3%), vertigini, sonnolenza (0,7%), stanchezza, depressione, nervosismo, agitazione/irrequietezza, allucinazioni, disorientamento, disturbo psicomotorio, eretismo, insonnia.
Nella Rete Italiana di Farmacovigilanza, le reazioni psichiatriche riportate sono state depressione (2 segnalazioni), nervosismo (2 segnalazioni), agitazione/irrequietezza (2 segnalazioni), allucinazioni (1 segnalazione), disorientamento (1 segnalazione), disturbo psicomotorio (1 segnalazione), eretismo (1 segnalazione), insonnia (1 segnalazione) ed hanno rappresentato il 5,5% del totale (ReA, 2009).
E' stato ipotizzato che le reazioni psichiatriche da IPP possano dipendere dalla stimolazione di recettori del peptide di rilascio della gastrina localizzati a livello di ippocampo e amigdala dorsale. Le reazioni avverse psichiatriche sono risultate reversibili alla sospensione della terapia con IPP.

Dermatologici: prurito (0,5%), rash cutanei (0,4%), rash maculopapulare, eruzione lichenoide (effetto avverso di classe, legato alla struttura chimica degli IPP), alopecia, eritema multiforme, orticaria.

Epatici: epatite, dolore epatico, colecistite, colelitiasi.
Il database delle reazioni avverse dei farmaci del WHO (World Health Organisation) riporta 29 casi di epatite da pantoprazolo.

Ematici: ecchimosi, leucopenia, anemia, pancitopenia, agranulocitosi, trombocitopenia.

Gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, coliche addominali, flatulenza, secchezza delle fauci.
In uno studio di coorte focalizzato sull'analisi degli eventi avversi più frequenti associati all'uso nella medicina generale di omeprazolo, lansoprazolo e pantoprazolo, è emerso come gli effetti collaterali gastrointestinali (diarrea, dolore addominale, nausea e vomito) più cefalea siano i più comuni, in particolare la diarrea, che si verifica in circa il 4% dei pazienti trattati (Martin et al., 2000).
I farmaci che inducono secchezza delle fauci (xerostomia) facilitano l'insorgenza di carie dentaria.

Metabolici: ipertrigliceridemia.

Muscoloscheletrici: (raro) incremento della creatinfosfochinasi, contrazioni involontarie muscolari, debolezza muscolare, miopatia, miosite, polimiosite, rabdomiolisi.
Le reazioni avverse a carico del distretto muscoloscheletrico e relative a tossicità muscolare sono state associate, in vario grado, all'uso degli inibitori di pompa protonica. E' possibile che tali reazioni possano dipendere dall'inibizione enzimatica (CYP2C19, 3A4) e della glicoproteina P con conseguente aumento dei livelli sierici degli inbitori di pompa e/o dei farmaci somministrati in associazione e noti per causare miopatia. Nel 45% delle segnalazioni di miosite, i sintomi sono comparsi durante i primi tre mesi di terapia, mentre nei pazienti con miopatia, i sintomi si sono manifestati con maggior frequenza nei primi 10 giorni del trattamento; più raramente in un periodo di tempo compreso fra i 50 giorni e alcuni anni dopo la somministrazione dell'inibitore di pompa. Anche per la rabdomiolisi le segnalazioni riportate hanno evidenziato casi in cui l'evento avverso si è manifestato entro la prima settimana di trattamento oppure entro un intervallo di tempo di 1,5-10 anni.

Oftalmici: (rari) anomalie della visione, diplopia, cromatopsia, edema palpebrale, iperemia oculare, congiuntivite.

Renali: (raro) nefrite acuta interstiziale.
La nefrite interstiziale acuta è un effetto collaterale raro, ma grave, associato all'uso degli inibitori di pompa protonica. I sintomi con cui si manifesta sono inizialmente aspecifici e simili a quelli della dispepsia. Possono comparire febbre, rash ed eosinofilia, amaturia, proteinuria, iperazotemia e iperuricemia; la diagnosi può essere confermata solo con biopsia renale. E' probabile che la nefrite sia una reazione di ipersensibilità al farmaco. La nefrite interstiziale acuta da IPP può portare a insufficienza renale cronica.

Sistemici: (raro) reazioni anafilattiche, edema periferico, pancreatite, angioedema.
Considerando il numero di segnalazioni di reazioni anafilattiche pervenute entro maggio 1999 all'UMC (Uppsala Monitoring Centre) dell'OMS, la discrepanza fra gli H2 antagonisti cimetidina e ranitidina, e gli inibitori di pompa appare elevata (probabile una sottostima dei secondi): lansoprazolo, 12 segnalazioni (0,2% su tutte le ADR pervenute); omeprazolo, 27 segnalazioni (0,2% su tutte le ADR), pantoprazolo (3 segnalazioni (0,4% su tutte le ADR); cimetidina, 97 segnalazioni (0,4% su tutte le ADR); ranitidina, 150 segnalazioni (0,7% su tutte le ADR) (Natsch et al., 2000).
Gli inibitori di pompa protonica sono stati correlati, raramente, a pancreatite. Questa reazione, che nei casi gravi comporta una mortalità attorno al 30%, quando indotta dai farmaci può verificarsi per tossicità diretta oppure indiretta (ischemia, trombosi intravascolare, aumento della viscosità del succo pancreatico) oppure come reazione idiosincrasica. Dai dati disponibili, la pancreatite da farmaci sembrerebbe favorire i pazienti pediatrici e i soggetti HIV-positivi.