Alcool: a differenza di altri antiacidi, la ranitidina non sembra influenzarne il metabolismo.
Antiacidi: possono ridurre l’assorbimento della ranitidina.
Anticoagulanti orali: la ranitidina (per dosi superiori a 400 mg/die) potrebbe incrementarne l’azione farmacologica (Desmond et al., 1984).
Bloccanti neuromuscolari: la ranitidina sembrerebbe indurre resistenza al blocco neuromuscolare (Katende, Dimich, 1987).
Cefuroxima: la ranitidina riduce il valore di AUC dell’antibiotico del 40%.
Chinidina: la ranitidina potrebbe favorire la comparsa di cardiotossicità (Liopoulou et al., 1986).
Didanosina: la ranitidina ne incrementa la concentrazione sierica. Tale aumento non sembra però avere rilevanza clinica.
Enoxacina: la ranitidina sembra influenzarne l’assorbimento gastrointestinale; ne deriva un diminuito effetto terapeutico del fluorochinolone (Grasela et al., 1989).
Farmaci metabolizzati dal sistema epatico del citocromo: la ranitidina influenza la clearance di tali farmaci quando somministrata a dosi non superiori a 300 mg/die. Interazioni simili a quelle evidenziate per la cimetidina si potrebbero presentare in caso di somministrazione di dosi elevate (come nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison).
Fenitoina: la somministrazione con ranitidina potrebbe favorire la comparsa di tossicità a carico dell’antiepilettico (Bramhall, Levine, 1988).
Fruttosio: la ranitidina non è compatibile con soluzioni contenenti fruttosio.
Glipizide, glibenclamide: la ranitidina potenzia l’effetto ipoglicemico (probabilmente per effetto di farmacoinibizione) (MacWalter et al., 1985; Lee et al., 1987).
Ketoconazolo: la ranitidina può ridurne la biodisponibilità.
Metoprololo, bupivacaina: la ranitidina può incrementarne la tossicità (inibizione farmacometabolica) (Spahn et al., 1983; Wilson et al., 1986).
Midazolam: la ranitidina può modificarne l’assorbimento (Fee et al., 1987).
Morfina: in associazione con ranitidina si può verificare confusione mentale (Martinez-Abad et al., 1988).
Nifedipina: la ranitidina potrebbe incrementarne il valore di AUC, con un possibile incremento di tossicità dell’antianginoso.
Procainamide: la ranitidina può diminuirne l’effetto farmacologico (ridotto assorbimento); può indurre un aumento della tossicità (ridotta escrezione renale).
Propantelina: aumenta la biodisponibilità della ranitidina del 25% in caso di somministrazione concomitante (probabilmente incrementando il picco plasmatico della ranitidina tramite un effetto di rallentamento sullo svuotamento gastrico associato a un maggiore tempo di transito) (Donn et al., 1984).
Teofillina: la ranitidina potrebbe diminuire la clearance della teofillina con conseguente incremento della tossicità (Fernandes et al., 1984).