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Testosterone

Sustanon, Testoviron e altri

Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Testosterone?

Il testosterone è indicato in caso di:

1) trattamento dell’ipogonadismo maschile, primario (da difetto testicolare) o secondario (da difetto ipotalamo-ipofisario);

2) trattamento dell’ipogonadismo maschile età-correlato (LOH – Late Onset Hypogonadism corrispondente alla precedente definizione di deficit androgenico parziale del maschio, acronimo PADAM - Partial Androgenic Deficiency of the Aging Male e ADAM - Androgenic Decline in the Aging Male), anche noto come climaterio maschile o andropausa;

3) trattamento del disturbo del desiderio sessuale ipoattivo (Hsdd - Hypoactive sexual desire disorder) nella donna sottoposta a ovariectomia e isterectomia bilaterale (menopausa chirurgica) in terapia estrogenica concomitante (somministrazione per via transdermica); trattamento delle turbe della manopausa; trattamento della frigidità;

4) trattamento nella donna del carcinoma mammario in fase avanzata (quando le cellule tumorali esprimono recettori per gli estrogeni/progestinici, la modificazione dell’ambiente ormonale indotta dagli androgeni può favorire la regressione tumorale);

5) trattamento della pubertà ritardata (possibile precoce saldatura delle epifisi con rischio di bassa statura);

6) trattamento dell’osteoporosi da insufficienza androgenica;

7) terapia anabolizzante.

8) trattamento iniziale della cataratta senile e intorbidamento del vitreo (somministrazione topica in associazione)


L’Agenzia europea dei medicinali (EMA, European Medicines Agency) ha avviato nell’aprile 2014 una revisione dei farmaci che contengono testosterone. La revisione è stata richiesta dall’Estonia sulla base di dati clinici che indicherebbero un aumento del rischio di infarto miocardico associato all’uso di testosterone negli uomini con meno di 65 anni e malattia cardiaca pre-esistente e negli uomini con più di 65 anni (Finkle et al., 2014; Vigen et al., 2013).
La revisione da parte dell’EMA si è conclusa nell’ottobre 2014. L’esito della revisione del Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) non ha confermato l’aumento del rischio di problemi cardiaci con l’uso di testosterone nei pazienti con ipogonadismo (ridotta produzione endogena di testosterone). Secondo il PRAC il rapporto benefici terapeutici/rischi del testosterone è risultato ancora favorevole. Il PRAC comunque ha sottolineato l’importanza di somministrare il testosterone nei pazienti con ipogonadismo accertato clinicamente. L’esito della revisione dell’EMA si basa sul fatto che “l’evidenza sui rischi di gravi effetti collaterali sul cuore è incorente” in quanto gli studi clinici hanno dato esiti contrastanti (Finkle et al., 2014; Vigen et al., 2013, Baillargeon et al., 2014; Corona et al., 2014). Non solo, secondo il PRAC la stessa carenza endogena di testosterone potrebbe aumentare il rischio di gravi effetti collaterali sul cuore. Rimane comunque l’avvertenza di non utilizzare, se possibile, il testosterone in pazienti con gravi problemi cardiaci, epatici o renali. L’uso di testosterone negli anziani sani non è autorizzato negli stati membri dell’Unione Europea (European Medicines Agency - EMA, 2014). L’assenza di un rischio cardiovascolare associato all’uso di testosterone è stata confermata anche da una revisione pubblicata successivamente alla revisione di EMA (Morgentaler et al., 2015). I dati revisionati hanno coperto un lasso di tempo compreso fra il 1940 e il 2014. Degli studi considerati solo quattro, fra cui quelli che avevano spinto la Food and Drug Administration americana ad approfondire l’eventuale correlazione fra uso di testosterone e rischio cardiovascolare, indicavano un potenziale rischio. Un numero maggiore di studi invece ha evidenziato come livelli nella norma di testosterone siano associati ad effetti positivi su mortalità e rischio cardiovascolare.

Uso off label:

1) trattamento della terapia androgenica nel maschio correlata a condizioni critiche quali AIDS, trattamento corticosteroideo protratto. L’uso off label di un farmaco avviene sotto responsabilità del medico e richiede il consenso informato del paziente.