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Vaccino Influenza Stagionale

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Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Vaccino Influenza Stagionale?

Il vaccino per il virus influenzale stagionale è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale.

Il Ministero della Salute, anche per la stagione influenzale 2023-2024, raccomanda la vaccinazione antinfluenzale per gli adulti, i ragazzi e i bambini, a partire dai 6 mesi di età, senza controindicazioni al vaccino. Nei bambini con età inferiore ai 6 mesi il vaccino attualmente disponibile non conferisce una protezione sufficiente, perchè non riesce a stimolare adeguatamente il sistema immunitario (non sufficientemente immunogenico).

Categorie di persone per cui è raccomandato il vaccino per l’influenza stagionale
La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente per le seguenti categorie di persone (Ministero della Salute, 2023):

1) pazienti anziani (età ≥ 65 anni). Nella stagione influenzale 2016-2017 l’età media dei casi gravi è stata di 73 anni e quella dei decessi di 76 anni. Dai dati forniti dal sistema di sorveglianza epidemiologica, l’82% dei casi gravi e il 92% dei decessi presentava almeno una malattia cronica preesistente per la quale era raccomandata la vaccinazione antinfluenzale e di questi solo un quarto (25%) era stato vaccinato;

2) adulti e bambini (età >6 mesi) affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluso asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, broncopatia cronico ostruttiva-bpco), malattie dell’apparato cardio-circolatorio (incluso cardiopatie congenite e acquisite), diabete mellito e altre malattie metaboliche, persone che soffrono o hanno sofferto di neoplasia, malattie renali con insufficienza renale, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, epatopatie croniche, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumento del rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie;

3) bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;

4) donne in gravidanza o che si trovano, all’inizio della stagione epidemica, nel periodo postpartum. Diversi studi hanno messo in evidenza il maggior rischio di serie complicazioni in seguito all'influenza, anche in assenza di condizioni mediche predisponenti, per le donne nel terzo trimestre di gravidanza o nelle prime fasi del puerperio (i vaccini antinfluenzali sono a base di virus uccisi o di subunità virali e non comportano, quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi connessi all’impiego di vaccini a base di virus vivi attenuati; il vaccino vivo inattivato per la somministrazione intranasale è controindicato in gravidanza);

5) pazienti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;

6) medici e personale sanitario di assistenza;

7) familiari o personale di assistenza di soggetti ad alto rischio;

8) personale addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo;

9) personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani;

10) donatori di sangue.

Per la stagione influenzale 2023-2024, a causa del permanere della pandemia covid-19 le autorità sanitarie sottolineano l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle categorie più a rischio, per rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti data la sovrapponibilità dei sintomi tra le due infezioni. Per questo, per la stagione influenzale 2023-2024, la vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente anche alle persone della fascia di età 60-64 anni che non presentano fattori di rischio per complicanze da influenza (Ministero della Salute, 2023).

Copertura del vaccino per l’influenza stagionale
In presenza di una buona corrispondenza fra formulazione del vaccino e ceppi virali circolanti durante la stagione influenzale, l’efficacia del vaccino è compresa fra il 70% e il 90% per la popolazione adulta sana ed è compresa fra il 60% e il 70% per la popolazione pediatrica fino ai 16 anni di età. Nella popolazione anziana, la riduzione della mortalità legata all’infezione da virus influenzale stagionale è pari al 23-75% per gli anziani che vivono in comunità e pari al 23-79% per gli anziani che vivono in strutture per lunga degenza.
Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono legati alla riduzione del rischio di malattia, ospedalizzazione e morte dell’individuo e ai costi per la società che ne derivano. La copertura vaccinale dovrebbe raggiungere il minimo valore del 75% e il valore ottimale del 95%, specialmente nei gruppi a rischio e negli anziani, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e secondo il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV). La campagna di vaccinazione, negli anni passati, aveva inizio dalla metà di ottobre e proseguiva fino a fine dicembre. Per la stagione influenzale 2023-2024, come già per la stagione 2022-2023, a causa della presenza del virus Sars-CoV-2, il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la campagna vaccinale ai primi di ottobre e di offrire la vaccinazione in qualsiasi momento della stagione influenzale (Ministero della Salute, 2023).

Pazienti pediatrici
L’eventualità di somministrare il vaccino influenzale stagionale ai bambini e adolescenti sani è oggetto di discussione in seno alla comunità scientifica. Alcuni paesi europei (Austria, Gran Bretagna, Finlandia, Lettonia, Slovacchia), Stati Uniti e Canada, hanno incluso questa categoria di pazienti fra quelle raccomandate per la vaccinazione influenzale gratuita. Altri paesi (Malta, Polonia, Slovenia) raccomandano la vaccinazione antinfluenzale ma non la offrono gratuitamente. Tutti gli altri paesi la raccomandano e la offrono gratuitamente in età pediatrica solo in presenza di fattori di rischio. I dati derivanti dall’esperienza USA riportano, a fronte di un tasso di vaccinazione del 20-25% dei bambini e ragazzi di età compresa tra 2 e 18 anni, una riduzione del 18% delle visite mediche per infezioni respiratorie negli adulti. In Canada, la vaccinazione dell’83% dei bambini (età < 15 anni) è risultata ridurre l’incidenza di influenza del 61% nella popolazione non vaccinata. In Gran Bretagna la vaccinazione del 58,6% dei bambini (4-11 anni) durante la stagione influenzale 2014-2015 ha ridotto del 90% le visite mediche per sindromi simil influenzali nei bambini e del 50% negli adulti (Ministero della Salute, 2020)
In Italia, la persistenza del virus SARS-CoV-2 ha portato le autorità sanitarie a raccomandare fortemente la vaccinazione contro l’influenza nella fascia d’età 6 mesi-6 anni per ridurre la circolazione del virus influenzale nella popolazione adulta e anziana. Pertanto anche per la stagione 2023-2024 la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente ai bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 6 anni (Ministero della Salute, 2023).

Vaccino inattivato (VII)
I vaccini antinfluenzali inattivati approvati in Italia sono una miscela di vaccini a virus split e a subunità. Nel vaccino a virus split, il virus è reso inattivo in seguito a trattamento con un detergente. Nel vaccino a subunità, due antigeni virali che inducono la risposta immunitaria, cioè l’emoagglutinina (HA) e la neuraminidasi (NA), subiscono un processo di purificazione più drastico. I vaccini inattivati sono raccomandati anche per le donne in gravidanza. I vaccini inattivati sono ottenuti tramite replicazione del virus in uova embrionate di pollo, se non diversamente specificato (Ministero della Salute, 2023)
 
Vaccino inattivato adiuvato con MF59 (VIA): il vaccino antinfluenzale adiuvato è usato esclusivamente per la profilassi dell’infezione da virus influenzale in pazienti fortemente immunodepressi o deperiti. Il vaccino influenzale adiuvato con MF59 (emulsione olio in acqua dove la fase oleoso è composta da squalene) non solo è più immunogenico dei vaccini non adiuvati ma conferisce anche protezione contro i ceppi virali eterovarianti; ciò si traduce nella possibilità di aumentare l’efficacia della profilassi, senza aumentare i dosaggi o il numero delle dosi di vaccino influenzale, riducendo quindi il rischio di eventi avversi.

Vaccino vivo attenuato per la somministrazione intranasale (LAIV): questo vaccino è disponibile in commercio negli USA (specialità medicinale FluMist) e in Europa (specialità medicinale Fluenz); in Italia è stato autorizzato durante la campagna vaccinale 2020-2021 (Ministero della Salute, 2021). Il vaccino antinfluenzale per via nasale approvato dalla FDA è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale negli individui sani, non in stato di gravidanza, di età compresa fra 2 e 49 anni; l’analogo vaccino approvato dall’EMEA (dicembre 2013) è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale negli individui sani di età compresa tra 2 e 18 anni. Nei bambini il vaccino vivo attenuato per la somministrazione nasale è risultato più efficace del vaccino inattivato, mentre nella popolazione adulta si è verificato il contrario (Belshe et al., 2007; Monto et al., 2009).

Vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari (VIQCC): è un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B, approvato per l’uso negli adulti e nei bambini con più di 2 anni (Ministero della Salute, 2023).

Vaccino quadrivalente a DNA ricombinante (VIQr): è un vaccino che contiene gli antigeni virali ottenuti per via sintetica (con la tecnologia del DNA ricombinante), non dal virus. Questo tipo di vaccino è indicato per i pazienti adulti (età ≥18 anni) (Ministero della Salute, 2023)

Vaccino ad alto dosaggio (VIQHD): è un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B, in cui la quantità di emoagglutinina (HA) per ciascun tipo di virus è pari a 60 mcg. La maggior quantità di emoagglutinina rispetto al vaccino standard garantisce una risposta immunitaria maggiore. Il vaccino è indicato per le persone con età uguale o superiore a 60 anni (Ministero della Salute, 2023).