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Vaccino Influenza Stagionale

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Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Vaccino Influenza Stagionale?

Sono state segnalate interazioni farmacologiche fra il vaccino per l’influenza stagionale e alcuni farmaci metabolizzati dal sistema citocromiale P450. Per alcuni farmaci l’interazione è probabilmente indiretta e non mediata dagli enzimi citocromiali (Cupp, Tracy, 1998). Si ritiene, ad esempio, che l’interazione tra warfarin e vaccino antinfluenzale coinvolga più probabilmente un’alterazione della sintesi dei fattori della coagulazione (Stockley, 2002).
Le interazioni farmacologiche non sembrano modificare l’efficacia del vaccino influenzale.

Acido acetilsalicilico (ASA): a differenza del vaccino antinfluenzale inattivato, il vaccino vivo attenuato (vaccino intranasale) non dovrebbe essere somministrato a pazienti in terapia cronica con ASA poichè la sindrome di Reye è stata associata all’impiego di ASA e all’infezione da virus influenzale.

Aminopirina: il vaccino antinfluenzale è risultato inibire il metabolismo dell’aminopirina (Kramer, McClain, 1981).

Carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale: la somministrazione del vaccino influenzale stagionale a pazienti in terapia anticonvulsivante è stata associata ad un aumento significativo della concentrazione di fenitoina e fenobarbitale dopo 7 giorni dall’inoculo del vaccino. Nel caso della carbamazepina, la concentrazione plasmatica non risulta significativamente elevata, rispetto al basale, 7 giorni dopo la vaccinazione, ma l’incremento è risultato evidente dopo 14 giorni (Jann, Fidone, 1986). In una paziente adulta, trattata con carbamazepina da lungo tempo, la somministrazione del vaccino antinfluenzale ha indotto tossicità da carbamazepina (Robertson, 2002).
In caso di vaccinazione antinfluenzale monitorare segni e sintomi riconducibili ad un aumento dei livelli plasmatici dei farmaci anticonvulsivanti. Potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio di questi ultimi.

Teofillina: i dati di letteratura sulla possibile interazione fra teofillina e vaccino per l’influenza stagionale non sono univoci. In alcuni studi, la somministrazione del vaccino antinfluenzale (a virus intero e split in volontari sani) non ha modificato il profilo farmacocinetico della teofillina dopo 2 e 6 giorni dalla vaccinazione (Hannan et al., 1988). In altri, la somministrazione del vaccino influenzale ha determinato una riduzione dell’escrezione della teofillina (riduzione della clearance fino al 25%) della teofillina, fino a comparsa di tossicità (Renton et al., 1980; Hamdy et al., 1995).

Warfarin: il vaccino per l’influenza stagionale è stato associato ad un aumento dell’attività anticoagulante del warfarin.
È stata riportata una segnalazione dal Centre for Adverse Reactions Monitoring (CARM) relativa ad una donna di 70 anni in trattamento con warfarin, che evidenziava un aumento significativo dell’indice INR nei 7 giorni successivi alla somministrazione de vaccino antinfluenzale.

Farmaci immunosoppressori, corticosteroidi, terapie radianti: riducono la risposta anticorpale indotta dai vaccini.

Test sierologici: in seguito alla vaccinazione per l’influenza sono stati osservati risultati falsi positivi nei test sierologici per identificare anticorpi verso l’HIV-1, l’epatite C e soprattutto l’HTLV-1 mediante il metodo ELISA; questi risultati falsi positivi transitori potrebbero essere dovute alle IgM di risposta al vaccino.