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Vortioxetina

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Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Vortioxetina?

La farmacocinetica della vortioxetina è lineare nell’intervallo di dosi giornaliere comprese tra 2,5 mg e 60 mg e non è influenzata dall’assunzione di cibo.

Biodisponibilità assoluta: 75% (somministrazione orale).

La concentrazione plasmatica aumenta proporzionalmente con la dose nell’intervallo terapeutico (5-20 mg/die) e il picco plasmatico è raggiunto dopo 7-11 ore (tempo di picco plasmatico) (Spina, Santoro, 2015). La somministrazione ripetuta di dosi di 5, 10 e 20 mg/die determina un picco plasmatico medio compreso tra 9 e 33 ng/ml. Lo stato stazionario (steady state) è raggiunto entro due settimane dall’inizio della terapia.

Legame sieroproteico: 96%.

Volume di distribuzione: approssimativamente 2600 litri.

L’ampio volume di distribuzione indica un’elevata diffusione del farmaco nel comparto extravascolare (tessuti).

La vortioxetina è metabolizzata nel fegato per ossidazione citocromiale principalmente ad opera dell’enzima CYP2D6. Poichè questo enzima presenta polimorfismo genetico, chi possiede la variante dell’enzima meno attiva (metabolizzatori lenti) presenta concentrazioni plasmatiche di vortioxetina doppie rispetto a chi possiede la variante enzimatica normale (metabolizzatori estesi), ma la maggior esposizione sistemica al farmaco nei metabolizzatori lenti non altera il profilo di sicurezza del farmaco rispetto ai metabolizzatori estesi, anche se alcuni effetti avversi possono comparire con maggior incidenza nei metabolizzatori lenti (vertigini e prurito compaiono con incidenza doppia) (WHO Pharmaceuticals Newsletter, 2019). Altre vie metaboliche secondarie comprendono gli enzimi citocromiali CYP2C9, 3A4/5, 2A6, 2C8, 2C19 e 2B6 (WHO Pharmaceuticals Nrewsletter, 2019). I metaboliti che si formano dall’attività citocromiale subiscono coniugazione con l’acido glucuronico mediata dall’enzima difosfato-glucuronosiltransferasi. Il metabolita principale della vortioxetina (Lu AA3443) è inattivo ed è escreto principalmente per via renale. Non sono stati identificati metaboliti farmacologicamente attivi.

La vortioxetina non inibisce e non induce gli enzimi epatici del citocromo P450. E’ un debole substrato della proteina di trasporto P-gp (P-glicoproteina).

Emivita terminale: circa 66 ore.
La lunga emivita della vortioxetina riduce il rischio della sindrome da sospensione; sono necessarie circa due settimane per eliminare completamente il farmaco dall’organismo (Andrade, 2022).

Clearance orale: 33 L/h.

I metaboliti della vortioxetina sono escreti principalmente per via renale (2/3) e secondariamente per via fecale (1/3) (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2021).

Pazienti anziani
Nei pazienti anziani (età ≥65 anni) la somministrazione di vortioxetina 10 mg/die è stata associata ad un aumento dell’esposizione sistemica del 27% rispetto ai pazienti più giovani (età: 18-45 anni) (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2021).

Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con ridotta funzionalità renale non è necessario aggiustare la dose di vortioxetina. L’insufficienza renale è stata associata ad un aumento dell’esposizione sistemica al farmaco fino al 30% (somministrazione di una dose singola da 10 mg). Nei pazienti in dialisi, la quota di farmaco persa con la dialisi è risultata limitata (riduzione dell’esposizione sistemica misurata con l’AUC, l’area sottesa dalla curca concentrazione-tempo, e del picco plasmatico pari rispettivamente al 13% e al 27% dopo somministrazione di una dose) (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2021).

Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con ridotta funzionalità epatica non è necessario aggiustare il dosaggio della vortioxetina. Nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata (classe Child-Pugh A e B), l’esposizione sistemica, misurata tramite l’AUC, è aumentata meno del 10% rispetto ai controlli sani; nei pazienti con insufficienza grave (classe Child-Pugh C) l’AUC è risultato superiore del 10%. Le variazioni del picco plasmatico sono state inferiori al 25% rispetto ai controlli in tutti i gruppi di pazienti (classe Child-Pugh A, B e C) (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2021).