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lidocaina

Vagisil, Emla, Luan e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di lidocaina?

Gli effetti collaterali della lidocaina sono più frequenti negli anziani, nei pazienti con insufficienza cardiaca, in caso di ridotta gittata cardiaca, di diminuita eliminazione epatica (Pfeifer et al., 1975). Gli effetti collaterali più gravi sono quelli neurologici e cardiovascolari (blocco della conduzione con arresto cardiaco). L’analisi delle reazione avverse riportate per gli anestetici locali (lidocaina, bupivacaina, mepivacaina, ropivacaina, levobupivacaina) dal centro di Farmacovigilanza francese, nel periodo 1995-2006, ha indicato la lidocaina e la bupivacaina come gli anestetici locali più frequentemente coinvolti in reazioni di tossicità (rispettivamente il 36,0% e il 35,4% delle segnalazioni). La reazione avversa più frequente è stata una anestesia inefficace (assenza del blocco anestetico) (27,7%) seguita da effetti collaterali neurologici (22,1%), allergia (19,4%) e tossicità cardiovascolare (15,3%) (Fuzier et al., 2009).

Cardiovascolari: depressione dell’attività cardiaca che si manifesta con ipotensione, bradicardia, collasso cardiocircolatorio che può avere esito fatale.
A concentrazioni di lidocaina di 2-5 mcg/ml, aumenta lievemente la portata cardiaca con incremento del tono vasale che però non determina variazioni significative della pressione arteriosa. Per concentrazioni superiori, comprese fra 5 e 10 mcg/ml, aumenta la pressione all’interno del cuore, la contrazione e la portata miocardica e compare vasodilatazione periferica. A concentrazioni che superano il 10 mcg/ml, gli effetti sul cuore si intensificano e il paziente va incontro a evidente vasodilatazione e collasso cardiocircolatorio.

Centrali: alterazione dell’umore (nervosismo, apprensione, euforia, confusione), sonnolenza, parestesie, contrazioni muscolari, tremori, convulsioni, perdita del senso di orientamento.
Le convulsioni indotte dalla lidocaina sono dose-dipendenti: a basse concentrazioni la lidocaina ha evidenziato proprietà anticonvulsivante; a concentrazioni superiori a 15 mcg/ml è risultata indurre frequentemente convulsioni sia nell’uomo sia nell’animale (laboratorio). Sebbene nei modelli sperimentali, le convulsioni indotte da lidocaina partano invariabilmente dall’amigdala, nell’eperienza clinica le convulsioni da lidocaina sono di tipo generalizzato, non focale (DeToledo, 2000).
Gli effetti avversi neurologici possono dipendere oltre che dal farmaco impiegato  (tipologia e dose totale somministrata) anche dalla tecnica anestetica utilizzata. Se durante un’anestesia epidurale lombare o caudale, parte della dose di lidocaina passa nello spazio subaracnoideo è possibile che si verifichi blocco spinale parziale o totale, ipotensione secondaria a blocco spinale, perdita del controllo di vescica e intestino e perdita di vario grado della funzione sessuale.
Sintomi neurologici sono stati riportati, durante la sorveglianza postmarketing, anche con il cerotto a base di lidocaina. I sintomi osservati hanno compreso: astenia, confusione, disorientamento, cefalea, iper/ipoestesia, gusto metallico, tinnito, tremore, offuscamento della vista.

Dermatologici: (applicazione di lidocaina cerotto al 5%) bruciore, prurito, depigmentazione, dermatite, edema, eritema, esfoliazione, comparsa di papule e/o vescicole, petecchie.
Nei trial clinici la maggior parte degli effetti collaterali dermatologici osservati dopo applicazione del cerotto a base di lidocaina è risultata transitoria e di lieve intensità, con risoluzione spontanea entro minuti od ore.

Oftalmici: visione offuscata.

Respiratori: arresto respiratorio.

Sistemici: reazioni allergiche anche gravi (orticaria, edema, prurito, dispnea, laringospasmo, shock anafilattico).
Le reazioni allergiche alla lidocaina sono un evento raro; escludere che tali reazioni possano essere causate da qualche eccipiente, ad esempio i parabeni che spesso sono addizionati alle soluzioni iniettabili multiple.

Uditivi: tinnito.