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Diosmina

Daflon, Arvenum, Doven e altri


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Diosmina?

La diosmina è indicata in caso di disturbi agli arti inferiori causati da insufficienza del circolo venoso: gambe pesanti, parestesie, crampi, dolori, edemi. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Diosmina?

Riportiamo di seguito la posologia della diosmina nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Diosmina?

La diosmina è controindicata in caso di ipersensibilità. (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Diosmina?

Sulla base delle scarse informazioni disponibili in letteratura, l’uso della diosmina nei pazienti pediatrici non è raccomandato. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Diosmina?

In letteratura è riportata una segnalazione di emorragia intracranica spontanea dopo co-somministrazione prolungata di diosmina e anticoagulante orale (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Diosmina?

Riportiamo di seguito gli effetti collaterali osservati in caso di somministrazione di diosmina. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Diosmina?

In caso di sovradosaggio sospendere immediatamente la somministrazione di diosmina e intraprendere una terapia sintomatica. (leggi)

Farmacologia - Come agisce Diosmina?

La diosmina, ramnoglucoside della diosmetina, appartenente alla famiglia dei flavonoidi o bioflavonoidi. (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Diosmina?

Dopo somministrazione orale la diosmina viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Diosmina?

La formula bruta della diosmina è C28H32O15. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Diosmina?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata alla diosmina sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Diosmina?

Diosmina è prescrivibile nelle specialità commerciali Alvenax, Arvenum, Daflon, Diosven, Doven, Venosmine, Venumrest, Zeflavon. (leggi)

 

La diosmina è un flavonoide, una sostanza di origine naturale, formata da una parte zuccherina (glucosio più ramnosio) e una parte non zuccherina, la diosmetina. I flavonoidi, o bioflavonoidi, sono sostanze prodotte dalle piante e si trovano nelle infiorescenze, nelle foglie e nei frutti.

La diosmina può essere ottenuta per estrazione dalle piante che ne sono particolarmente ricche (ad esempio varie specie di Citrus, la Ruta o il Bucco) oppure per via semisintetica.

La diosmina possiede proprietà capillarotrope e venotoniche ed è utilizzata in terapia nel trattamento delle emorroidi, della fragilità capillare, dell’insufficienza venosa, delle varici e del linfedema. Spesso è utilizzata insieme all’esperidina, altro flavonoide con proprietà farmacologiche simili.

Il dosaggio solitamente impiegato nel trattamento dell’insufficienza venosa è di 900 mg/die refratto in 2-3 somministrazioni giornaliere. Nel trattamento delle emorroidi la dose di diosmina è maggiore, pari a circa 3000 mg/die nella fase acuta.

La diosmina è controindicata in caso di ipersensibilità, in gravidanze e durante l’allattamento. Sulla base delle poche informazioni scientifiche disponibili il farmaco non è raccomandato nei bambini.

Esistono evidenze relative all’esposizione ai flavonoidi in gravidanza associate ad un aumento del rischio di leucemia acuta infantile, probabilmente da ricollegare ad alterazioni cromosomiche del gene (gene MLL) che controlla i processi di maturazione delle cellule staminali del midollo osseo. In vivo, inoltre i flavonoidi sono stati associati ad effetti pseudoestrogenici. L’ipotesi fatta per spiegare tali effetti si basa sulla somiglianza strutturale fra la diosmina e due isoflavonoidi con proprietà estrogeniche (fitoestrogeni), la genisteina e la daidzeina. Le evidenza comunque sono scarse e richiedono ulteriori approfondimenti.

La diosmina è un farmaco relativamente sicuro in quanto possiede valori di DL50 (indice di tossicità acuta, esprime la dose necessarie a indurre in una sola volta la morte nel 50% degli animali trattati) piuttosto elevati (2000 mg/kg per il topo e 4000 mg/kg per il ratto). Non possiede attività mutagena e risulta non indurre effetti tossici rilevanti in vivo sia in acuto sia cronici anche dopo somministrazioni di dosi superiori di 35 volte la dose standard impiegata nell’uomo.

Gli effetti collaterali osservati dopo somministrazione di diosmina sono in genere poco frequenti e comprendono: vertigini, disturbi gastrointestinali e reazioni cutanee. In letteratura sono riportati episodi sporadici di alterazione del ciclo mestruale (diosmina) e di trombocitopenia (diosmina/esperidina).

La diosmina è indicata principalmente nel trattamento dell’insufficienza venosa: emorroidi, sintomi prevaricosi e varici, flebiti, fragilità capillare. E’ un farmaco venotonico che esercita un’azione protettiva vascolare. A livello di vene e venule aumenta il tono della parete vasale contribuendo a ridurre la stasi venosa; a livello del microcircolo aumenta la resistenza dei capillari e ne normalizza la permeabilità rendendoli meno fragili (azione vitaminica P).

La diosmina esercita anche un effetto equilibrante fra i processi di coagulazione plasmatica e di fibrinolisi e migliora la plasticità dei globuli rossi favorendo lo scorrimento del sangue nei vasi di calibro molto piccolo. Mostra un’azione antinfiammatoria attraverso l’inibizione del rilascio dei mediatori dell’infiammazione da parte delle cellule polimorfonucleate e dei macrofagi con un effetto protettivo verso il danno vascolare.

La diosmina può essere somministrata per via orale sia in forma non micronizzata (dimensione medie delle particelle 36,5 micron) che in forma micronizzata (dimensione media delle particelle di 1,79 micron). La forma micronizzata presenta un miglior assorbimento gastrointestinale.

Nel trattamento delle emorroidi i bioflavonoidi sono considerati farmaci di prima scelta. La diosmina riduce dolore e sanguinamento con un effetto positivo soprattutto nelle prime fasi di trattamento (rapidità d’azione).

La diosmina è risultata efficace nel trattamento della sindrome delle gambe pesanti nel migliorare la sintomatologia e nell’indurre benessere e sollievo nel paziente. Nel trattamento chirurgico delle vene varicose, la diosmina riduce il dolore e l’estensione dell’emorragia sottocutanea. In caso di ulcere venose, l’efficacia della diosmina è risultata particolarmente evidente per le ulcere di medie dimensioni (5-10 cm2) persistenti da almeno 6-12 mesi.

La terapia con diosmina migliora i sintomi clinici in caso di microangiopatia venosa in pazienti con insufficienza venosa cronica. Negli studi clinici, dopo 8 settimane di trattamento, la diosmina è risultata efficace nel migliorare il flusso cutaneo e la filtrazione capillare che, a livello clinico, ha comportato riduzione dell’edema, del dolore, del gonfiore e dell’arrossamento della pelle.

La combinazione diosmina/esperidina migliora la sintomatologia della sindrome premestruale, soprattutto in relazione ai sintomi dovuti a congestione e ritenzione di liquidi, e ne riduce la durata.

Nel trattamento del dolore pelvico non associato a patologie conclamate (es. endometriosi), la somministrazione di diosmina/esperidina in forma micronizzata ha determinato una riduzione significativa della frequenza e della severità dei sintomi.

L’aggiunta della diosmina/esperidina al trattamento eparinico (eparine a basso peso molecolare) è stata associata ad una minor incidenza di eventi tromboembolici (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). In uno studio clinico volto a valutare l’impatto dell’aggiunta di bioflavonoidi nella profilassi tromboembolica in chirurgia, i pazienti trattati anche con diosmina/esperidina non hanno manifestato eventi tromboembolici sintomatici (valutati tramite flebografia e/o scintigrafia da perfusione) a differenza di quanto osservato nei pazienti trattati solo con eparina a basso peso molecolare.

La frazione flavonoica espressa come diosmina/esperidina è risultata efficace anche nel trattamento dei linfedemi secondari al trattamento standard del tumore al seno. I linfedemi agli arti superiori interessano circa 1 paziente su 5 e comportano aumento di volume del braccio, pesantezza, dolore e indolenzimento dell’arto. La somministrazione di diosmina/esperidina migliora la circolazione linfatica riducendo la sintomatologia tipica del linfedema.

Dopo somministrazione orale, la diosmina viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale; l’assorbimento è favorito quando la diosmina è nella forma micronizzata (dimensione molto piccola delle particelle). Il farmaco subisce ricircolo entero-epatico. Nel fegato la diosmina è metabolizzata a fenoli acidi, acido ippurico e derivati coniugati, escreti per circa l’80% con le feci. La quota di diosmina eliminata con le urine aumenta quando il farmaco è somministrato per endovena (concentrazione di diosmina/metaboliti nelle urine: 14% vs 40% rispettivamente dopo somministrazione orale e endovena). L’emivita è di circa 11 ore.