Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Acido Acetilsalicilico

Aspirina, Cardirene, Duoplavin e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Acido Acetilsalicilico?

Apparato respiratorio: depressione respiratoria.

Cardiovascolari: tachicardia sinusale.

Centrali: cefalea cronica (reazione paradossa), insonnia, sonnolenza, confusione, tremori.

Dermatologici: eritema nodoso, rash maculopapulare, rash bolloso, eritema, dermatite esfoliativa.

Ematici: incremento del tempo di sanguinamento, riduzione dell’adesività piastrinica, emorragia; (alte dosi) ipoprotrombinemia; (rari) anemia aplastica, anemia emolitica (in caso di pazienti affetti da deficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi), leucopenia, agranulocitosi, pantocitopenia.
Uno studio prospettico di popolazione (studio di coorte) ha messo in evidenza un aumento significativo del rischio di sanguinamento nei pazienti con più di 75 anni in prevenzione secondaria con acido acetilsalicilico per attacco ischemico transitorio, ictus o infarto miocardico. I pazienti più anziani (metà della popolazione dello studio aveva 75 più anni) sono risultati più a rischio di sanguinamenti maggiori e fatali (tasso annuo di sanguinamento fatale: 0,5% per i pazienti con età < 65 anni; 1,5% pazienti con età compresa fra 75 e 84 anni; 2,5% pazienti con più di 85 anni) (Li et al., 2017).

Epatici: epatite, ittero.

Gastrointestinali: bruciori, gastralgie, nausea/vomito, stipsi, emorragie, sanguinamento rettale, ulcere peptiche, esofagite, azotemia, uricemia, anoressia, dolori addominali; ipoalbunemia causata da ulcere nella mucosa rettale, accompagnata nelle forme più gravi a edema periferico e scompenso cardiaco; formazioni di sottili sedimentazioni concentriche (2-4 mm) che ostruiscono l’intestino tenue, da 3 a 100 in ogni paziente, che sono prodromiche di danno intestinale indotto da FANS (Adverse Drug Reaction Bullettin, 1999); diarrea, colpisce il 10% dei pazienti, spesso si risolve con la sostituzione di ASA con un altro FANS, pertanto la sua patogenesi non è chiara; perforazione, fistolizzazione e ascessi, in caso di pazienti con colite ulcerosa o morbo di Crohn (Adverse Drug Reaction Bullettin, 1999).
In una meta analisi che ha preso in considerazione 152 studi clinici per un totale di 48774 pazienti, il rischio di gravi eventi gastrointestinali in caso di uso a breve termine di acido acetilsalicilico è risultato molto basso. Negli studi clinici considerati l’acido acetilsalicilico è stato utilizzato per non più di 10 giorni in caso di febbre, sintomi da raffreddamento e dolore acuto. i pazienti, di età compresa fra 16 e 75 anni, hanno assunto nel 43% dei casi una sola dose di acido acetilsalicilico; nel 46% dei casi la dose giornaliera era compresa fra 500 e 1000 mg mentre nel 47% dei casi la dose oscillava fra 1500 e 2000 mg/die. L’analisi dei dati ha evidenziato l’assenza o quasi di gravi effetti gastrointestinali. Per quanto riguarda invece gli eventi gastrointestinali minori (dispepsia, nausea/vomito e dolore addominale), l’incidenza è risultata più alta con l’acido acetilsalicilico rispetto al placebo (5,2% vs 3,7%) o agli altri farmaci di confronto (paracetamolo, ibuprofene, naproxene e diclofenac) (12,5% aspirina vs 7,8% FANS), anche quando considerati singolarmente (incidenza eventi gastrointestinali minori: 15,0% vs 9,6 rispettivamente con aspirina e paracetamolo; 15,2% vs 8,4% con aspirina e ibuprofene; 10,1% vs 2,6% con aspirina e naproxene; 3,8% vs 1,8% con aspirina e diclofenac) (Baron et al., 2013).

Metabolici: incremento dei parametri di laboratorio per acido urico, azotemia, lattico deidrogenasi, bilirubina, creatinina sierica, glucosio 6-fosfato deidrogenasi, acido folico, eosinofili, fosfatasi alcalina, AST, amilasi (in associazione a diarrea e melena); riduzione dei parametri di laboratorio per colesterolo totale, ematocrito, emoglobina, glicosuria, glicemia, aptoglobina, CO2, TSH, globulina legante la tiroxina (TBG).

Oftalmici: alterazioni visive.

Renali: nefrite interstiziale.

Sistemici: febbre, ipersensibilità (broncospasmo, asma, orticaria, rinite, angioedema, reazioni anafilattiche).

Uditivi: parziale perdita di udito (0,3-1,1% dei pazienti, dose-dipendente).