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Adrenalina

Ecocain, Fastjekt, Septanest e altri

Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Adrenalina?

L’adrenalina è indicata in caso di:

1) trattamento d’urgenza delle reazioni anafilattiche acute; angioedema; rianimazione cardiopolmonare. L’adrenalina non deve essere somministrata se l’arresto cardiaco è causato da insufficienza funzionale del miocardio e in caso di shock non di origine allergica, quali lo shock emorragico, traumatico e cardiogenico;

2) trattamento della sincope dovuta a blocco cardiaco o ipersensibilità del seno carotideo;

3) arresto cardiaco successivo ad anestesia generale;

4) broncospasmo negli attacchi acuti (parossismo) di asma bronchiale. Attualmente l’adrenalina è stata sostituita dai più selettivi beta 2-agonisti tipo salbutamolo. Rispetto ai beta 2-agonisti, l’adrenalina comporta un rischio di eventi avversi maggiore, in particolare nei pazienti ipossiemici. L’adrenalina è indicata quando non c’è disponibilità di beta 2-agonisti per via inalatoria o ev. Alcuni centri raccomandano l’uso di adrenalina nei pazienti con gravi riacutizzazioni che non hanno risposto ad una terapia con beta 2-agonisti per via inalatoria;

5) anestesia, in associazione ad anestetici locali al fine di prolungarne l’azione e di diminuirne il rischio di tossicità generale. Nell’anestesia peridurale, l’adrenalina è indicata nella preparazione della dose-test, in quanto, monitorando l’attività cardiaca, si accerta l’accidentale incannulamento di un vaso peridurale in presenza di tachicardia improvvisa. L’impiego dell’adrenalina nella dose-test permette di evitare la somministrazione endovenosa degli anestetici locali. Attualmente l’uso dell’adrenalina (diluizione 1:200.000) nell’anestesia peridurale non è più reso necessario per la possibilità di ricorrere ad anestetici locali a lunga durata d’azione e all’anestesia epidurale continua (l’impiego dell’adrenalina in caso di anestesia loco-regionale aumenta il rischio di ischemia midollare nella regione anteriore del midollo dove decorrono i tratti piramidale e spinotalamico);

6) emostasi locale, (controllo del sanguinamento capillare);

7) congestione della mucosa nasale in caso di rinite allergica e sinusite acuta (vaso costrizione degli alfa-adrenocettori della mucosa nasale, con riduzione conseguente dello stato edematoso);

8) glaucoma semplice cronico (angolo aperto) (l’adrenalina riduce la formazione dell’umor acqueo e ne favorisce la fuoriuscita);

9) rilassamento della muscolatura uterina e inibizione delle contrazioni.

Uso off label

1) priapismo.