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Cimetidina

Tossicità - Qual è la tossicità di Cimetidina?

Sovradosaggio: nel caso in cui venga assunta cimetidina in dosi superiori rispetto a quelle normalmente utilizzate in clinica, oltre agli effetti collaterali noti del farmaco, possono insorgere problemi neurologici, come incapacità di rispondere agli stimoli e difficoltà nel linguaggio, dilatazione delle pupille e difficoltà di respirazione. Si raccomanda di iniziare un trattamento di rimozione del farmaco dal tratto gastro-intestinale e procedere con la terapia sintomatologica. Da alcuni studi condotti sugli animali è risultato che possono essere utili respirazione artificiale e agenti beta-bloccanti per controllare l’insufficienza respiratoria e la tachicardia.

Tossicità cronica: in esperimenti condotti sui ratti la cimetidina, ad una dose largamente eccedente rispetto a quella comunemente utilizzata in clinica (500 mg/kg/die per sei mesi), ha indotto intolleranza, con compromissione delle funzioni epatica e renale e rallentamento della spermatogenesi.

Cancerogenicità: studi condotti su modelli animali sono risultati negativi, ma non sono sufficienti per determinare la cancerogenicità della cimetidina.

Tossicità riproduttiva: in studi condotti su modelli animali la cimetidina non ha indotto effetti sulla fertilità. È noto che la cimetidina passa la barriera placentare, ma non ci sono dati sufficienti per stabilire la sicurezza del feto nell’essere umano. L’Agenzia americana dei farmaci (Food and Drug Administration – FDA) ha inserito la cimetidina in classe B per l’utilizzo in gravidanza.

DL50: nel topo per via orale 2450 mg/kg; nel cane per via orale 2000 mg/kg.