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Clindamicina

Cleocin, Dalacin T e altri

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Clindamicina?

Dopo somministrazione orale, la clindamicina è assorbita estesamente dal tratto gastrointestinale (90% della dose)  indipendentemente dalla presenza di cibo. Il picco plasmatico dopo somministrazione di 150 mg di clindamicina è raggiunto dopo 45 minuti ed è risultato pari a 2,50 mcg/ml; la concentrazione plasmatica media è di 1,51 mcg/ml dopo 3 ore e di 0,70 mcg/ml dopo 6 ore. Nel sangue la concentrazione di clindamicina aumenta in modo lineare con l'aumentare della dose (Food and Drug Administration – FDA, 2020).

Per via parenterale la clindamicina è somministrata sotto forma di estere fosfato: in vivo l'estere viene rapidamente idrolizzato rilasciando la clindamicina base che costituisce la forma farmacologicamente attiva. Tempo di emivita del fosfato: 6 minuti (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2018b).

Dopo somministrazione topica cutanea (clindamicina fosfato in soluzione alcolica all'1%), la quantità di antibiotico rilevata nel siero è risultata inferiore a 3 ng/ml e la concentrazione nelle urine minore dello 0,2% (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2021).

Dopo somministrazione per via topica vaginale di 100 mg di clindamicina base, una volta al giorno, (corrispondenti a 5 g di crema), la concentrazione massima nel siero è risultata compresa tra 3 e 93 ng/ml. L'assorbimento sistemico è risultato pari a circa il 3% della dose somministrata (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2020).

Tempo di picco plasmatico: 45 minuti (dose orale di 150 mg); 3 ore (clindamicina fosfato, adulti); 1 ora (clindamicina fosfato, bambini).

La somministrazione di clindamicina ogni 8-12 ore negli adulti e ogni 6-8 nei bambini consente di avere concentrazioni plasmatiche superiori alla concentrazione minima inibente calcolata in vitro per  dei patogeni sensibili. Lo stesso risultato, necessario a mantenere l'efficacia antibatterica dell'antibiotico, si ottiene con l'infusione endovenosa continua (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2018b).

La clindamicina è ampiamente distribuita nei liquidi e tessuti dell'organismo. Attraversa la placenta, ma non la barriera ematoencefalica neppure in caso di infiammazione delle meningi. Dopo somministrazioni ripetute, la concentrazione di clindamicina nel liquido amniotico è risultata pari al 30% della concentrazione plasmatica materna.

Volume di distribuzione (Vd): 43-74 L (Leigh, 1981; Bouazza et al., 2012).

Legame sieroproteico: 60-94% dipendentemente dalla concentrazione dell'antibiotico. L'antibiotico si lega principalmente alla glicoproteina alfa 1 acida. In caso di co-somministrazione con farmaci caratterizzati da un elevato legame con le proteine del plasma (ad esempio, salicilati, warfarin, fenitoina) potrebbe verificarsi competizione per tale legame con conseguente aumento della tossicità del farmaco spiazzato.

La clindamicina si accumula nei leucociti polimorfonucleati, nei macrofagi presenti negli alveoli polmonari e negli ascessi (per anaerobiosi).

La clindamicina va incontro a inattivazione metabolica ad opera dell'enzima CYP3A4 (principale) e CYP3A5 (secondario) mediante formazione di metaboliti (clindamicina sulfossido e N-desmetilclindamicina) escreti nella bile e in misura minore nelle urine (Wynalda et al., 2003). Solo una piccola percentuale di farmaco viene escreta immodificata, biologicamente attiva, nelle urine (10% della dose somministrata) e nelle feci (3,6% della dose) (Food and Drug Administration – FDA, 2020). La clindamicina è metabolizzata principalmente dall'enzima CYP3A4 e, in misura minore, dal CYP3A5.

Clearance plasmatica: 12,3-17,4 L/h.
La clearance plasmatica diminuisce nei pazienti con cirrosi e subisce alterazioni in quelli con anemia (Bouazza et al., 2012; Leigh, 1981).

Emivita plasmatica: 3 ore (adulti); 2,5 ore (bambini).

Pazienti anziani
Dopo somministrazione per endovena, il profilo farmacocinetico della clindamicina è risultato sovrapponibile confrontando volontari giovani (18-39 anni) e anziani (61-79 anni). Dopo somministrazione orale, l'emivita di eliminazione media è risultata leggermente più alta nei volontari anziani (4,0 ore vs 3,2 ore rispettivamente anziani e giovani).- La quota di farmaco assorbita comunque non è risultata diversa tra i due gruppi, pertanto nei pazienti anziani (con funzionalità epatica e renale nella norma) non è necessario un aggiustamento della dose di clindamicina (Food and Drug Administration – FDA, 2020).