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Interferone (IFN)

Avonex, Rebif e altri

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Interferone (IFN)?

Aciclovir: l’interferone alfa (IFN alfa) può provocare insufficienza renale progressiva.

Acido acetilsalicilico, FANS: possono diminuire l’attività degli interferoni (IFN).

Antipirina: l’interferone beta (IFN beta) ne può inibire l’eliminazione (inibizione dose-dipendente).

Busulfano: in associazione con interferone alfa (IFN alfa) si è manifestata aplasia midollare.

Carbamazepina: l’interferone alfa (IFN alfa-2b) può favorire la comparsa di iponatriemia da carbamazepina (Tanaka et al., 2009). I pazienti in terapia con carbamazepina devono essere attentamente monitorati per evidenziare segni o sintomi di iponatriemia quando ricevono interferone alfa-2b.

Citocromo P450: l’interferone (IFN alfa, beta e gamma) può indurre inibizione farmacometabolica per riduzione dei livelli epatici di citocromo (alterazione dei processi metabolici ossidativi). In vivo, l’interferone gamma è stato associato ad una riduzione della concentrazione di citocromo P450 a livello epatico. Cautela in caso di co-somministrazione di interferone con farmaci con stretto indice terapeutico e metabolizzati dagli enzimi citocromiali.

Farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (narcotici, ipnotici, sedativi): l’interferone alfa (IFN alfa-2a, 2b) può indurre alterazioni gravi dello stato mentale del paziente.

Farmaci mielosoppressivi: in associazione ad interferone (IFN) potrebbe verificarsi un potenziamento degli effetti di mielodepressione.

Ginseng: la somministrazione di ginseng in pazienti trattati con interferone (IFN) potrebbe indurre comparsa di ipoglicemia clinicamente significativa per un effetto di sommazione (Focus, Bollettino di Farmacovigilanza, 2001). L’interferone è stato associato raramente a ipoglicemia e il ginseng, somministrato al pasto o poco prima, a ipoglicemia postprandiale.

Interleuchina 2: l’interferone (IFN) alfa sembra potenziarne l’attività citotossica.

Paracetamolo: l’interferone (IFN) alfa occasionalmente ha indotto incremento degli enzimi epatici quando somministrato con paracetamolo e vinblastina (quest’ultima somministrata una volta ogni tre settimane).

Shosaikoto: la somministrazione di interferone (IFN) alfa a pazienti in terapia con shosaikoto sembra aumentare il rischio di polmonite, polmonite interstiziale, infiltrati polmonari. Lo shosaikoto è un rimedio cinese impiegato nel trattamento delle epatiti croniche; è un fitocomplesso composto da radice di Bupleurum, tubero di Pinellia, radice di Scutellaria, frutto di Jujube, radice di ginseng, radice di Glycyrrhiza and rizoma di Ginger. Lo shosaikoto inibisce l’attività enzimatica dell’enzima citocromiale CYP1A2 e il processo ossidativo delle xantine (Saruwatari et al., 2003).

Sildenafil: la somministrazione di sildenafil (50 mg) ad un paziente con sclerosi multipla in terapia con interferone beta (IFN beta-1b) ha provocato spasmo muscolare intenso (incapacità del paziente a muoversi) (Canadian Adverse Drug Reaction Newsletter, 2000).

Teofillina: l’interferone alfa (IFN alfa-2a, 2b) può ridurne la clearance (fino al 50%) e prolungarne l’emivita plasmatica (fino al 40%) per inibizione del processo ossidativo delle xantine. Monitorare la concentrazione plasmatica della teofillina e se necessario aggiustarne il dosaggio.

Vidarabina: l’interferone (IFN) alfa può provocarne incremento dei livelli serici, accumulo e aumento della tossicità.

Vinblastina: in associazione con interferone (IFN) alfa si può verificare grave mielodepressione.

Warfarin: l’interferone alfa aumenta la concentrazione plasmatica del warfarin per inibizione farmacometabolica con conseguente aumento del tempo di protrombina e rischio emorragico. La cos-somministrazione di interferone alfa e warfarin può richiedere un aggiustamento della dose dell’anticoagulante (Adachi et al., 1995).

Zidovudina: l’interferone (IFN) beta sembrerebbe inibire il metabolismo della zidovudina in pazienti affetti da AIDS (Nokta et al., 1991). L’interferone alfa può esplicare un’azione sinergica nell’indurre neutropenia.