Sovradosaggio: la somministrazione di dosi eccessive di irbesartan è stata associata a comparsa di ipotensione, tachicardia e bradicardia. Il trattamento del sovradosaggio è sintomatico; può essere indicata la lavanda gastrica o l’induzione del vomito (emesi), o la somministrazione di carbone attivo.
Cancerogenicità: l’irbesartan non è risultato cancerogeno.
Tossicità riproduttiva: l’esposizione ai sartani durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può causare tossicità fetale (ridotta funzionalità del rene, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione delle ossa del cranio) e neonatale (insufficienza renale, ipotensione e iperpotassiemia). Irbesartan non è raccomandato nel primo trimestre di gravidanza ed è controindicato nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
DL50: 2.7762 mg/kg (ratto).