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Naprossene

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Tossicità - Qual è la tossicità di Naprossene?

Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio da naprossene possono manifestarsi sonnolenza, esofagite da reflusso, nausea e vomito. Il trattamento prevede: a) lavanda gastrica; b) somministrazione di carbone attivo per ridurre l’assorbimento gastrointestinale; c) trattamento sintomatico. L’emodialisi rimuove dal sangue solo il derivato demetilato, 6-O-demetil-naprossene.

Tossicità riproduttiva: i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono influenzare negativamente lo sviluppo embrio-fetale per gli effetti inibitori sulla sintesi delle prostaglandine. La somministrazione di FANS in gravidanza è stata associata a tossicità cardiaca (il rischio risulta aumentare con la dose di farmaco utilizzata e la durata della terapia) e gastroschisi. Somministrati negli animali gravidi, i FANS sono associati ad un aumento della perdita pre e post-impianto e ad aborto; a prolungamento della durata della gestazione e ad aumento dell’incidenza di parto anomalo (distocia).
Nell’uomo, il naprossene è risultato ridurre la sensibilità dell’utero all’ossitocina quando somministrato durante la gravidanza. La somministrazione di FANS durante il terzo trimestre di gravidanza può portare a tossicità cardiopolmonare (chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e tossicità renale (insufficienza renale fino a oligoidramnios) nel feto; a ritardo o prolungamento del travaglio (per inibizione delle contrazioni uterine) e a prolungamento del tempo di sanguinamento (per gli effetti sull’aggregazione piastrinica) nella donna. La somministrazione di naprossene per ritardare il parto ha provocato ipossiemia neonatale (Wilkinson, 1980). Inoltre, poichè il farmaco può aumentare i livelli di bilirubina libera, potrebbe facilitare l’insorgenza di ittero neonatale (Brogden et al., 1975).

DL50: dopo somministrazione orale 543 mg/kg (ratto) e 1234 mg/kg (topo). Dopo somministrazione endovena: 435 mg/kg (topo). Dopo somministrazione intramuscolare: 575 mg/kg (ratto).