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Ossitocina

Ossitocina, Syntocinon

Tossicità - Qual è la tossicità di Ossitocina?

Sovradosaggio: in caso di dosi eccessive di ossitocina somministrate per indurre e mantenere il travaglio di parto, è stata osservata tossicità materna (aritmia, iperstimolazione uterina, emorragia post-partum) e fetale (bradicardia, ipossia, iperbilirubinemia ed emorragia retinica) (Alta RN 2014 Winter). L’iperstimolazione della muscolatura uterina può causare anche contrazioni tetaniche fino a rottura dell’utero con emorragia e morte materna e asfissia e morte fetale. Se l’ossitocina è somministrata a dosaggio elevato con volumi elevati di liquidi senza elettroliti per un periodo di tempo sufficientemente prolungato può manifestarsi intossicazione idrica  con iponatriemia sia nella mamma che nel bambino. Poiché l’ossitocina possiede un debole effetto antidiuretico, se viene somministrata con elevati volumi di liquidi per endovena può provocare un sovraccarico di liquidi che potrebbe evolvere a edema polmonare acuto senza iponatriemia; inoltre, in caso di ritenzione idrica passeggera possono comparire nausea, vomito, mal di testa (cefalea), sonnolenza, incoscienza, stato epilettiforme e riduzione della concentrazione di elettroliti nel sangue.
La somministrazione di dosi elevate di ossitocina in bolo endovena può causare ipotensione acuta transitoria associata a tachicardia riflessa. Nelle pazienti con patologie cardiovascolari le variazioni improvvise a carico del sistema circolatorio potrebbero essere causa di infarto miocardico.
Il trattamento del sovradosaggio di ossitocina richiede l’interruzione immediata della somministrzione del farmaco e l’istituzione di una terapia sintomatica della paziente (ossigenazione, riduzione apporto di liquidi, mantenimento/correzione equilibrio elettrolitico, diuresi, diazepam in caso di comparsa di convulsioni).

Mutagenicità: l’ossitocina non è risultata mutagena (test di aberrazione cromosomca) né genotossica.

Carcinogenicità: non sono disponibili studi di carcinogenicità.

Tossicità riproduttiva: in uno studio in vivo (ratto) la somministrazione all’inizio della gravidanza di ossitocina a dosi migliaia di volte superiori a quella utilizzata in terapia (induzione del travaglio di parto) nella donna è stata associata a perdita fetale. Non sono riportati in letteratura studi clinici dell’uso di ossitocina durante il primo trimestre di gravidanza (Agenzia Italiana del Farmaco, 2013).