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Rituximab

MabThera, Truxima e altri

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Rituximab?

Linfoma non-Hodgkin
La somministrazione di dosi di rituximab comprese fra 10 e 500 mg/m2 determina concentrazioni sieriche proporzionali alla dose stessa, ma con elevata variabilità dei livelli sierici. Le concentrazioni correlano negativamente alla massa tumorale e al numero delle cellule B circolanti al basale. Terminata la terapia con rituximab, il farmco è rilevabile nel siero per 3-6 mesi.

Il profilo farmacocinetico del rituximab somministrato secondo lo schema di 6 infusioni da 375 mg/m2 in associazione a 6 cicli di chemioterapia CHOP è risultato simile a quello osservato con rituximab in monoterapia.

Picco plasmatico: 206 mg/ml (1° infusione di 375mg/m2/sett); 465 mg/L (4° infusione).

Area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC): 16.320 mh/l/h (1° infusione 375 mg/m2/sett); 86.125 mg/L/h (4° infusione).

Le concentrazioni plasmatiche allo steady state sono maggiori nei pazienti responsivi alla terapia rispetto a quelli non responsivi; nei pazienti con linfoma del sottotipo B, C, D rispetto al sottotipo A. Dopo le prime tre dosi di rituximab, la deplezione di cellule B circolanti può considerarsi completa; questa permane per 6-9 mesi dopo il trattamento nell’83% dei pazienti. Il ripristino delle cellule B ha inizio dopo circa 6 mesi dalla fine del ciclo di trattamento e può considerarsi normalizzato dopo 12 mesi.

Clearance: 0,0382 L/h (1° infusione); 0,0092 L/h (4° infusione). La clearance del rituximab diminuisce significativamente con il progredire della terapia e il farmaco tende ad accumularsi nell’organismo (Berinstein et al., 1998).

L’emivita terminale mediana del rituximab è risultata pari a 22 giorni (intervallo: 6,1–52 giorni), Nei pazienti con leucemia linfatica cronica, l’emivita terminale mediana è risultata leggermente maggiore, pari a 32 giorni (intervallo: 14-62 giorni).

Età e sesso del paziente influenzano la farmacocientica del rituximab.

Artrite reumatoide
Nei pazienti trattati con 2 infusioni ev di 1000 mg a distanza di 15 giorni, i parametri farmacocinetici sono risultati i seguenti:

1) volume di distribuzione allo stato stazionario (Vdss): 4,6 L (1,7-7,51 L);

2) clearance sistemica: 0,23 L/die (0,09-0,67 L/die);

3) emivita media: 20,8 giorni (8,58-35,9 giorni).

La variabilità tra individui dei parametri farmacocinetici del rituximab è risultata influenzata dalla superficie corporea (BSA, Body Surface Area) e dal sesso del paziente. Dopo correzione per BSA, gli uomini hanno presentato un volume di distribuzione maggiore e una clearance sistemica più rapida rispetto alle donne. La differenza comunque non ha raggiunto la significatività statistica e non ha richiesto un aggiustamento del dosaggio del rituximab.

Dopo somministrazione di due dosi di rituximab di 500 e 1000 mg il picco plasmatico medio è risultato rispettivamente pari a 183 mcg/ml e a 370 mcg/ml; l’emivita pari a 17,9 giorni e 19,7 giorni. Nei pazienti con risposte non ottimali agli anti-TNFalfa, dopo somministrazione di rituximab (500 mg e 1000 mg), la concentrazione sierica massima media (369 mcg/ml) e l’emivita media (19,2 giorni) sono risultati simili a quelle dei pazienti che hanno risposto al farmaco.

Granulomatosi con poliangite (GPA) e poliangite microscopica (MPA)
Il profilo farmacocinetico del rituximab è risultato sovrapponbile tra pazienti adulti e pediatrici una volta considerati gli effetti della superficie corporea (BSA) sulla clearance e il volume di distribuzione del farmaco. L’analisi farmacocinetica in pazienti adulti ha evidenziato valori di clearance maggiori nei pazienti di sesso maschile, nei pazienti con BSA più alto o con livelli positivi di anticorpi anti-rituximab. Queste osservazioni non richiedono comunque un aggiustamento della dose del rituximab in base al sesso o alla presenza di anticorpi diretti contro il rituximab (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2023; Food and Drug Administration – FDA, 2021).

Pemfigo volgare
Nei pazienti adulti con pemfigo volgare, il profilo farmacocinetico del rituximab - somministrato secondo lo schema 1 g il gioro 1, 15, 168 e 182 – ha evidenziato, dopo le prime due somministrazioni, un andamento simile a quello riscontrato nei pazienti con granulomatosi con poliangite/poliangite microscopica e nei pazienti con artrite reumatoide. Dopo la terza e quarta somministrazione, la clearance del farmaco è risultata diminuire mentre il volume di distribuzione si è mantenuto inalterato (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2023).

Pazienti nefropati/epatopatici
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in questa classe di pazienti.