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Valsartan

Tareg, Cotareg, Entresto e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Valsartan?

Apparato respiratorio: tosse, infezioni delle alte vie respiratorie, faringite, sinusite.

Cardiovascolari: ipotensione ortostatica, ipotensione (in particolare in associazione ad un diuretico o in caso di ipovolemia); insufficienza cardiaca, angioedema anche dose-dipendente.
Nello studio Valeant, l’ipotensione è stata riscontrata nell’1,8% dei pazienti trattati con valsartan più captopril vs l’1,4% dei pazienti trattati con valsartan vs lo 0,8% di quelli trattati con captopril.
L’angioedema farmaco-indotto è spesso associato agli ACE-inibitori; è probabile che la causa sia da ricercare nell’incremento dei livelli di bradichinina conseguenti l’inibizione dell’enzima convertente. Poiché i sartani influenzano direttamente i livelli di bradichinina, ci si aspetterebbe l’assenza di episodi di angioedema. In realtà l’angioedema è stato riscontrato anche con i sartani, con un’incidenza inferiore però rispetto agli ACE-inibitori. Per l’angioedema da sartani, è stata ipotizzata una relazione fra l’effetto avverso e livelli elevati di bradichinina dovuti alla stimolazione dei recettori AT2 dell’angiotensina II (Irons et al., 2003).

Centrali: cefalea, vertigini, stanchezza, depressione, insonnia.
Questi effetti collaterali rappresentano le ADR più frequentemente associate a valsartan negli studi placebo-controllati, con un’incidenza però sovrapponibile nel gruppo trattato con il farmaco e con il placebo (Markham, Goa, 1997).

Dermatologici: rash cutanei, alopecia; (in associazione con idroclorotiazide) dermatite esfoliativa, orticaria.

Ematici: anemia, neutropenia; (in associazione con idroclorotiazide) leucopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, pancitopenia, trombocitopenia.
Nei trial clinici, circa lo 0,8% dei pazienti trattati con valsartan ha manifestato riduzioni significative (> 20%) dell’ematocrito e lo 0,4% riduzioni significative dell’emoglobina (vs 0,1% dei pazienti nel gruppo placebo). Neutropenia è stata osservata nell’1,9% vs 1,6% vs 0,8% dei pazienti rispettivamente trattati con valsartan, ACE-inibitore e placebo.

Endocrini: impotenza.

Epatici: aumento delle transaminasi e della bilirubina; sporadiche segnalazioni di epatotossicità, una riferita ad un paziente con positività per HBs-Ag (non è noto se la positività antigenica abbia influenzato la comparsa di epatotossicità (Rene, 2001; Ahmet et al., 2003); ittero (in associazione a idroclorotiazide).

Gastrointestinali: disgeusia, dolori addominali, diarrea, nausea/vomito, gastroenterite, pancreatite (in associazione con idroclorotiazide).

Metabolici: iperpotassiemia in caso di assunzione contemporanea di potassio o in associazione a diuretici potassio-risparmiatori.
Negli studi clinici, confrontando valsartan e ACE-inibitori, aumenti significativi della potassiemia sierica sono stati riportati, rispettivamente, nel 4,4% vs 6,4% dei pazienti trattati con valsartan o ACE-inibitori e aumenti della bilirubina, rispettivamente, nel 6% vs 12,9% dei pazienti.

Muscoloscheletrici: dolore alla schiena, crampi muscolari (in associazione con idroclorotiazide), mialgia, artrite, artralgia.

Oftalmici: congiuntivite.

Renali: incremento della creatinina sierica; gli antagonisti del recettore dell’angiotensina possono causare insufficienza renale acuta con stenosi bilaterale dell’arteria renale; (in associazione a idroclorotiazide) nefrolitiasi.
Negli studi clinici, confrontando valsartan e ACE-inibitori, aumenti significativi della creatinina sierica sono stati riportati nello 0,8% vs 1,6% dei pazienti trattati con valsartan o ACE-inibitori. Nei pazienti post-infartuati il raddoppio della creatinina sierica è stato osservato nel 4,2% dei pazienti trattati con valsartan, nel 4,8% dei pazienti trattati con valsartan più captopril e nel 3,4% dei pazienti trattati con captopril.

Sistemici: infezioni virali, fatica, astenia, ipersensibilità inclusa malattia da siero, edema angioneurotico, rash, prurito.
Singola segnalazione in un pazienti che ha manifestato deglutizione difficoltosa, dispnea, dolore lombare e lacrimazione anomala successivamente all’assunzione di valsartan (Pharmasearch, 2007).