Prevenzione
Come prevenire l'Infezione da Coronavirus (CoV)?
A seconda dei ceppi di coronavirus, l’infezione virale può manifestarsi come un semplice raffreddore, nella maggior parte dei casi, oppure con polmonite e insufficienza respiratoria acuta, come nel caso delle epidemie della SARS e della MERS e quella sostenuta dal nuovo virus SARS-CoV-2, causa dell’infezione COVID-19.
Attualmente non sono disponibili vaccini contro il coronavirus, pertanto la profilassi primaria si basa sull’adozione di misure igienico-sanitarie, più o meno restrittive a seconda della gravità dell’epidemia. Tali misure servono a ridurre il rischio di contagio che avviene tramite le goccioline di saliva o muco emesse con la tosse o lo starnuto dalle persone infette o per contatto con superfici infette.
Comune raffreddore da coronavirus
Nel caso del comune raffreddore da coronavirus, le misure igienico-sanitarie comprendono (World Health Organization – WHO, 2020c):
- lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone. In alternativa si possono utilizzare formulazioni in gel contenenti alcool con concentrazione non inferiore al 60%. Il lavaggio delle mani dovrebbe essere fatto ogni volta che si tocca il naso o la bocca durante/dopo tosse o starnuto, quando si accudisc un malato, prima e dopo aver cucinato, prima di mangiare, dopo l’uso della toilette, dopo aver toccato animali o loro escrementi
- coprire naso e bocca ogni volta che si starnutisce o si tossisce per evitare la dispersione delle goccioline di saliva e/o secrezione nasale. Nel caso non sia possibile disporre di un fazzoletto o di una mascherina, tossire o sternutire nell’incavo del gomito
- usare preferibilmente fazzoletti usa e getta, da eliminare appena utilizzati
- evitare ambienti troppo secchi perché riducono la resistenza alle infezioni virali
- areare gli ambienti
- disinfettare gli oggetti o le superfici potenzialmente contaminati
- evitare il contatto stretto con persone infette o potenzialmente infette
- ricorre all’uso di mascherine da parte delle persone raffreddate soprattutto in ambito ospedaliero
- rimanere a casa se si accusano i sintomi del raffreddore o sintomi simili all’influenza
- evitare il contatto non adeguatamente protetti con animali selvatici o animali da fattoria (i coronavirus possono infettare mammiferi e uccelli)
- non consumare carne cruda o uova non cotte
MERS, SARS, COVID-19
Nel caso delle sindromi respiratorie da SARS-CoV, MERS-CoV e COVID-19, oltre alle indicazioni generali riportate per il comune raffreddore, le raccomandazioni per ridurre il rischio di contagio sono state più restrittive. Per quanto riguarda l’ultima epidemia causata dal virus SARS-CoV-2, sull’esperienza dell’epidemia di SARS le autorità sanitarie, prima in Cina dove ha avuto origine l’epidemia, poi in Italia, hanno messo in atto una serie di misure cautelari di isolamento delle zone focolaio dell’epidemia per ridurre la diffusione dell’epidemia a livello locale e globale, data l’assenza di farmaci efficaci e di un vaccino. Tali misure di contenimento sono volte a ridurre la velocità di diffusione dell’epidemia, soprattutto per non sovraccaricare il sistema sanitario nazionale e permettere per quanto possibile di poter intervenire adeguatamente su tutti i pazienti ricoverati.
In Cina le misure di contenimento hanno riguardato l’isolamento delle aree focolaio dell’epidemia (provincia di Hubei e zone limitrofe) e la limitazione degli spostamenti nazionali e internazionali per e da tali zone.
COVID-19: Misure di contenimento in Italia
In Italia, le misure di contenimento, applicate inizialmente alla zona del lodigiano da cui è partita l’epidemia, estese successivamente alle regioni più colpite (Lombardia, Veneto e altre 12 provincieestese) con l’ultimo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) sono state estese a tutta l’Italia e fino alla data del 3 aprile 2020. Tali misure prevedono (DPCM 9 marzo 2020):
- evitare ogni spostamento delle persone fisiche dalle proprie abitazioni se non per causa lavorativa o situazione di necessità (salute)
- rimanere presso la propria abitazione, limitare i contatti sociali, contattare il medico curante per le persone con sintomi da infezione respiratoria e febbre (> 37,5°C). La permanenza a casa è un obbligo assoluto per le persone in quarantena perchè positive al virus SARS-CoV-2
- per dipendenti pubblici e privati di poter usufruire di forme di lavoro agile, oppure, se questo non fosse possibile, di usufruire di periodi di ferie o congedo ordinario
- la sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati
- la chiusura degli impianti sportivi sciistici
- la sospensione di qualsiasi manifestazione organizzata in ambiente pubblico o privato
- la sospensione di tutti i servizi educativi per l’infanzia e di tutte le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, con l’esclusione dei corsi specialistici per medici e delle attività di tirocineo per le professioni sanitarie
- l’apertura dei luoghi di culto in modo tale da evitare l’assembramento delle persone (sospese funzioni religiose, matrimoni e funerali)
- la chiusura di musei e altri istituti e luoghi di cultura
- la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private (sono esclusi i concorsi per personale sanitario)
- apertura dei bar e dei ristoranti nella fascia oraria 8,00-18,00 se il gestore può garantire un accesso con modalità contingentata
- la sospensione dei congedi ordinari per il personale sanitario e tecnico
- chiusura nei giorni festivi e prefestivi delle strutture di vendita di dimesione medio-grande e dei negozi presenti all’interno dei centri commercialie dei mercati, con l’esclusione di alimentari, farmacie e parafarmacie
- sospensione delle attività in palestre, piscine, centri benessere e centri termali
- divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico
Inoltre, sebbene non sia stata documentata la trasmissione di SARS-CoV-2 tramite sangue o derivati, il Centro Nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità ha attivato le misure di prevenzione precauzionali (Centro Nazionale Sangue, 2020):
- sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per i donatori che hanno soggiornato nell’area interssata dall’epidemia (provincia dello Hubei – Cina)
- sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dalla fine della terapia per i donatori con infezione documentata da 2019-CoV o con sintomatologia compatibile con l’infezione
COVID-19: Raccomandazioni OMS
In caso di sospetto di infezione COVID-19, l’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda ai familiari/contatti di (World Health Organization – WHO, 2020c):
- collocare il paziente in una stanza singola, possibilmente ben areata
- limitare il numero di contatti del paziente, se possibile, ad una sola persona in buona salute
- evitare le visite
- evitare il contatto degli altri familiari con il paziente; se questo non fosse possibile mantenere una distanza di almeno un metro dal malato (in analogia con le altre infezioni da coronavirus, la trasmissione dell’infezione avviene tramite goccioline di saliva che coprono una distanza massima di un metro)
- assicurarsi che gli spazi condivisi con il paziente siano ben areati
- indossare maschere di protezione e lavarsi le mani dopo aver eliminato la maschera
- lavarsi le mani con acqua e sapone dopo ogni contatto con il paziente, usare asciugamani usa e getta, cambiare gli asciugamani di stoffa quando bagnati
- evitare il contatto con fluidi corporei, in particolare, saliva, secrezioni respiratorie, feci. Non condividere oggetti per l’igiene orale e stoviglie da cucina
- disinfettare le superficie con disinfettanti a base di candeggina diluita (i parte di candeggina, 99 di acqua)
- lavare indumenti e biancheria per la cucina, la camera da letto e il bagno in lavatrice a temperature =/> 60°C
- Tutti i familiari sono potenzialmente a rischio di infezione, pertanto al primo sintomo di infezione respiratoria acuta devono essere considerati come potenzialmente infetti
COVID-19: Contatto stretto
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) definisce in merito all’infezione COVID-19 “contatto stretto”:?
- una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per più di 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri?
- un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei?
- una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (se il caso indice ha una sintomatologia grave o ha effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, sono da considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).