Prevenzione
Come prevenire l'Infezione da Coronavirus (CoV)?
A seconda dei ceppi di coronavirus, l’infezione virale può manifestarsi come un semplice raffreddore oppure con polmonite e insufficienza respiratoria acuta, come nel caso delle epidemie della SARS e della MERS e quella sostenuta dal nuovo virus SARS-CoV-2, causa dell’infezione COVID-19.
Atualmente sono disponibili solo vaccini anti COVID-19. I vaccini, seppur con tecniche differenti, si basano sulla proteina virale spike per indurre la risposta immunitaria. Il vaccino di Pfizer-BioNTech e quello di Moderna utilizzano l’mRNA che codifica la proteina virale spike, mentre il vaccino di AstraZeneca, di Janssen e quello russo (Sputnik V) utilizzano adenovirus modificati con deficit di replicazione per introdurre il gene codificante la proteina virale di Sars-Cov-2 nelle cellule dell’organismo e indurre immunità. Il vaccino cinese (CoronaVac) si basa invece su un virus inattivato e stimola la risposta immunitaria contro il virus nel suo insieme. Nessuno di questi vaccini offre una protezione del 100%. I vaccino con efficacia maggiore, attorno al 95%, sono quelli a mRNA. I vaccini cinesi (quelli distribuiti in Cina sono cinque ad aprile 2021), per ammissione dello stesso governo cinese, sembrano avere un’efficacia di poco superiore al 50%. L’efficacia dei vaccini comunque è stata testata nei trial clinici (per i vaccini con studi pubblicati) come protezione verso la malattia sintomatica, non si conosce ancora il loro ruolo nella trasmissione dell’infezione in forma asintomatica, ad esempio, né la durata dell’immunità indotta. Nei trial clinici i vaccini sono risultati nel ridurre i casi di malattia sintomatica, di malattia grave, di ricoveri ospedalieri e di morte per COVID-19.
In assenza di vaccino, la profilassi primaria si basa sull’adozione di misure igienico-sanitarie, più o meno restrittive a seconda della gravità dell'infezione. Tali misure servono a ridurre il rischio di contagio che avviene tramite le goccioline di saliva o muco emesse con la tosse o lo starnuto dalle persone infette o per contatto diretto.
Comune raffreddore da coronavirus
Nel caso del comune raffreddore da coronavirus, le misure igienico-sanitarie comprendono (World Health Organization – WHO, 2020b):
- lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone. In alternativa si possono utilizzare formulazioni in gel contenenti alcool con concentrazione non inferiore al 60%. Il lavaggio delle mani dovrebbe essere fatto ogni volta che si tocca il naso o la bocca durante/dopo tosse o starnuto, quando si accudisce un malato, prima e dopo aver cucinato, prima di mangiare, dopo l’uso della toilette, dopo aver toccato animali o loro escrementi
- coprire naso e bocca ogni volta che si starnutisce o si tossisce per evitare la dispersione delle goccioline di saliva e/o secrezione nasale. Nel caso non sia possibile disporre di un fazzoletto o di una mascherina, tossire o sternutire nell’incavo del gomito
- usare preferibilmente fazzoletti usa e getta, da eliminare appena utilizzati
- evitare ambienti troppo secchi perché riducono la resistenza alle infezioni virali
- areare gli ambienti
- disinfettare gli oggetti o le superfici potenzialmente contaminati
- evitare il contatto stretto con persone infette o potenzialmente infette
- ricorrere all’uso di mascherine da parte delle persone raffreddate soprattutto in ambito ospedaliero
- rimanere a casa se si accusano i sintomi del raffreddore o sintomi simili all’influenza
- evitare il contatto non adeguatamente protetti con animali selvatici o animali da fattoria (i coronavirus possono infettare mammiferi e uccelli)
- non consumare carne cruda o uova non cotte
MERS, SARS, COVID-19
Nel caso delle sindromi respiratorie da SARS-CoV, MERS-CoV e COVID-19, oltre alle indicazioni generali riportate per il comune raffreddore, le raccomandazioni per ridurre il rischio di contagio sono state più restrittive. Per quanto riguarda l'epidemia causata dal virus SARS-CoV-2, le autorità sanitarie, prima in Cina dove ha avuto origine l’epidemia, poi in molti altri paesi, hanno messo in atto una serie di misure volte a ridurre la diffusione dell’epidemia sia a livello locale che globale, data l’assenza di farmaci efficaci e di un vaccino.
COVID-19: Misure di distanziamento fisico in Italia
In Italia, le misure di distanziamento fisico, applicate inizialmente alla zona del lodigiano da cui è partita l’epidemia, sono state estese successivamente alle regioni più colpite, fino a comprendere poi tutto il paese. Tali misure hanno portato al blocco di tutte le attività non considerate essenziali e al confinamento, salvo casi specifici, presso il proprio domicilio della popolazione (DPCM 22 marzo 2020):
- divieto generale ad uscire dal proprio comune di residenza, con la possibilità di rientrare al proprio domicilio per chi si trova altrove per motivi precedenti di vacanza o lavoro; divieto di spostamento delle persone fisiche dalle proprie abitazioni se non per causa lavorativa o situazione di necessità (salute), da comprovare, quando richiesto, mediante autodichiarazione (la falsa dichiarazione è reato)
- divieto di contatti sociali,
- raccomandazione a contattare il medico curante per le persone con sintomi da infezione respiratoria e febbre (> 37,5°C). Obbligo assoluto di permanenza a casa per le persone in quarantena per positività al virus SARS-CoV-2 o in quanto contatto stretto di una persona positiva;
- chiusura delle attività produttive non essenziali;
- ricorso a forme di lavoro agile, oppure, in alternativa, a periodi di ferie o congedo ordinario per dipendenti pubblici e privati
- sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati
- chiusura dei parchi pubblici
- chiusura degli impianti sportivi sciistici
- sospensione di qualsiasi manifestazione organizzata in ambiente pubblico o privato
- sospensione di tutti i servizi educativi per l’infanzia e di tutte le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, con l’esclusione dei corsi specialistici per medici e delle attività di tirocinio per le professioni sanitarie
- apertura dei luoghi di culto in modo tale da evitare l’assembramento delle persone (sospese funzioni religiose, matrimoni e funerali)
- chiusura di musei e altri istituti e luoghi di cultura
- sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private (sono esclusi i concorsi per personale sanitario)
- sospensione dei congedi ordinari per il personale sanitario e tecnico
- chiusura nei giorni festivi e prefestivi delle strutture di vendita di dimensione medio-grande e dei negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, con l’esclusione di alimentari, farmacie e parafarmacie
- sospensione delle attività in palestre, piscine, centri benessere e centri termali
- divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico
Inoltre, sebbene non sia stata documentata la trasmissione di SARS-CoV-2 tramite sangue o derivati, il Centro Nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità ha attivato le misure di prevenzione precauzionali (Centro Nazionale Sangue, 2020):
- sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per i donatori che hanno soggiornato in aree interessate dall’epidemia
- sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dalla fine della terapia per i donatori con infezione documentata da 2019-CoV o con sintomatologia compatibile con l’infezione
COVID-19: Raccomandazioni OMS
In caso di sospetto di infezione COVID-19, l’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda ai familiari/contatti di (World Health Organization – WHO, 2020b):
- collocare il paziente in una stanza singola, possibilmente ben areata
- limitare il numero di contatti del paziente, se possibile, ad una sola persona in buona salute
- evitare le visite
- evitare il contatto degli altri familiari con il paziente; se questo non fosse possibile mantenere una distanza di almeno un metro dal malato (in analogia con le altre infezioni da coronavirus, la trasmissione dell’infezione avviene tramite goccioline di saliva che coprono una distanza massima di un metro)
- assicurarsi che gli spazi condivisi con il paziente siano ben areati
- indossare maschere di protezione e lavarsi le mani dopo aver eliminato la maschera
- lavarsi le mani con acqua e sapone dopo ogni contatto con il paziente, usare asciugamani usa e getta, cambiare gli asciugamani di stoffa quando bagnati
- evitare il contatto con fluidi corporei, in particolare, saliva, secrezioni respiratorie, feci. Non condividere oggetti per l’igiene orale e stoviglie da cucina
- disinfettare le superficie con disinfettanti a base di candeggina diluita (1 parte di candeggina, 99 di acqua) o soluzione alcolica al 75% o altri disinfettanti
- lavare indumenti e biancheria per la cucina, la camera da letto e il bagno in lavatrice a temperature =/> 60°C
- Tutti i familiari sono potenzialmente a rischio di infezione, pertanto al primo sintomo di infezione respiratoria acuta devono essere considerati come potenzialmente infetti
COVID-19: Contatto stretto
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) definisce in merito all’infezione COVID-19 “contatto stretto”:?
- una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per più di 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri?
- un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei?
- una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (se il caso indice ha una sintomatologia grave o ha effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, sono da considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Le ordinanze ministeriali emesse in Italia per contrastare l'infezione COVID-19 prevedono l'applicazione al contatto stretto, di un caso confermato o possibile di infezione, del periodo di quarantena di due settimane con sorveglianza attiva. Un paziente è considerato guarito quando l'esito di due tamponi successivi, effettuati a distanza di 24 ore, è negativo.
Covid-19: Uso delle mascherine
Per prevenire il rischio di contagio è fondamentale evitare che le goccioline di saliva, emesse quando si parla, sternutisce o tossisce, e che costituiscono la via principale di infezione, possano veicolare il virus. Per bloccare la dispersione delle goccioline di saliva è fondamentale l'uso di mascherine per il viso. La mascherina per il viso deve coprire naso, bocca e mento ed essere quanto più aderente possibile alla pelle. Le mascherine possono essere senza filtro, come le mascherine chirurgiche, o con filtro. Rientrano in questo secondo gruppo le mascherine FFP2 con o senza valvola, le FFP3 e le N95.
La mascherina senza filtro, come quella chirurgica, serve sprattutto per evitare di contagiare gli altri. L'uso della mascherina chirurgica è importante perché le persone possono avere infezioni asintomatiche o essere nella fase presintomatica della malattia e quindi possono rischiare di contagiare gli altri senza saperlo. La mascherina chirurgica è mono uso ed ha una durata limitata nel tempo (circa 4 ore).
Le mascherine con filtro o valvola (FFP2, FFP3 e N95) sono protettive solo per chi le indossa. Il filtro infatti è monodirezionale, filtra cioè solo l'aria che entra, ma non l'aria che esce. Questo significa che se chi indossa la mascherina con filtro è già infettato, la mascherina non impedisce il contagio di altre persone, perché l'aria che esce non è filtrata.
Ma chi deve indossare la mascherina e quando? Le raccomandazioni del Ministero della Sanità e dell'Istituto Superiore di Sanità, e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, prevedono che (Ministero della Salute, 2021):
- E’ obbligatorio avere con sé sempre la mascherina
- La mascherina deve essere indossata nei luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione e nei luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui sia garantito in modo continuativo l’isolamento rispetto a persone non conviventi
- E’ fortemente raccomandato lndossare la mascherina nelle abitazioni private quando si è in presenza di persone non conviventi
- Restano esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina I bambini di età inferior ai 6 anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina
- L’uso della mascherina non è obbligatoria durante lo svolgimento dell’attività sportiva
- In comunità possono essere utilizzate nascherine monouso o lavabili anche auto prodotte, in materiali idonei a fornire un’adeguata barrier e che coprano correttamente naso e bocca
Di seguito le indicazioni per mettere e togliere la mascherina (Ministero della Salute, 2021):
- lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone (almeno 40-60 secondi) o soluzione alcolica (almeno 20-30 secondi) prima di indossare la mascherina;
- posizionare la mascherina sul viso in modo da coprire completamente naso e bocca, fino al mento, e assicurarsi che il dispositivo aderisca bene al volto;
- evitare di toccare la mascherina quando si indossa, nel caso lavarsi le mani; toccare solo gli elastici o i legacci
- rimuovere la mascherina quando diventa umida, eliminarla (sono usa e getta) e indossarne un'altra se necessario;
- togliere la mascherina prendendola per i lacci o gli elastici, non toccare la parte anteriore della mascherina, riporla in un sacchetto chiuso (in ambiente domestico eliminare il sacchetto nei rifiuti indifferenziati);
- per le mascherine lavabili, seguire le indicazioni di lavaggio del produttore
- ogni qualvolta si maneggia la mascherina, per indossarla o spostarla o toglierla, bisogna igienizzare le mani
- la mascherina non deve essere riposta in tasca, appoggiata su ripiani o mobili